Pubblicato il 30/12/20 da Cathoderay

Un anno vissuto pericolosamente

ma tanto esce Cyberpunk 2077!

Prefazione: se vi aspettate un articolo pieno di feels natalizi, consigli sugli acquisti e goty, beh non è quel genere di articolo, se invece speravate fosse un link alla nuova Nekopolpo compilation per far capire ai vostri vicini chi domina nel quartiere… beh ripassate a fine anno.

Nel 2019 ho corso, vuoi perché è stato un anno massacrante tra lutti e e cambiamenti, vuoi perché pur di non pensare troppo mi sono gettato nel lavoro a capofitto, girando mezzo mondo, e giocando meno di quello che avrei voluto, e lo so che vi state già chiedendo dove voglio arrivare, datemi corda.

Con l’inizio del 2020 mi ero ripromesso di rimettere un po’ a posto le cose, soprattutto a livello personale, trovare il tempo di godermi nuovamente i videogiochi era una di queste priorità, e sembrava andare tutto nel verso giusto; Gennaio inizia in maniera tranquilla, con io che decido di cercare una nuova casa e che dedico qualche ora, a Monster Hunter: Iceborne non sono il miglior cacciatore di mostri che si sia mai visto, ma Capcom ha dimostrato di saper portare uno dei suoi brand più famosi anche su pc, e allargarne la schiera di amatori alleggerendone le meccaniche e il grinding selvaggio che da sempre relegavano “Cacciamostri” a un pubblico più ristretto.

Jacopo é Il King della caccia, come vediamo da questa diapositiva.

Febbraio 2020: sembra girare tutto bene per il vostro amatissimo caporedattore, la vita è bella, io forse ho trovato casa, faccio cose interessanti, vedo gente, e soprattutto recupero un giocone che avevo involontariamente perso l’anno precedente, Katana zero! bellissimo, veloce e dai colori vapor, ne rimango rapito e lo finisco in pochissimo tempo, sapendo che da li a poco sarebbero usciti alcuni dei titoli più attesi dell’anno, e poi ad aprile esce Cyberpunk 2077!

Marzo 2020: Pandemia globale… Rimango mio malgrado bloccato nella casa di un paesino di provincia, non ci sono vicini, i cani ululano in lontananza e ci ritroviamo tutti, chi più chi meno a vivere quello che è l’incipit di almeno una decina di storie che ho letto, visto, giocato… lontano dagli amici se non via discord inizio a macinare ore tra serie TV, letture arretrate e videogiochi, e per quanto il mese di marzo sia stato strano e infernale, vede l’uscita sul mercato di tanti titoli di indubbio valore, io, al contrario di molti la fuori decido di combattere la frustrazione crescente non con il placido villaggio di Animal Crossing: New Horizons, che ho abbandonato dopo poco tempo, ma con i ritmi sincopati, la musica ad alto volume e il fiume di proiettili di Doom: Eternal, esperienza catartica, che mi rilassava forse più del dovuto; a fine mese quando si iniziava a vedere una piccola luce in fondo al tunnel dell’entropia mi sono ritrovato a macinare ore su Persona 5 Royal, uno dei gdr più belli e stilosi che abbia mai giocato e poi ad aprile esce Cyberpunk 2077!

Un istantanea della mia psiche.

Aprile 2020: Cyberpunk non esce più, perché devono sistemarlo un po’ ma se serve va bene cosi, sarà sicuramente più bello! però esce Final Fantasy 7 remake, che divoro con l’entusiasmo di quando provai il titolo originale, mi piace, ne vorrei ancora, ma per adesso tocca aspettare; intanto Capcom, che sembra aver scelto il momento perfetto a livello storico sgancia il remake di Resident Evil 3, virus letale in game, virus letale fuori, ma è stato particolarmente divertente giocarci, considerando quanto sia invecchiato male il titolo originale, e io incredibilmente riesco a fare una spesa online tornando ad avere una dieta bilanciata, o almeno una dieta.

Finisce Aprile, posso muovermi di casa, scheggio dagli amici e mi sparo un doppio epicissimo su quello che rappresenta uno dei videogiochi più belli di quest’anno: Street of rage 4! e poi ho mangiato la pizza, wow la pizza ragazzi.

 

Trascendo! sia per il gioco che per la pizza.

 

Maggio 2020: ritorno vagamente alla vita precedente, le mascherine diventano parte della nostra vita, e io che porto praticamente sempre gli occhiali da sole mi trasformo in un cattivo di un anime a caso, scegliete voi; però esce anche Xenoblade Chronicles: Definitive edition, che mi è piaciuto abbastanza, anche se, preferisco passare più tempo possibile con gli amici, casa mia sembra davvero troppo silenziosa, e quando sento abbaiare i cani in lontananza mi vengono i flash del Vietnam… intanto ricomincio timidamente a cercare una nuova casa, e forse prima o poi esce anche Cyberpunk 2077.

Giugno 2020: Un mese tranquillo, arriva l’estate, il caldo, la remastered di Command E conquer ed è subito 1995, va bene cosi, anche se forse il caldo non lo volevo davvero…ma cyberpunk 2077 si.

Luglio 2020 : Bloodstained curse of the moon 2 è il gioco di luglio, un mese “defaticante” in tanti sensi, non avevo voglia di giochi particolarmente complessi, volevo solo delle meccaniche semplici che conosco bene, e cosi tra un Castlevania vero e uno che ci prova, ho passato metà del mese a 8 bit, il resto l’ho passato in vacanza, da amici splendidi, in un posto dove la lingua degli antichi è legge, quasi quanto il cibo; il covid per un momento è stato messo in stand by, tanto quasi che sembrava finita… e invece, come i peggiori shooter giapponesi ci siamo beccati una bella boss rush sul finale, ma questa è un altra storia, e poi a ottobre esce cyberpunk cazzo.

Agosto 2020: Di agosto, come Gandalf, “non ho memoria”, faceva un caldo pazzesco, io volevo solo morire al fianco del condizionatore, e di giocare non ne avevo le forze, quelle poche che mantenevo erano tutte convogliate nell’assumere liquidi a temperature da gelo artico, verso la fine di quello che sembrava una specie di incubo di notti più insonni del solito, caldo e solitudine, esce sul mercato il gioco di Captain Tsubasa, divertente quanto basta, e dannatamente arcade, riesce a rimettere in pista i miei neuroni preparandomi a settembre, mancano due mesi a Cyberpunk 2077, è lui il gioco che voglio, è lui il gioco che ho aspettato anni.

Tiè mangiati sta cannonata!

Settembre 2020: Mi affaccio a un settembre moderatamente positivo, cosa strana per me, ma l’aria un poco più fresca e l’uscita di un grande classico rimasterizzato come quella bomba di Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 mi rimettono la voglia di vivere in corpo, forse per il feels giovanili che il titolo di skateboard migliore di sempre mi regala, vai capire; poi esce anche la Super Mario 3D All-Stars, una collection per il 35esimo anniversario di Mario, dove Nintendo siccome non è felice se oltre alla carota non ci da anche il bastone, rilascia il gioco a tempo, dicendo che ad aprile 2021 lo tolgono dagli store, tiè.
La collection contiene tre gioconi, ma il porting è svogliato, e dopo un po’ ti passa la voglia di giocarci perché per assurdo girano meglio su un emulatore gratuito per pc, che con l’emulazione fatta con tanto amore da mamma Nintendo, insomma il bastone ce lo prendiamo in faccia e tanti saluti.
Manca meno di un mese, poi giocherò solo a cyberpunk…no ok ho giocato anche tanto con lo snes, ma questa è un mio problema, intanto mi rimetto a cercare casa.

Ottobre 2020: Sovraccarico sensoriale quello di ottobre, che oltre a vedere l’uscita di un sacco di giochi, sembra vedere anche il ritorno del lavoro, che timidamente fa nuovamente capolino nella mia vita, cosa che negli ultimi mesi avevo vissuto quasi come un hobby, perché il covid, il Lockdown, la pandemia, e tutti gli scatoloni di roba che ho venduto, dato che se devo andare in una casa nuova voglio andarci più leggero, casa che per altro non avevo ancora trovato; uno dei titoli a cui ho dedicato più tempo è sicuramente Crash Bandicoot 4, il ritorno alle origini di questa mascotte di casa sony è stata una boccata di aria fresca, un plattform come si deve, con quella punta di frustrazione che tende a spronare il giocatore a suon di bestemmie, solo per prendere tutte le maledettissime gemme.

Ho giocato Watch Dogs: Legion, perché ho voglia di Cyberpunk, e voglio tutto quello che me lo ricorda, mentre aspetto Cyberpunk quello vero, che invece viene rimandato a dicembre…sospiro, ormai sta quasi diventando un meme questa cosa di Cyberpunk che non esce (sono ironico, è un meme da mesi ormai) ne rimango piacevolmente colpito, sicuramente un ottimo antipasto a quello che sarà il gioco di CDPR, per altro con delle meccaniche che finalmente escono un minimo dalla confort zone di Ubisoft, il che non è male.

Guarda li in fondo, cyberpunk 2077!

Novembre 2020: Niente…arriva in redazione Ps5, la next gen! le nuove console! Miles morales e Demon’s soul, un pad nuovo, nuove vibes e una nuova ondata di virus, ansia; ho nuovamente l’ansia di rimanere incastrato lontano dagli amici in questo posto dimenticato da dio, dove neanche trovano la strada i corrieri, dove c’è tanto troppo silenzio…fortunatamente o sfortunatamente, vengo nuovamente assorbito dal lavoro, che mi permette anche di muovermi un poco da casa, e anche incredibilmente di trovarla una casa, quella che mi vedrà protagonista di un nuovo tragicomico trasloco, ma questa è un altra storia.

Dicembre 2020: In piena italia che si apre e si chiude come una fisarmonica a seconda del colore e della zona, neanche stessimo giocando a risiko, esce il maledettissimo CYBERPUNK 2077 e io da buon Masterace mi ci chiudo sul computer, e ci gioco, ci gioco tanto, mi ci immergo e ci rimango in apnea per tanto tempo, diciamo pure che sto ancora nuotando nella rete; il gioco e bello e mi fa impazzire, l’ambientazione e alcune delle sue meccaniche incarnano tanto di quello che volevo da un titolo del genere, dall’altra abbiamo tutte le problematiche di far uscire un gioco che non era pronto, le versioni sulle console più vecchie che esplodono e tutto il carrozzone mediatico che ne consegue…io non riesco comunque a staccarmene, nonostante i suoi difetti è per me il gioco del mese, e su pc è uno spettacolo per gli occhi.

E cosi è finto anche quest’anno, tra tantissimi giochi di valore, una pandemia che ancora dilaga, una collezione di mascherine importante e il mio bioritmo completamente alterato, vi basti sapere che sto scrivendo alle 4.00 e di sonno in me non c’è traccia; è stato un anno strano, pazzesco, difficile, e sono sicuro che come lo è stato per me lo è stato per tanti di voi li fuori… Pixelflood ha avuto i suoi momenti di smarrimento, abbiamo perso dei pezzi per strada, alcune persone se ne sono andate, altre sono arrivate, c’è sempre un po’ di amarezza in questi editoriali di fine anno, ho sempre il terrore di non aver dato abbastanza, di non aver letto, visto, giocato, condiviso abbastanza, ma poi fondamentalmente finisce tutto, Pixel continua a vivere, seguendo la strada tracciata anni fa, niente voti numerici, nessun parere che non sia il nostro, dato con il tempo di ragionare, parlando di videogiochi, con il ritmo giusto, che sia lento o con la doppia cassa, continuiamo a metterci tutto quello che abbiamo, fino a che c’è la scintilla.

Non so cosa porterà il 2021, ma vi auguro il meglio, e lo auguro anche ai miei colleghi, se siamo ancora qui, è anche merito loro, di chi scrive, di chi tiene su il sito, di chi edita, io personalmente, alle 4:13 del 30 dicembre ascolto un pezzo che mi ricorda sempre chi sono, e non so se questo sia un bene o un male…e si, alla fine ho trovato casa.

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.