Pubblicato il 13/05/19 da Neko Polpo

Katana ZERO

Slice-wave
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Introduzione

Un rapido e letale sicario si muove con passo felino attraverso l’alternanza di luci e ombre che permea le location di un futuro distopico fermo agli anni ’80: con lui un’insolita capacità di prevedere il futuro che fa da contrappeso a notti ciclicamente infestate dagli incubi, motivi per cui necessita l’aiuto di un terapista che, come se non bastasse, gli affibbia contratti sulle prossime vittime.
Queste le eccellenti premesse di Katana ZERO, ultimo pargolo dei tanto talentuosi quanto poco conosciuti Askiisoft (Tower of Heaven vi dice niente? Ringrazio il buon Jack per avermelo fatto scoprire) un titolo che esprime stile a vagonate senza però farne il proprio cavallo di battaglia, compito affidato a un gameplay che ricorda da vicino produzioni del calibro di Super Meat Boy e Hotline Miami.

La medicina
Quale sarà il contenuto della misteriosa “medicina” somministrata dal terapista?

Gameplay

Com’è facile immaginare una volta letti gli esempi citati poco più sopra, la maggior parte del gameplay consiste nel completamento di “stanzoni” fino al raggiungimento dell’obiettivo: sia noi che i malcapitati di turno potremo morire con un singolo colpo, costringendoci a pianificare attentamente le mosse prima di buttarci nella mischia.
Anche qui il concetto di “trial & error” si fa sentire più che mai e, in un certo senso, puzza di stantio, non tanto per il gioco in sé, quanto piuttosto per la saturazione di un genere che ormai – a mio parere, eh – ha davvero poco da dire.
Fortunatamente il titolo in questione ci viene incontro con un ricco repertorio di mosse a disposizione del protagonista, permettendoci in alcuni casi di giocare di reazione quando messi alle strette: tra doppi salti, schivate fulminee, elementi dello scenario utilizzabili a mo’ di proiettili e la possibilità di rallentare il tempo ce n’è davvero per tutti i gusti, rendendo il tutto decisamente scorrevole e fluido nella sua varietà di approcci.
Tra un massacro e l’altro poi verremo chiamati a destreggiarci tra alcune opzioni di dialogo, le quali cambieranno l’andamento della trama: interessante la possibilità di interrompere “il parlato” (non c’è effettivamente un doppiaggio) selezionando alcune risposte marcate in rosso che consentiranno sì di saltare il discorso, ma che a loro volta saranno oggetto di reazione da parte dei vari interlocutori, andando a incidere positivamente su una già ottima rigiocabilità.

Il tizio col mitra sta per morire
Pianificare correttamente le nostre mosse si tradurrà in massacri di tutto rispetto.

Conclusioni

Katana ZERO è il perfetto esempio di come, senza innovare alcunché, si riesca a sfornare un prodotto capace di enfatizzare ulteriormente le meccaniche di un genere semplicemente aggiungendo quel pizzico di profondità in più che tanto basta a non tediare nell’immediato e contornando il tutto con una splendida direzione artistica di cui la componente audiovisiva del titolo si fa forte.
Probabilmente non sarà il gioco in grado di farvi saltare dalla sedia per incredibili trovate di level design, ma di certo vi terrà incollati dall’inizio alla fine grazie a un comparto narrativo di tutto rispetto che bene si abbina all’eccellente offerta ludica proposta dall’esperienza.

  • Trama intrigante
  • Gameplay ben studiato e appagante
  • Ottima direzione artistica

 

  • Non innova alcunché

The real Baiken experience

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