Has been heroes
Mi sono avvicinato a questo indie game senza troppe pretese, e infatti ho fallito miseramente, non ho capito nulla del gioco e l’ho bollato subito come poco interessante. Partiamo dal presupposto che chi ha sviluppato la demo è da prendere a calci per la pessima realizzazione del tutorial: senza l’aiuto delle gentili hostess dello showroom non avrei mai capito come giocare.
Una volta comprese le meccaniche base, mi son trovato per le mani un mix tra un Darkest Dungeon e un Plants vs. Zombies in salsa RPG fantasy: si parte in zone neutre della mappa dove è possibile ottenere skill nuove per i nostri personaggi (in questo caso tre personaggi, un ladro, un cavaliere e un mago) e poi, appunto come in Darkest Dungeon, scegliamo dove procedere sulla mappa per affrontare un combattimento.
Qui il gioco si trasforma in Plants vs. Zombies, con i nostri eroi in corsa perenne contro orde di scheletri da sconfiggere a suon di attacchi da mischia, skill e incantesimi.
Se prima Has been heroes mi sembrava poco interessante, dopo aver capito le sue meccaniche di gameplay è emerso il grande potenziale di questo piccolo titolo, spero solo che, nella versione completa, non gettino il giocatore nella mischia come capita nella versione dimostrativa, o verrà bollato come gioco dallo scarso appeal.