Pubblicato il 07/02/25 da Barbarossa

Virtua Fighter 5 R.E.V.O. – Recensione

2025 o 2005?
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È sempre un po’ dura la vita dei grappler…

Virtua Fighter 5 R.E.V.O. – Un esercizio di stile

Virtua Fighter 5 R.E.V.O. segna il ritorno di una delle serie di picchiaduro più iconiche di SEGA, approdando finalmente su PC con una versione aggiornata, con qualche striminzita novità. Da sempre Virtua Fighter si è distinto per essere rimasto l’unico picchiaduro sul mercato ad utilizzare ancora 3 tasti e le loro combinazioni, offrendo un gameplay sempre incredibilmente tecnico fino a risultare, in alcuni casi, anche ostico. Ciò detto, però, il fatto che siamo arrivati fino a questa nuova iterazione è anche sintomo di una richiesta, di una ricerca di questa declinazione di picchiaduro.  La vera domanda però rimane sempre la classica: questo revival riesce davvero a soddisfare le aspettative dei fan di lunga data e ad attirare nuovi giocatori, o è solo un esercizio di stile?

Gameplay e comparto tecnico – Auto d’epoca

Non potrei definire meglio sia il gameplay che il comparto tecnico di Virtua Fighter 5 R.E.V.O. se non paragonandolo ad un’auto d’epoca. Un’auto d’epoca è stata amorevolmente curata in ogni suo aspetto e viene apprezzata proprio per essere un artefatto creato in un’altra epoca storica, per quell’epoca storica. C’è una grande componente di nostalgia in coloro che cercano, manutengono e collezionano auto d’epoca. Ecco, Virtua Fighter 5 R.E.V.O. mi ha subito trasmesso queste sensazioni: graficamente rinnovato per arrivare a supportare risoluzioni fino a 4K, con personaggi molto dettagliati ed animazioni molto curate e variegate. Basti pensare, ad esempio, a tutti i command grab presenti in gioco che hanno un’animazione dedicata per ogni lato e posizione reciproca hanno i due sfidanti sul ring. D’altro canto, però, gli scenari risultano in alcuni casi un po’ spogli e senza vita, in controtendenza a quello che abbiamo visto accadere con altri titoli come Street Fighter 6 e Mortal Kombat 1.

Il sistema di combattimento a 3 tasti è una scelta che reputo molto legata al voler dare un tratto distintivo unico al gioco, ma che rende tutto molto più complesso, invece che semplificare. Le combinazioni di tasti necessarie per fare anche mosse basiche risultano ostiche per un giocatore alle prime armi, automaticamente escludendo una fetta del mercato che, al contrario, i titoli sopracitati hanno cercato di richiamare a sé. Il tutorial, ad esempio, per quanto abbastanza esaustivo, si sofferma molto poco sui concetti di frame positivi e negativi, così come anche non vengono spiegati determinati concetti di command input che potrebbero prendere alla sprovvista i neofiti.
Ovviamente, però, tutto questo tecnicismo non viene per nuocere, soprattutto per i giocatori che cercano una sfida di livello: è indubbio che Virtua Fighter 5 R.E.V.O. sia uno dei picchiaduro più tecnici e profondi del mercato, dando la possibilità al giocatore di esplorare, con sudore, fatica e dolore alle mani, un sistema di combattimento che, nel suo layering, a volte forse combatte pure contro di noi.

Un vero scontro in stile WWE!

Uscire nel 2025, dopo gli ultimi Street Fighter e Mortal Kombat (sì, lo so, sono noioso), e non portare novità alle modalità di gioco (che rimangono Arcade Mode e Training Mode, per la maggior parte) di sicuro non giova a Virtua Fighter 5 R.E.V.O., che da questo punto di vista non tenta di creare nemmeno nessuna funzionalità social per provare a far sì che i suoi utenti facciano gruppo.

Dal punto di vista del comparto online, che sicuramente sarà la modalità di gioco che permetterà a questo titolo di rimanere in piedi per più tempo, la presenza del rollback nel suo netcode è sicuramente un grosso passo avanti anche se ormai questo genere di tecnologia sta, per fortuna, diventando sempre più standard per questo genere di giochi. Al contrario però, probabilmente a causa di un’utenza non particolarmente elevata, almeno al momento, trovare dei match online non è proprio l’esperienza più semplice da affrontare, con un tempo di attesa abbastanza lungo.

Virtua Fighter 5 R.E.V.O. – Rimaniamo in attesa di un sequel

In definitiva, Virtua Fighter 5 R.E.V.O. rappresenta un ritorno per una serie storica, offrendo un gameplay profondo e tecnico che saprà soddisfare solo i puristi del genere. Tuttavia, alcune limitazioni, come la mancanza di contenuti innovativi e problemi nel matchmaking online, potrebbero deludere chi cerca un’esperienza più moderna e completa. In generale, però, la sensazione che si ha è quella di avere a che fare con un titolo che è stato creato per riempire un vuoto solo per coloro che amano questa IP, che non riceveva nuovi titolo da un bel po’ di tempo… rimaniamo quindi in attesa di un sequel, nella speranza che riporti questo franchise al successo dei suoi albori.

See you, Game Cowboys!

  • Gameplay incredibilmente profondo
  • Netcode con rollback

 

  • Non adatto ai neofiti
  • Modalità di gioco standard
  • Innovazione scarsa

 

Barbarossa - Biografia

Game designer, ha un pallino per il gaming in tutte le sue forme: analogica e digitale. Non volendosi permettere di prediligere una tipologia sull'altra, accumula board games sugli scaffali di casa e video games negli hard disk.

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