Pubblicato il 27/06/23 da Barbarossa

Street Fighter 6 – Recensione

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Street Fighter 6 – Schiaffi in street art

A distanza di quasi 7 anni dal suo predecessore, Street Fighter torna con un’iterazione dalle idee molto chiare. Street Fighter 6, infatti, ultimo capitolo dell’IP di picchiaduro più famosa di sempre, si ripropone con una direzione artistica di fortissimo impatto che spinge molto sul concetto di street art, di strada, di graffiti. Ecco perché, parafrasando un po’, Street Fighter 6 ci porta gli “schiaffi in street art”: tutte le nuove meccaniche sono pronte a letteralmente gettare sullo schermo spray colorato e vernice, in un tripudio di colori e suoni senza precedenti per questa serie. Street Fighter 6 non è solo questo, ma anche molto altro: nuovi personaggi, una nuova modalità single player estesa e variegata, nuove meccaniche di gameplay, nuovo sistema di controlli, nuove modalità di gioco e una nuova infrastruttura online. Insomma… Street Fighter 6 è il più completo picchiaduro che CAPCOM abbia mai realizzato, senza ombra di dubbio.

Pronti al “nuovo” Red Hurricane?

Gameplay e comparto tecnico – Di tutto, per tutti i gusti

Parlando di puro gameplay, la meccanica che è stata aggiunta e che governa la maggior parte delle mosse e interazioni tra combattenti è, di sicuro, il Drive System e tutta la serie di mosse speciali annesse. Sto parlando di mosse Overdrive, Drive Rush, Drive Impact, Drive Parry e Drive Reversal. Come potete notare hanno tutte la particolarità di essere accomunate dal concetto di Drive e, quindi di Drive Gauge, una barra che dovrete imparare a gestire durante tutto il combattimento. Tutte le mosse elencate, infatti, vi permetteranno di usare da 1 a 3 barre della Drive Gauge per estendere delle combo, chiudere gli spazi tra voi e i vostri avversari cancellando delle animazioni di alcune mosse specifiche o, addirittura, rompere la guardia dell’avversario grazie alla mossa Drive Impact. È importante sapere, però, che terminare durante un combattimento la vostra Drive Gauge vi metterà in uno stato di Burnout, potenzialmente molto pericoloso: se verrete colpiti da un Drive Impact durante un Burnout e siete vicini ad un muro verrete automaticamente storditi e sarà sicuramente l’inizio di una combo del vostro avversario!
Questi sono alcuni dei motivi per cui, per poter iniziare a giocare in maniera cosciente a Street Fighter 6, dovrete imparare a gestire la vostra Driver Gauge in maniera efficace!
Per gli amanti dello spettacolo, non preoccupatevi: le mosse speciali sono ancora presenti e con una presentazione ad effetto ancora più impattante. Movimenti di camera, screen shake, effetti sonori ed effetti visivi di tutto rispetto sono alla base delle varie Specials che consumeranno l’altra barra presente in gioco. Potrete scegliere tra speciali di primo e secondo livello, così come le Critical Arts.
Assolutamente da non dimenticare è la nuova modalità di controlli Modern, che aumenta l’accessibilità e semplifica gli input ai nuovi arrivati che vogliono approcciarsi al titolo. C’è molto clamore intorno a questa nuova tipologia di controlli, ma per me rappresenta il giusto passo verso l’introduzione di questo genere ad un più ampio pubblico.

Non provate a dirmi che il mio avatar è brutto. Lo so già!

Spostandoci ai contenuti, Street Fighter 6 ci offre 18 combattenti al lancio, di cui 12 della “vecchia guardia” (se anche Luke si può definire tale) e 6 totalmente nuovi. Questo non vuol dire che i personaggi che già abbiamo imparato a conoscere ed amare non abbiano visto dei piccoli cambiamenti o l’aggiunta di mosse specifiche (e se siete degli utilizzatori di Zangief, come lo sono io, vi leccherete i baffi), in modo da avere nuovi strumenti e poter sfruttare al meglio tutte le meccaniche di Drive di cui vi ho parlato prima.
Anche per quanto riguarda le modalità di gioco ci sono stati dei grandi miglioramenti: la modalità single player, chiamata World Tour, ci permetterà di creare un nostro avatar e di evolverlo a nostro piacimento sotto ogni punto di vista. Quando dico “sotto ogni punto di vista” lo intendo veramente, perché avremo la possibilità di imparare e adottare gli stili dei vari personaggi presenti nel gioco e potremo mescolare le mosse speciali con quelle di altri combattenti per ricreare il nostro stile personale. La storia si dipanerà in tutto il mondo e avremo missioni da svolgere per ottenere ricompense, così come un albero di abilità da riempire per migliorare il nostro avatar. Mentre andremo a zonzo per il mondo potremo liberamente sfidare un’infinità di personaggi che, semplicemente, si trovavano a passare di lì: sconfiggendoli aumenteremo sia il livello del nostro avatar che il livello dello stile di un determinato Maestro (ossia i personaggi del gioco), avendo accesso a tecniche sempre più devastanti.

Uno dei punti caldi, se non caldissimi, di Street Fighter 6 è, di sicuro il reparto online. Partiamo da quello che interessa a tutti, senza girarci attorno: sì, il netcode è una bomba e sì, si riesce a giocare in maniera fluida. Parlando del resto, invece, il reparto online si divide in due grandi anime: il Battle Hub e il Fighting Ground. La prima vi permetterà di ritrovarvi in grandi lobby dove potrete fisicamente incontrare altri giocatori e battervi con loro sedendovi ai vari arcade sparsi per l’ambiente (con la possibilità di giocare in single player a delle chicche del passato Capcom del calibro di Final Fight e i vecchi Street Fighter), decidendo le regole di ingaggio per gli incontri. Se preferite, invece, una sfida più casual, potrete sempre incontrarvi al centro di queste arene virtuali per battervi direttamente con i vostri avatar (quindi vi converrà arrivare ben livellati allo scontro, se non volete perdere dopo due pugni ben assestati).
Il Fighting Ground, invece, è la modalità che contiene sfide single player e il Training mode (migliorata sotto ogni singolo aspetto, dall’accessibilità agli strumenti) ma anche un accesso diretto al multiplayer per giocare sia partite classificate che match casual, senza ripercussioni sul vostro rank.

Come potete vedere, quindi, Street Fighter 6 offre di tutto, per tutti i gusti e avrete modo di passare ore e ore ad esplorare ogni singolo aspetto e novità di questo titolo.

Street Fighter 6 – Il campione da battere

In definitiva, Street Fighter 6 rappresenta il titolo d’apice per questa IP ma, francamente, al momento, rimane il campione da battere anche per tutti gli altri titoli picchiaduro. Il 2023 sarà un anno molto intenso sotto questo punto di vista, con anche titoli come Mortal Kombat e Tekken in uscita. Al momento, però, Street Fighter 6 sembra avere la stoffa per rimanere il campione, grazie a tutte le sue nuove funzionalità e piccole attenzioni che lo rendono un titolo imprescindibile per gli amanti del genere e per chi, magari, vuole cominciare a provare l’ebbrezza di tirare gli schiaffi più forti del mondo.

See you, Game Cowboys!

  • Direzione artistica di carattere
  • Accessibilità migliorata
  • Modalità di gioco per tutti i gusti

 

  • Prestazioni altalenanti su console

Barbarossa - Biografia

Game designer, ha un pallino per il gaming in tutte le sue forme: analogica e digitale. Non volendosi permettere di prediligere una tipologia sull'altra, accumula board games sugli scaffali di casa e video games negli hard disk.

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