Pubblicato il 11/11/24 da Luca Dedei

Monster Hunter Wilds – Recensione della Open Beta

Il piacere di cacciare in compagnia... con molto ghosting.
Developer: /
Piattaforma: , , /
PEGI:

È appena terminato uno dei weekend più intensi per i cacciatori di mostri. Infatti, come annunciato qualche settimana prima, nel periodo tra l’1 e il 3 novembre (con il 30 e 31 ottobre inclusi per gli abbonati a PS Plus) è stato possibile giocare alla Open Beta di Monster Hunter Wilds, potendo così avere un piccolo assaggio, pad o tastiera alla mano, del prossimo titolo di casa Capcom.

Monster Hunter Wilds Open Beta – Personaggi per tutti i gusti

Il primo fattore importante di questa Open Beta è stata la possibilità di modificare il proprio personaggio in maniera illimitata, facendo sì che i giocatori potessero attingere a piene mani a una suite di creazione personaggio mai vista prima nella serie. Potendo poi anche trasferire la propria creazione nel gioco completo, abbiamo passato un po’ di tempo a sbizzarrirci con le varie opzioni.

Partendo dal semplice fatto che ora i vestiti e le armature non sono più bloccate al genere del vostro cacciatore o cacciatrice, Capcom non l’ha resa una scusa per limitare la personalizzazione, anzi. Abbiamo così una profondità e una libertà di creazione che dire assurda è dire poco, tra elementi del viso modificabili partendo dalla fusione, con proporzione regolabile, di alcuni preset per poi aggiustare i dettagli con diversi slider, alla possibilità di selezionare il tipo di increspatura della pelle, alla lunghezza dei capelli regolabili con anche brizzolatura o riflessi colorati, a delle pitture facciali con una qualità altissima che danno proprio l’idea di essere dei trucchi o dei tatuaggi applicati a della pelle piuttosto che delle immagini incollate in una texture, fino ad arrivare a poter impostare la definizione del corpo e dei muscoli (in passato i muscoli erano un set armatura evento…) e a comporre la propria sottoveste con varie parti. Insomma, l’unico limite è la vostra fantasia.

E arriviamo così anche alla personalizzazione della voce: infatti, per la seconda volta nella serie, il nostro personaggio parlerà e questa volta lo farà anche nei filmati, dunque dovremo scegliere tra 6 tipi di voce, 3 maschili e 3 femminili, e potremo persino regolare la tonalità, più grave o più acuta, di ognuna di esse. Fate però attenzione, perché come segnalato dal gioco esagerare con queste impostazioni può portare ad avere una voce inascoltabile e distorta… a meno che non sia proprio il vostro obiettivo.

Si fa fatica a credere che solo 3 giochi fa c’erano unicamente i preset per i volti…

Dopo il cacciatore, si passa al Compagno Felyne! Anche il nostro amico peloso avrà una bella varietà di elementi di personalizzazione, tra pelo lungo e corto selezionabili a parte rispetto al pattern del manto, a dei dettagli tra occhi, coda, orecchie che unisce il meglio di tutta la serie con persino delle aggiunte come le pitture facciali per lui o lei, che ricevono anche loro una bella nuova voce, questa volta però solo tra maschile e femminile. Ma non temete, perché sono entrambe molto adorabili e colme dei giochi di parole che la serie ci ha abituato a sentire!

Mià se prrroprio non volete sentire le voci dei vostri a-mici, potete sempre impostare i buon vecchi miagolii nelle impostazioni.

Monster Hunter Wilds Open Beta – Un cacciatore è sempre un cacciatore…

Passiamo dunque a parlare del gameplay. In questa Open Beta di Monster Hunter Wilds abbiamo potuto assistere a quelle che sembrano le prime fasi della nostra avventura, con un filmato che introduce il setting di questo nuovo titolo, con il nostro obiettivo, esplorare le Terre Selvagge, e i nuovi personaggi, tra cui spicca più di tutte la nostra assistente Alma, la quale ci accompagnerà costantemente durante le nostre avventure. Fortunatamente però, la ragazza non sarà mai in alcun modo un’intralcio né di gameplay né di trama, lasciando così spazio al nostro cacciatore di poter “lavorare” in pace anche nei filmati, dove viene molto spesso messo in luce come quello che facciamo non è roba da tutti, cosa molto apprezzata dopo un titolo come Monster Hunter World dove venivamo costantemente bloccati o avvertiti di fare attenzione.

Arriviamo così a salvare un nativo di quelle zone in un piccolo tutorial contro un Chatacabra, per poi passare a una caccia a un Doshaguma alfa e infine terminare i contenuti della beta… o forse no. Infatti, nonostante ci venga detto che sono disponibili solo queste due missioni, in realtà una volta terminate si apre completamente la possibilità di esplorare la mappa di gioco, in questa Open Beta ridotta solo alle Piane Ventose, e potendo così affrontare anche dei Balahara e l’Apex Predator della zona, il Rey Dau.

Grazie al Seikret, la nuova cavalcatura che ci permetterà degli spostamenti molto rapidi, nella mappa troveremo diversi mostri di queste quattro specie, ed è da sottolineare come ogni individuo può avere un suo diverso grado di difficoltà in maniera simile a Monster Hunter Now, ed è molto bello notare come questi si muovano liberamente dando l’idea di un ecosistema vivo, arricchendo sempre di più uno degli elementi cardine della serie.

Altro fattore che viene perfezionato sono le armi, che con molto piacere è possibile notare dei nuovi moveset incentrati molto a chiudere quelle lacune che avevano nei capitoli precedenti. Infatti ora sara molto difficile non avere un riscontro quando si preme un tasto in qualunque momento durante la combo, anche solo con attacchi semplici ci sono moltissime biforcazioni nelle vostre stringhe di attacchi e quasi mai ci saranno degli input inutili. Inoltre è presente una nuova mobilità migliorata, con dei piccoli passetti per gli attacchi se fatti eseguire muovendo l’analogico e con la nuova modalità precisione che, oltre ad avere un attacco esclusivo per colpire le ferite aperte e variare il gameplay, ci permette di direzionare con molta precisione (ovviamente) i nostri colpi verso il punto indicato dal reticolo in maniera piuttosto comoda e responsiva. Addio dunque a quei momenti dove il vostro colpo caricato andrà a vuoto, grazie alla modalità precisione (di cui sono molto contento esista la possibilità di muovere anche col giroscopio) potrete andare sul sicuro anche se il mostro si sposta.

Infine, che Monster Hunter è se non si caccia in compagnia?
L’obiettivo di questa Open Beta di Monster Hunter Wilds infatti era principalmente quello di poter provare le infrastrutture online del titolo, che finalmente ha portato il crossplay nella serie. La possibilità di giocare con chiunque indipendentemente dalla propria piattaforma è molto entusiasmante e fa brillare forse l’altro fattore più importante di questi titoli: il divertimento di abbattere creature giganti insieme ad amici e sconosciuti. Anche se il metodo con cui si poteva invitare gli amici era piuttosto macchinoso, tra richieste di amicizia da inviare anche a chi avevi già nella lista amici della piattaforma e al fatto che non potevi vedere i membri del tuo gruppo fino a che non si univano a una missione avviata, si passava più tempo a cercare di organizzarsi nelle cacce che a cacciare effettivamente.

Sperando quindi che queste cose vengano risolte nel gioco completo, passo a dire che le lobby da 100 giocatori, nonostante disintigrino le prestazioni, aumentano veramente tanto la sensazione di cameratismo e poter vedere la marea di giocatori nel Campo Base proietta molto bene la community all’interno nel gioco, rendendolo piuttosto vivo.

Si possono incontrare personalità di ogni tipo nelle lobby

…anche con pessime prestazioni.

Purtroppo però, come si temeva dalle tabelle dei requisiti, Monster Hunter Wilds, soprattutto in questa Open Beta, non sembra proprio essere ottimizzato nella maniera corretta.

I giocatori su console non sembrano aver riscostrato molti problemi, ma quelli su PC, come il sottoscritto, hanno visto le proprie macchine messe a dura prova. Con praticamente l’obbligo di utilizzare upscaler e frame generator per raggiugere i 60 fps (cosa molto sconsigliata in generale), questi creavano molti artefatti sgradevoli alla vista e (soprattutto nel caso di architetture AMD dove il gioco utilizzava una versione piuttosto rotta di FSR 3.0 invece del 3.1) comunque non garantivano un framerate stabile, anzi i cali erano piuttosto frequenti nonostante abbiamo provato la beta con delle componenti che risultano tra quelle consigliate, rendendo così l’esperienza molto poco godibile.

Sperando quindi che questi problemi di ottimizzazione vengano risolti entro il 28 febbraio, giorno di uscita di Monster Hunter Wilds su PS5, Xbox Series e Steam, possiamo dire che comunque ci aspetta un titolo ricolmo di molti dettagli, come le adorabili interazioni tra cacciatore e compagno felyne, di molte chicche, sia per novizi che per veterani, e di un gameplay veramente ampio in grado di fornire quelle migliaia di ore di gioco come solo Monster Hunter è in grado di fare.

Nel mentre, vi ricordo che se avete giocato la beta, potete rispondere a questo sondaggio di Capcom per far sentire la vostra voce riguardo a titolo e permettere agli sviluppatori di creare l’esperienza migliore possibile per tutti.

  • Personalizzazione profonda con ticket illimitati
  • Lobby da 100 giocatori in crossplay
  • Un mondo più vivo che mai, Nuovi moveset sempre più completi
  • Interazioni tra personaggi e mondo di gioco molto carine

 

  • Prestazioni terribili
  • Metodo di invito amici piuttosto macchinoso

Kimer - Biografia

Un semplice Nessuno, videogiocatore di periferia. Nato durante la Bizarre Summer e cresciuto nella provincia di Milano in una relazione praticamente simbiotica con i videogiochi.

Commenta questo articolo!