È piuttosto raro vedere un brand americano che affida ad un team di sviluppo italiano un gioco tratto da una saga cinematografica e gli Stormind Games hanno realizzato A Quiet Place: The Road Ahead, un’ avventura horror tratta dall’omonima saga che strizza l’occhio ad Alien Isolation. I ragazzi di Stormind saranno riusciti ad interpretare a pieno le potenzialità del mondi di A Quiet Place?
Esprimi le tue emozioni, ridi, piangi se vuoi, l’importante è farlo in silenzio.
Per chi non la conoscesse, la saga di A Quiet Place racconta la sopravvivenza di esseri umani in un mondo post apocalittico invaso da alieni particolarmente sensibili ai suoni e in un mondo frenetico e pieno di rumori come quello dell’epoca contemporanea, con questi nuovi predatori il mondo piomba nel silenzio.
A Quiet Place: The Road Ahead racconta l’avventura di una giovane ragazza, Alex, che come tutti cerca di sopravvivere al nuovo mondo. La narrazione e in generale la scrittura dei personaggi principali è abbastanza basilare, con escamotage già visti in altre produzioni horror e colpi di scena alquanto prevedibili. Il racconto si sviluppa su due linee temporali, il presente: ambientato dal centocinquesimo giorno dopo l’invasione e il giorno 1: che funziona sia da tutorial di determinate meccaniche, sia da approfondimento dei personaggi principali. Sebbene questa alternanza risulti interessante, soprattutto per i fan della saga cinematografica, i personaggi sembrano piuttosto piatti e non riescono a coinvolgere il giocatore a pieno nella narrativa.
Fin dal prologo ci viene spiegato che Alex soffre di asma e che aspetta un bambino (non la migliore delle situazioni per un mondo in cui anche solo respirare in modo più rumoroso porta alla morte) e ben presto il luogo in cui si era rifugiata con la famiglia fino a quel momento non è più sicuro ed è costretta a fuggire dalle creature in cerca di un nuovo posto dove stabilirsi e in cui magari poter crescere suo figlio. Parte così la nostra avventura che ci vedrà faccia a faccia con i temibili alieni, sempre sull’attenti e pronti a cacciarci.
Anche se la narrazione non è il massimo, ho trovato il gameplay di A Quiet Place: The Road Ahead, piuttosto soddisfacente e molto in linea con ciò che abbiamo potuto vedere nei lungometraggi. Ogni nostro passo infatti dovrà essere furtivo, il terreno sotto di noi deve essere libero da ostacoli, anche solo un rumore improvviso può portare immediatamente ad un violentissimo game over. Alex magari non sarà la sopravvissuta perfetta ma grazie al fonometro, un oggetto di sua invenzione che riesce a mostrare visivamente il suono ambientale e il suono prodotto dal giocatore, scappare e riuscire a passare “inosservati” dalle creature risulterà più semplice. Infatti, se il suono prodotto da Alex è minore del suono ambientale presente in quel momento le creature non saranno in grado di percepirci. Ciò che ho apprezzato particolarmente sono le diverse soluzioni che il gioco propone per poter finire il livello, sebbene la mappa di ogni livello sia piuttosto piccola e la direzione marcata dagli immancabili segni gialli su sporgenze, ostacoli e oggetti con cui interagire ci sono diverse soluzioni per lo stesso problema, che riesce a diminuire la sensazione di essere guidati.
Vi segnalo la possibilità di poter attivare la modalità microfono per rendere l’esperienza ancora più immersiva: ogni suono captato dal vostro microfono viene riprodotto in gioco da Alex, insomma, una difficoltà in più per chi ama le sfide un po’ più hardcore.
Tecnicismi
Per quanto riguarda il comparto tecnico, A Quiet Place: The Road Ahead, è piuttosto solido. L’Unreal Engine 5 che plasma il mondo di gioco risulta gradevole per quanto riguarda gli ambienti, la natura e le creature, certo che se il colpo d’occhio è appagante, soffermarsi sui dettagli ambientali smonta un po’ la bellezza dell’insieme, un vero peccato. Ciò che invece convince a pieni voti è il comparto sonoro, vero e proprio nucleo dell’esperienza che gli sviluppatori hanno curato con incredibile minuzia, ogni singolo passo sul terreno produce un feedback sonoro unico, così come scontrarsi con uno dei tanti oggetti messi ad ostacolo del giocatore per allertare le creature. Il mio consiglio è di godersi l’avventura con delle buone cuffie per immergersi a pieno nel mondo di A Quiet Place.
A Quiet Place: The Road Ahead – Conclusione
A Quiet Place: The Road Ahead è un prodotto che nonostante qualche difetto riesce a cogliere nel segno. Parliamoci chiaro, è un prodotto che parla soprattutto ai fan dei lungometraggi, ma per chi ha amato Alien Isolation e i survival horror in cui ci si sente sempre preda A Quiet Place: The Road Ahead può essere un gioco che fa per voi.
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