In tutta onestà vi dirò che sono due i titoli che ho atteso con estremo interesse quest’anno: The Lenged of Zelda: Tears of the Kingdom, di cui ho già parlato nella recensione che potete trovare qui, e il nuovissimo Final Fantasy XVI, vuoi perché sentivo la fame di un nuovo titolo della main line, vuoi per la notizia che Yoshida si sarebbe occupato della trama, quest’ultimo noto per aver portato una narrativa accattivante a FFXIV rendendolo il miglior MMO degli ultimi anni.
Ma alla fine dei conti, questo Final Fantasy, com’è?
Indice
Trama
La trama di Final Fantasy XVI è lunga e complessa, per questo motivo vi parlerò solamente dell’incipit della storia, per darvi la possibilità di godervela appieno.
Il gioco si apre in un campo di battaglia desertico dove potremo assistere allo scontro tra il potente Titano e la gelida Shiva. In questo luogo devastato dagli scontri dei soldati e dei due potenti e colossali Eikon (nome dato alle evocazioni di questo titolo) verremo introdotti al nostro protagonista Clive Rosfield. Dopodiché, torneremo indietro di 15 anni per raccontare come Clive sia giunto in questo campo di battaglia e presentarci alcuni degli attori principali della trama di Final Fantasy XVI.
Clive, figlio del duca di Rosfield, in gioventù si allenava come Scudo di Rosaria, corpo di cavalieri protettori del duca di Rosfield nonché portatore dell’ Eikon della Fenice, che in questo caso è l’amato fratellino Joshua. Durante le preparazioni per uno scontro, il castello dei Rosfield verrà assaltato dall’interno, portando Joshua a manifestare la Fenice e successivamente Clive a manifestare Ifrit, che assalirà, contro la stessa volontà di Clive, il piccolo Joshua trasformato in Fenice, portandolo alla sua morte.
Da questa premessa inizia la storia Dark Fantasy narrata in FFXVI, una trama che, con estrema maturità, toccherà tematiche profonde come la schiavitù, la possibilità di scegliere come vivere la propria vita e di combattere per i propri ideali, con momenti spesso solenni e, non nascondo, pesanti, che non indorano mai la pillola al giocatore.
Una storia interessante, che riesce a tenere incollati allo schermo nonostante i momenti più lenti, e che fa un uso intelligente della narrazione degli altri personaggi, per tenere l’attenzione del giocatore sempre al massimo. Infatti, l’intera storia sarà incentrata sulle vicende che riguardano Clive, con alcuni spezzoni, spesso posti in momenti importanti del viaggio del giocatore, che mostrano cosa stiano facendo le altri fondamentali pedine della storia, facendosi chiedere costantemente quando queste altre trame si intrecceranno col nostro cammino e che cosa ne comporterà.
Insomma, se avevo alte aspettative per la narrativa di questo gioco, di certo non ne sono rimasto deluso.
Gameplay
Il gameplay è l’altra grande novità di Final Fantasy XVI: passiamo definitivamente da un RPG a turni o con dinamiche miste come in FFVIIRemake, ad un action puro, che strizza l’occhio agli Hack’n’Slash. Un sistema sicuramente più dinamico e scorrevole che cerca di rendere le lotte e il farming più accattivante, sebbene non implementi un grande numero di combo utilizzabili.
A questo aggiungiamo la scelta di rendere tutti gli scontri più importanti estremamente cinematografici ed imponenti, rendendo ogni lotta iconica e incisa col “fuoco” nella mente dei giocatori.
Tuttavia, il nuovo sistema di navigazione e combattimento non è privo di difetti. Il titolo è stato infatti sviluppato dal team che si è occupato di Final Fantasy XIV, lasciando una forte impronta da MMO. In primis nelle missioni secondarie e alcune delle primarie che risultano semplici e noiose “fetch quest” in cui dovremmo andare a parlare con NPC sparsi o recuperare tot numero di oggetti sparsi nello stesso punto.
Anche le animazioni dei dialoghi in game non soddisfano, in quanto poco coinvolgenti e con personaggi estremamente rigidi e mal caratterizzati a livello di espressività.
A seguire, la navigazione stessa nel mondo di gioco: Clive sembra incorporeo e leggero nei movimenti, quasi non avesse una massa, cosa che non rompe sicuramente l’esperienza di gioco, ma pecca nell’immersività del giocatore nei confronti del protagonista. Onestamente sembra di muovere una saponetta.
Al contrario, questa estrema leggiadria si rivela utile e piacevole nei combattimenti, che, invece, peccano di combo sbloccabili, rendendo nel tempo l’esperienza ripetitiva, soprattutto contro nemici che possiedono molti PV. O meglio, è possibile realizzare combo più lunghe ed impegnative, ma il grande numero di tasti diversi da premere in sequenza non risulta facilmente eseguibile (se volete farvi un idea di combo complessa per gli sviluppatori, provate a mettere l’anello per l’assist nei combat dopo una decina di ore).
Tuttavia parte di questa estrema esemplificazione del gameplay è comprensibile e nel prossimo punto vi spiegherò il perché.
Tecnica
La grafica è mostruosamente bella; l’ambientazione dettagliata, la quantità di oggetti su schermo, il luoghi visitabili sono impressionanti, da rendere difficile la comparazione con altri titoli su console, sia in modalità grafica che framerate.
Le cutscene sono semplicemente squisite e Ben realizzate, lasciando la voglia nel giocatore di vederne di più
Tuttavia il peso che il gioco porta per il dettaglio grafico si riversa su altri fattori, prima di tutto il framerate perennemente instabile qualunque modalità selezioniamo, con scatti costanti nelle sezioni più concitate o nei luoghi più affollati, come tutte le cittadine. A seguire il sopracitato gameplay, che avrebbe, con tutta probabilità, reso il gioco eccessivamente instabile.
Mentre, per quanto riguarda il comparto sonoro, nulla da dire, i suoni ambientali sono chiari e distinguibili, mentre per la musica, si rimane su un livello veramente alto, con tracce epiche che fanno da cornice al nostro cammino (per intenderci, anche mia madre è rimasta impressionata dalla colonna sonora, sentendomi giocare).
Conclusione
Final Fantasy XVI è una ventata d’aria fresca per il brand che va assolutamente provato; la combo tra un nuovo gameplay più dinamico e una storia che non si maschera giocosa, ma che mostra fin da subito il marcio delle terre che visiteremo, lascia sbalorditi. Certamente delle pecche ci sono, ma niente che possa rendere l’esperienza finale negativa. Di certo, spero che future patch possano migliorare la situazione del framerate e magari donare qualche espressione in più ai personaggi, fuori dalle cutscene.
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