Pubblicato il 25/09/19 da Jacopo Ambaglio

eFootball PES 2020

E quindi insomma è già Settembre.
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Introduzione – PES 20 e il mio “basta giochi di calcio”

Ormai non lo dichiaro neanche più: tanto non serve a niente.
Un’altra estate volge al termine, un PES 19 finisce in cantina, un FIFA 19 pure e mentre sei lì che ti godi l’ultimo sole (che col surriscaldamento globale potrebbe anche durare fino a Gennaio) ti arriva in faccia PES 20, in orario come un treno giapponese.
Quindi niente, accendiamo la PlayStation 4 dopo 2 mesi di totale inattività, riscattiamo il codice di PES 20 Legendary Edition, aspettiamo il download del gioco (grazie fibra ottica) e gli aggiornamenti vari (grazie di niente Play 4, PC masterrace *coff*) e tuffiamoci nella simulazione calcistica di Konami.

Da PES 19 a PES 20, dov’eravamo rimasti?

L’anno scorso scrissi che la strada intrapresa dalla casa di produzione nipponica era assolutamente quella giusta e, con un po’ di arguzia e spirito imprenditoriale, avrebbe rinfrescato tutte le modalità per far tornare le gloriose litigate PES vs FIFA dei bei tempi andati.
Ci ho azzeccato? Quasi, perché a livello di gameplay, già dalla prima partita, si evince che in questo capitolo è stato davvero messo il cuore e una voglia di rivalsa che non conosce limiti, ma in quanto a modalità abbiamo ancora qualcosa da migliorare. Approfondiremo comunque la cosa nelle prossime righe, ma vi basti sapere che se speravate in qualcosa di totalmente nuovo del calibro di VOLTA football, capitate un pochino male.
Ora basta ciance però, teniamo un occhio al passato e addentriamoci davvero nel titolo che, salvo i miracoli della concorrenza e la mia voglia di pagare il PS plus, mi terrà impegnato fino ad agosto prossimo.

PES 20 licenze, novità, gameplay e l’esclusiva che non volevo

Va beh, più o meno sapete qual è l’esclusiva che non avevo richiesto, ma purtroppo tocca ribadirla: Konami ha preso i diritti per la Juve in esclusiva. Yeee, festoni.
La Juventus va ad aggiungersi a una lista di partners che si fa sempre più corposa insieme a Manchester United, Bayern Monaco, Inter e Barcellona. Senza stare a elencare cose che ha elencato praticamente ogni blog del pianeta, focalizzandoci brevemente sulla situazione italiana, niente squadre vere di serie B, ma finalmente serie A quasi al completo (manca solo il Brescia).

PES 20 match day

Premiamo LA CROCE (prima che dica “ics” e faccia partire le menate) il più in fretta possibile sullo sfondo di Pjanic, che non volevo vedere, e diamo un’occhiata alle modalità di PES 20!
…Che sono anche le modalità di PES 19.
Insomma, da questo punto di vista non c’è stato un grandissimo sbattimento, l’unica novità introdotta è il match day, che ci proporrà di “volta in volta” (occhiolino occhiolino) una partita chiave chiedendoci quale delle 2 squadre supportare. Giocando le partite faremo avanzare il nostro schieramento e, alla fine dell’evento, gli utenti che hanno maggiormente contribuito all’avanzamento del team saranno chiamati a un match finale trasmesso persino in streaming.
Bello vero? Sì, tutto molto carino, se non hai un lavoro, perché al momento questa beltà non è disponibile la sera. Il match day di cittadinanza, insomma.

PES 20 MyClub

Nessuna particolare introduzione se non un restyling di alcune grafiche.
Resta incastonata nella pietra, con mio rammarico, questa meccanica del modulo legato all’allenatore che non ho mai condiviso, ma resta anche il fatto che, grazie alle quest e agli eventi, si possono racimolare velocemente parecchi GP e monete MyClub da spendere subito negli agenti speciali limitati per potenziare la squadra. Siate oculati nella scelta dell’allenatore e, inizialmente, tenetevelo stretto perché le sue abilità gestionali sono salite a 650 (contro i 250 dello scorso capitolo) quindi avete abbastanza margine.
Per il resto ci si affida alle meccaniche da gatcha nipponico alle quali la serie ci ha abituato.

pes 20 myclub
Squadrettina dopo aver fatto tutte le quest. Not bad eh?

La master league e l’editor

La master league è forse la modalità che ha ricevuto i ritocchi più prepotenti, inserendo cinematics a tutto andare che verranno proposte a seconda di come ci comportiamo in campo: definizione degli obiettivi, conferenze stampa e presentazioni di nuovi acquisti saranno accompagnati da video davvero ben realizzati… che dopo un po’ cominceremo a saltare perché dai, il troppo stroppia.
Beh, quella che ho appena fatto è una battuta che ovviamente non si riferisce a tutti, ma diciamo che quando si parla di novità in un simulatore calcistico, a mio avviso l’attenzione si dovrebbe spostare su altro. Vedere comunque il nostro allenatore fare cose non è male, soprattutto perché potremo affidare la direzione del nostro team (graficamente eh, ovvio, non è che vi ruba il lavoro) a una vera e propria leggenda: Lothar Matthaus, Maradona, Roberto Carlos e Batistuta sono solo alcuni esempi ma, se preferite, comunque potete crearvelo.

L’editor di PES ormai è nei nostri cuori e anche in PES 20 si presenta in pompa magna permettendovi di prendere una squadra, ribaltarla completamente e guidarla alla conquista del mondo. Basterà infatti una chiavetta USB sulla quale caricare immagini, stemmi, loghi e magliette personalizzate per sbizzarrirvi alla grande.
Ho passato una serata intera in compagnia del kit creator.
Successivamente ho passato una serata intera insieme a 2 amici per poter giocare con la squadra personalizzata perché questa cosa della privacy sui contenuti multimediale IN LOCALE magari è anche un po’ da mettere a posto. La scocciatura di creare degli account PSN appositamente per questo è prepotente.

Le altre modalità sono talmente uguali che possiamo anche far finta di niente.

pes 20 editor
Io e il mio kit da persona matura

PES 20 arbitri, gameplay, grafica e atmosfera

Veniamo alla ciccia? Veniamo alla ciccia.
PES 20 è bellissimo. Sì lo so, è ridondante in virtù della recensione dell’anno scorso, ma PES 20 è bellissimo.
A mio avviso, sarò caustico, seppellisce FIFA 19 in quanto “palla al piede”. Il pallone è pesante, il fastidioso effetto ping pong della concorrenza dello scorso anno è solo un brutto ricordo e cercare di crearsi gli spazi è un piacere e un divertimento, non mancheranno comunque rimpalli, rimbalzi davvero random e simili, ma in giusta dose non riesco a trovarlo un difetto, si sta lavorando davvero molto bene sotto questo punto di vista. L’azione è lenta, calma, bisogna creare, coprire la palla e per farlo ci viene in aiuto il dribbling di precisione attivabile con la levetta destra che inizialmente ci creerà un po’ di confusione perché diciamolo, è dannatamente scomodo, ma con la pratica regala soddisfazione.

Oh, ha fatto da consulente Iniesta sui dribbling. Iniesta, quello che “mi ricorda un po’ Sensi” semicit. per intenditori.
Che fine a fatto Cerci, comunque? Sto divagando.
La fase difensiva è decisamente migliorata per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, ma resta un pochino grezza una volta selezionato il giocatore: a differenza del titolo EA ci si continua a focalizzare sul pressing, lasciando poco spazio ad altre opzioni e non è raro vedere un po’ di “cipiciapa” durante un raddoppio. Vi giuro che non trovo un termine migliore di “cipiciapa” per descrivere la situazione.

Portieri ben calibrati, in molte partite online mi è tranquillamente partito un “eh, questo a fifa l’avrei preso, e invece Allison”. Mi piace il posizionamento, mi piace a reattività sui tiri parabili, mi piacciono le smiracolate sui tiri quasi imparabili (quando sono a favore), mi piace meno quel momento di confusione che hanno dopo un’uscita che lascia davvero tanto spazio a una ribattuta facile.

Senza palla al piede abbiamo tante luci e qualche ombra: ottimi gli inserimenti e le corse in profondità per liberarsi, l’IA segue bene le tattiche e le varie abilità e movimenti dei calciatori più blasonate sembrano davvero essere rispettate permettendoci di creare parecchie azioni in contropiede, grande protagonista di questo capitolo, mi è parso di capire. Perplessità sulla ricezione dei passaggi: a volte, se 2 compagni sono abbastanza vicini al pallone in movimento, parte quel momento di “l’è tua l’è mia” che fa pensare bene a entrambi di fregarsene e andarsene per la propria strada, lasciando un recupero facile all’avversario.

Ok le difese migliorate, ma sommate questo a un paio di qualità sopracitate come gli ottimi inserimenti e le svariate opportunità di contropiede… beh, sono da sistemare.
Konami ha comunque già in cantiere la prima PES 20 patch dichiarando in modo esplicito, tra le altre migliorie, di mettere a posto la cosa. Staremo a vedere.

Parlando di grafica e atmosfere… No, non c’è molto di cui parlare sinceramente, è tutto ottimo. Come al solito i calciatori di fascia alta sono stati riprodotti alla perfezione, soprattutto i protagonisti delle partnership (e ci credo), ma anche i “co-protagonisti” si sono meritati una revampata mica da ridere.
L’atmosfera degli stadi è ben confezionata e piacevole, ma poi arriva la telecronaca che, a sorpresa, ammazza tutto.
No davvero ragazzi, basta, io non capisco davvero quante lamentele servano a farvi capire che basta.

pes 20 recensione
Vabbeh, tanta roba.

PES 2020 prezzo, conclusioni e altre cose interessanti

Un gioco che qualche anno fa, per molte persone, era a un passo dal baratro e invece negli ultimi 2 ha rialzato la testa fino a fissare negli occhi il suo avversario.
eFootball PES 2020 è il gioco di calcio di cui avevamo bisogno e che ci meritiamo, ma diciamola tutta (e l’ho già scritto recensendo i precedenti capitoli di EA) serviva anche a FIFA.
Una concorrenza che già nel 2019 ha fatto tremare l’occidente come il Meazza col tutto esaurito torna più agguerrita che mai e che ora necessità solo di qualche vero nuovo inserimento per raccogliere sempre più consensi.

Lo trovate su console al prezzo di 59,99 euro su console varie ed eventuali e a 49,99 euro su Steam per la standard edition, passando rispettivamente a 79,99 euro e 69,99 nella Legends edition che vi regalerà cose caruccie come una leggenda e un kit maglie speciale.
Spendeteli ragazzi, davvero, ne vale la pena.
Per il pes 20 vs fifa 20 ci sentiremo più in là.

Chiudiamo con una breve storia triste.
Ho recensito la Legends edition.
MyClub mi ha regalato una leggenda.
La leggenda era Nedved.
Sipario.

  • Palla al piede è superlativo
  • revamp alla master league gradita
  • Fisica del pallone ottima

 

  • Levate Caressa e Marchegiani
  • Per favore, davvero, levateli

 

Meraviglioso

PES è tornato davvero

Ipah - Biografia

Aspetta, faccio la presentazione standard da recensore navigato. Cresciuto coi videogiochi che quando ho cominciato io proprio levati, si giocava a Pong coi sassi. L'abilità videoludica di Faker unita al senso critico di Matt Preston.