Pubblicato il 01/03/17 da Jacopo Ambaglio

Speciale anime e videogiochi

Secondary Title

No Game No Life (Yū Kamiya)

No game no life

No Game No Life narra le avventure di SoraShiro, due inseparabili fratelli imbattibili nei videogiochi. La loro firma (un semplice spazio bianco) li rende una vera e propria leggenda metropolitana e appare sulla cima di qualsiasi classifica online mondiale, qualsiasi sia il genere di gioco. Dopo aver risposto con l’ennesima (faticosa, questa volta) vittoria a una e-mail che li invita a una partita virtuale di scacchi, il misterioso mittente li trascina in un altro mondo: Disboard, una dimensione totalmente dominata dai giochi, abitata da 16 razze divise in classifica a seconda della loro affinità alla magia. Il Dio Tet, vincitore della grande guerra avvenuta molto tempo prima, aborra la violenza e controlla Disboard tramite 10 comandamenti che la vietano completamente: ogni diatriba va risolta per mezzo di un gioco e toccherà quindi a Sora e Shiro risollevare gli umani fino a poter sfidare lo stesso Dio.

No Game No Life è davvero divertente e alterna ottimamente momenti comici a momenti “cervellotici”. Si lascia seguire parecchio piacevolmente e non sarà facile non divorare i suoi 12 episodi in un solo pomeriggio, grazie non solo ai protagonisti, che hanno un carisma davvero esplosivo, ma anche ai personaggi secondari, davvero ben caratterizzati. Siamo sul genere “ho già vinto ancora prima di cominciare a giocare, poi vi spiegherò perché”, che personalmente adoro alla follia e qui i trick mentali usati sono davvero ben fatti (la sfida contro Jibril ve la riguarderete più di una volta, fidatevi). Dopo le rose tocca però passare alle spine. Le uscite della novel sono lente, lente, lentissime. L’anime è andato in onda, e se pensate di vivere leggendo eventuali scan campate male pure lì.

Ah, comunque ha una bellissima opening! <3

  • Ottimi disegni
  • Avvicente
  • Amerete ogni personaggio

 

  • Uscite di una lentezza esasperante
  • Season 2? Boh.

Ipah - Biografia

Aspetta, faccio la presentazione standard da recensore navigato. Cresciuto coi videogiochi che quando ho cominciato io proprio levati, si giocava a Pong coi sassi. L'abilità videoludica di Faker unita al senso critico di Matt Preston.