The Diofield Chronicles è un’uscita piuttosto inaspettata da parte di Square Enix, una nuova ip che tenta di distaccarsi dalla classica struttura JRPG per abbracciare un sistema strategico in tempo reale con pausa tattica.
Il sistema di combattimento
È questo probabilmente l’elemento più distintivo di questa opera: un abbandono della classica griglia tattica in favore di un sistema basato sul posizionamento, ma che ci viene mostrato in tempo reale, e che richiede una gestione certosina di ogni singola unità. Non stiamo parlando della gestione di un enorme esercito con le sue varie unità, ma letteralmente di singoli soldati scelti, una scelta che porta a focalizzarsi su due cose in particolare: la gestione delle risorse disponibili e l’eliminazione rapida di qualsiasi nemico.
Ad ulteriore conferma di ciò, concludere in breve tempo le missioni porta ricompense aggiuntive. I vari livelli sono infatti pensati per non essere mai missioni troppo lunghe da gestire, e un’ottima gestione del campo di battaglia e delle unità è necessaria al fine di ridurre le perdite il più possibile. Ogni unità ha poi a sua disposizione delle abilità personali, grazie alle quali potremo creare delle sinergie tra i vari personaggi per avere più efficienza sul campo di battaglia.

Ciò che caratterizza ogni unità è la classe, ossia il Job System: tuttavia, rispetto a quanto accade in Final Fantasy Tactics, qui non c’è possibilità di cambiare classe, e ogni personaggio va giocato esattamente come pensato dagli sviluppatori, togliendo un po’ di personalizzazione al sistema. Nulla di eccessivamente problematico, però questo comporta una gestione della progressione più graduale, in modo da capire meglio quali unità portare in battaglia, dato che questo è l’unico modo per ottenere punti esperienza.
Nulla da dire sulla difficoltà, che viene gestita benino, anche se nell’ultima parte della campagna i personaggi sbloccano delle abilità estremamente potenti che portano i nemici ad essere dei semplici ostacoli da eliminare velocemente: essi infatti non rappresentano chissà quale mente brillante da sfidare, ma appunto solo degli ostacoli con capacità di manovra e adattamento piuttosto limitate, seppur risultino parecchio aggressivi, e il loro uso di magie richieda una buona attenzione da parte del giocatore.
Buoni invece gli effetti sonori, sia per la soundtrack (anche se un po’ scarna e ripetitiva dopo un po’) che per il doppiaggio inglese di buona qualità.

Conclusioni
The Diofield Chronicles rappresenta un buon titolo con qualche limitazione di troppo per poterlo definire una gemma, ma la sua particolarità nel volersi ritagliare una ben precisa identità nel panorama videoludico attuale è sicuramente positiva. La narrativa è ben gestita, con colpi di scena ben piazzati. In sostanza, si tratta di un ottimo titolo per gli appassionati di strategia, nonostante qualche accortezza in più lo avrebbe potuto elevare ulteriormente.