La lista di titoli Sony Studios che escono dai terreni console per esplorare il mondo del PC Gaming si espande ancora di più con Sackboy: Una Grande Avventura.
Sackboy: Una Grande Avventura – Un piccolo grande porting
Quello di Sackboy: Una Grande Avventura è forse uno dei porting più inaspettati, a causa della lenta decadenza della serie di Little Big Planet e del personaggio di Sackboy, che un tempo aveva come obiettivo quello di diventare la principale mascotte di Sony, ma che purtroppo è finito facilmente nel dimenticatoio. Ma nonostante questa triste premessa e l’uscita quasi in sordina, la versione PC del platform 3D del pupazzo di pezza si rivela essere un ottima trasposizione, con moltissime opzioni e settaggi disponibili, come il supporto al 21:9 e al DLSS di NVIDIA, nonché compatibilità con tutti i tipi di controller tra cui (ovviamente) Dualshock 4 e Dualsense in maniera nativa (con quest’ultimo che viene consigliato quando si avvia il gioco per la prima volta), e una dolcissima skin esclusiva nel caso si colleghi il proprio account PSN, offrendo così anche la possibilità di trasferire i propri salvataggi nel caso si disponga anche della versione console.
Particolare però è la scelta di appoggiarsi all’Epic Games Store anche nella versione Steam, cosa che fa aprire quindi tanti programmi in background non graditi dalle nostre CPU, che però non verranno sovraccaricate troppo, dato che i requisiti sono piuttosto generosi ed è possibile far girare il titolo anche su PC non molto potenti. Per questa recensione è stato utilizzato un PC avente una NVIDIA GeForce GTX 1060 6GB come GPU e un Intel i5-7600k, con il gioco impostato graficamente al predefinito medio in 1080p, e si sono riscontrate ottime prestazioni con 60 fps per la maggior parte del tempo, con qualche piccolissimo stutter durante alcune transizioni veloci e un po’ di più durante i filmati, ma nulla che possa cambiare radicalmente l’esperienza di gioco.
Sackboy: Una Grande Avventura – Un grande piccolo platformer
Spendiamo qualche parola per il titolo, al di fuori della piattaforma dove gira, ma saltando tra le varie piattaforme.
Sackboy: Una Grande Avventura si discosta dalla serie di origine Little Big Planet passando da un 2.5D a un totale 3D, con sezioni di gioco abbastanza lineari e una telecamera isometrica. La varietà delle missioni è molto ampia, poche volte tra i numerosissimi livelli avremo un riciclo di meccaniche (anche se quelle volte è abbastanza tedioso, come per esempio i livelli musicali, dove tutto quanto va a tempo di una musica commerciale scelta totalmente a caso, che sono fin troppi per essere gradevoli) e ci sono un sacco di cose da fare; infatti oltre ai livelli necessari per la storia ci sono delle sfide alternative dove poter mettere il pratica le vostre abilità, livelli unicamente in cooperativa, o microsezioni rilassanti dove ottenere un sacco di campanelle (la valuta del gioco) con cui comprare i vari costumi presenti nel gioco e abbellire il proprio Sackboy, questa volta personaggio completamente immerso nella storia e non più un avatar del giocatore.

Per quanto riguarda invece i salti, il nostro Sackboy è piuttosto lento e pesante, nonostante sia fatto di pezza, rendendo il movimento normale abbastanza tedioso. Esistono comunque un po’ di manovre eseguibili, tra cui rotolare e trattenerci in aria per qualche secondo per migliorare un po’ la nostra possibilità di movimento, ma nulla di speciale. In nostro soccorso però arrivano alcuni gadget che accelerano un po’ il gameplay e lo rendono un pelo più frenetico e divertente, ma sono confinati solo in alcuni livelli.
Conclusioni – Un buon porting, ma un gioco con qualche filo scucito
Sackboy: Una grande avventura si dimostra un ottimo porting su PC che si spera faccia da piccolo ambasciatore anche ad altri titoli delle console di famiglia Playstation, e anche un titolo abbastanza solido nei suoi contenuti, ma che presenta diverse imperfezioni.
La trama è una semplice motivazione per esplorare i vari livelli come è giusto che sia, con un cattivo, Vex, molto interessante, al contrario dei personaggi di supporto, che variano tra l’ignorabile e il fastidioso (e si ringrazia la possibilità di saltare i dialoghi e arrivare al sodo dei discorsi tirando schiaffoni all’interlocutore).

La resa grafica del titolo è eccelsa, ma molto piatta: i colori e gli effetti sono molto belli ma si va a perdere tutta quella sensazione di mondo creato e creabile dei capitoli di Little Big Planet, con tutta la parte riguardante “l’immaginazione” che viene usata solo per i globi da raccogliere nei livelli, ma che anche senza nominarla il titolo non sarebbe poi così diverso. Personaggi di sfondo fatti di cartone e bidimensionali senza alcuna motivazione se non il fatto che il gioco si ricorda di dover avere l’estetica della serie nata su PS3, ma senza mai spingere verso quella direzione di sogno creativo e personalizzabile che rendeva unica la serie.
Nel caso però gli si voglia dare un’occasione, Sackboy è in grado di fornire diverse ore di intrattenimento, tra una grande rigiocabilità dei livelli per trovare tutte le sfere del sognatore e i pezzi di costume, affrontare le varie sfide del Cavaliere Sferruzzato, e così via. Il tutto sia in singolo che con amici, infatti la modalità cooperativa locale e online permette di godersi ancora di più il titolo ridendo e scherzando con i propri amici (peccato per la mancanza della modalità Remote Play Togheter di Steam per questo titolo, che ne avrebbe molto giovato), potendo giocare tutti i livelli normali oppure affrontare alcuni missioni esclusive in più giocatori.
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