Pubblicato il 02/11/22 da Andrea Borzì

Resident Evil Village: Winter of Rose – Recensione

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Oggi non vi parlerò Resident Evil Village, in quanto è stato già fatto in separata sede, bensì farò un add-on per parlarvi del DLC da poco rilasciato (capito? Add-on perché parliamo di un DLC) Shadows of Rose, che aggiunge una storia esclusiva con protagonista Rose Winters, figlia di Ethan, diverse Mercenari Ops e la tanto attesa modalità in terza persona per la campagna principale.

Prima di iniziare, sarò totalmente onesto con voi, il mio rapporto con Resident Evil è abbastanza giovane in quanto serie che ho iniziato a recuperare più con gli apprezzabilissimi remake di questi anni che con i giochi originali della Play 1 (fatta eccezione per il 6, che bhe possiamo e vogliamo tutti dimenticare).

Mercenari Ops

Su queste ho poco da dire, si aggiungono a quelle già preesistenti nel titolo in più Lady Dimitrescu tra i personaggi giocabili; se dovessi trovare una nota di demerito è sicuramente il fatto che sono disponibili esclusivamente in prima persona, cosa che non trovo molto sensata una volta aggiunta la terza a tutta la campagna principale.

Terza Persona

La modalità in terza persona dona al titolo tutta un’altra giocabilità con una telecamera più fluida ed una mira più precisa permette di accelerare su molti passaggi del gioco, rendendola perfetta per fare più di una run; ma, come sempre, non è tutto oro ciò che luccica, perché sebbene lo renda estremamente piacevole per molti aspetti presenta delle grosse pecche: Prima di tutto, i movimenti di Ethan, che devono comunque seguire il gameplay originale, sono posticci, legnosi e scarnificati se li mettiamo a confronto con i modelli di Jill o Leon dei precedenti remake o ancora con quelli di Rose del DLC. Aggiungo inoltre che essendo un titolo pensato per la prima persona, molta dell’atmosfera creata dalla prospettiva si perde, con ambienti che forse risultano troppo illuminati per un gioco horror e con dettagli spesso persi a causa della camera troppo distanti (ad esempio le foto appese in determinate sezioni di gioco).

Concludo sottolineando i numerosi glitch che possono accadere: dai nemici che si teletrasportano per afferrarci agli scatti per rimettere in posizione il modello per attivare una sequenza programmata o far partire una cutscene (che rimanendo le originali, forzeranno uno zoom-in per la prima persona).

Insomma, molto piacevole per la rigiocabilità (sono già alla terza run) ma anche molto posticcia ed affrettata.

winter of rose

Le ombre invernali di Rose

Arriviamo al piatto forte: Shadows of Rose; la breve avventura proposta (di circa 3 ore) vedrà come protagonista la Rose oramai adolescente (quella che vediamo nella scena finale del gioco per intenderci) affrontare un viaggio mentale all’interno del Megamicete alla ricerca di un cristallo in grado di poterla privare definitivamente dei suoi poteri.

Al contrario della mod in terza persona, Shadows of Rose è totalmente pensato per essere in terza persona; le atmosfere che si fanno ancora più cupe e che limitano la visibilità del giocatore anche con un campo visivo più ampio, la scelta delle location che meglio si prestavano alla terza persona insieme alle nuove sezioni fanno di questa breve avventura una parentesi sicuramente interessante e che ci da maggiori informazioni sulle reali potenzialità di Rose e sul perché Madre Miranda la volesse disperatamente.

Conclusione

Per chiunque voglia vivere un’esperienza aggiuntiva di Resident Evil, il DLC Shadows of Rose fa certamente per voi; una breve avventura che vi riporterà negli orrori vissuti dall’ottavo capitolo della serie, ma tornando ai fasti e alla bellezza della terza persona; per chiunque invece non abbia ancora provato l’esperienza di Resident Evil Village, mi sento di consigliarvi caldamente la Gold Edition, soprattutto ora che potrete goderne in terza persona (come un Resident Evil dovrebbe essere, va).

 

BoarZo - Biografia

Videogiocatore fin dal 1995. Cresciuto con la tecnologia e i mondi virtuali...

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