Riders Republic – Party game in salsa sport estremi
È finalmente arrivato il momento della verità. Nonostante vi avessi già parlato in passato di questo titolo, ai tempi della sua closed beta, finalmente Riders Republic è uscito, tra annunci e ritardi. Ubisoft è riuscita, secondo me, in uno degli obbiettivi più complessi che si potessero perseguire: rendere accattivante un gioco di sport estremi, seguendo una formula completamente fuori dagli standard. Riders Republic rappresenta, infatti, un esempio di come sia possibile creare un party game in salsa sport estremi e, prestate bene attenzione, non il contrario! L’anima party di Riders Republic è così chiara ed evidente proprio perché tutto, dal gameplay alle modalità di gioco, ci chiede di non prenderci sul serio, di non puntare alla linea perfetta mentre sfrecciamo a 150 km/h sulla nostra bici da downhill o voliamo radenti alla parete di una montagna, ma di gustarci tutta l’adrenalina!
Ecco cos’è Riders Republic!

Gameplay e comparto tecnico – Velocità, sempre, ad ogni costo
Ci sono tantissime modalità di gioco, in Riders Republic. Potrete scegliere svariate discipline, con le quali mettervi alla guida di molti tipi di biciclette diverse: da quelle per le evoluzioni, a quelle da corsa, passando da quelle per il downhill, come vi accennavo prima. Se il vostro approccio è più da sport di montagna, invece, non rimarrete delusi: anche per voi, infatti, ci saranno snowboard o sci di diversa natura, per competere in tantissime gare, anche miste.
Eccolo qui, il cuore party di Riders Republic di cui vi parlavo: il gioco ci offrirà tonnellate di proposte con le quali, anche all’interno dello stesso evento, potremo cambiare in corso d’opera il mezzo sul quale stiamo correndo, tenendo sempre alto il nostro livello di attenzione e adrenalina. Questo è possibile solo grazie al grandissimo lavoro fatto dai world e level designer, che sono riusciti a ricreare un open world esteso, organico e, soprattutto, variegato. Potremo passare dai picchi innevati, dai quali discendere con i mezzi tradizionali come sci o snowboard, fino alle foreste o addirittura i canyon, dove potremo sfrecciare con il nostro jetpack o la nostra tuta alare.
Tutto questo, però, con un solo e preciso concetto in mente: “Velocità, sempre, ad ogni costo”. La completezza del gioco è al servizio di questa idea di design che si dipana per l’interezza del titolo. Cadere non sarà altro che una cosa di minima importanza: premere un tasto a ripetizione, infatti, ci porterà a risalire sul nostro mezzo già ad una velocità piuttosto sostenuta, come se non fosse successo quasi niente. Notevole anche, dal punto di vista tecnico, l’introduzione del rewind asincrono: nel caso dovessimo sbagliare qualcosa, infatti, avremo la possibilità di riavvolgere il tempo. Differentemente da quello a cui siamo stati abituati da tante tipologie di giochi racing, come quelli di Milestone o quelli della serie Forza, il tempo tornerà indietro solo per noi, lasciando che gli altri continuino la loro gara. Se da un lato posso capire non vi sembri chissà quale rivoluzione, permettere ai giocatori di svolgere un’azione così impattante in totale autonomia rispetto al flusso di gioco ha incredibili risvolti positivi sull’esperienza di gioco di tutti. L’errore non è più definitivo, ma fa parte del processo di apprendimento, senza per questo compromettere la gara di nessuno.

Oltre alle classiche modalità di gioco tipiche di un gioco racing o di sport estremi, quali arrivare primo o fare più punti a suon di trick che sfidano non solo la forza di gravità, ma anche svariate leggi della fisica, Riders Republic introduce le Mass Races: 60 giocatori (sì, avete letto bene, 60) si dovranno sfidare in una serie di competizioni miste per diventare i Riders più cool della Republic. Vincendo (ma anche solo partecipando) accumuleremo delle Stelle, che ci permetteranno di avere accesso a Sponsor più prestigiosi, i quali ci regaleranno, grazie a un sistema di sfide giornaliero, settimanale e mensile, tantissime tipologie di oggetti di personalizzazione. Sarà veramente complesso vedere due giocatori vestiti nello stesso modo, ve l’assicuro.
Il comparto audio è decisamente all’altezza del titolo, anche se la vera menzione d’onore, a parer mio, è da fare alla fisica: nonostante l’approccio generale alla fisica sia molto arcade, passare in prima persona vi darà la possibilità di godere di comportamenti dei veicoli molto precisi e decisamente appaganti. Insomma… A voi capire come divertirvi!
Riders Republic – Per tutti, anche per chi non ama il racing
In definitiva, Riders Republic ha confermato tutte le ottime sensazioni che avevo provato avendo la possibilità di testarlo in anteprima. Incredibilmente adrenalinico, Riders Republic porta una boccata d’aria fresca nel mondo dei giochi racing e sport estremi, con un approccio innovativo: non si prende sul serio e, secondo me, fa benissimo. Questo gioco rimane, per me, un titolo per tutti, anche per chi non ama il racing. Per i fan del genere, invece, che siano amanti dei giochi di corsa o, addirittura fan di Steep, che dire… Preparatevi a tantissime ore di divertimento senza freni!
See you, Game Cowboys!
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