Octopath Traveler II è la nuova fatica dello studio Acquire targata Square Enix, ed è il seguito di Octopath Traveler: anche se racconta vicende e personaggi tutti nuovi, ci presenta quello che avevamo potuto apprezzare con il primo capitolo e molto di più. Il tutto, però, con rinnovata passione e idee più chiare.
Indice
UNA STORIA FATTA DI STORIE
Octopath Traveler II si svolge a Solistia, un mondo tutto nuovo, pieno di conflitti e dualità che avremo modo di scoprire durante il nostro, o meglio, i nostri viaggi.
La struttura narrativa è rimasta la stessa: il gioco ruota intorno alle storie di 8 personaggi giocabili, che uno dopo l’altro, si incontrano e uniscono le loro forze fino ad arrivare alla conclusione del gioco. Vi basterà scegliere un personaggio con cui iniziare ed intraprendere la vostra avventura, e col proseguire delle vicende avrete l’opportunità di incontrare tutti gli altri. Purtroppo, nonostante una scrittura ben più accattivante delle singole storie principali e una narrazione più avvincente rispetto al primo capitolo, ha mantenuto anche lo stesso difetto: rimangono 8 storie singole, che mancano di un filo rosso narrativo ad unire e motivare la collaborazione dei rispettivi personaggi. Sono ancora presenti le interazioni e le scenette di dialogo sbloccabili tra i diversi protagonisti, ma ancora una volta non danno abbastanza slancio per considerare Octopath Traveler II un gioco con un’anima ben definita.
ODE AL GDR
Il gameplay già solidissimo e ben calibrato nel primo capitolo, non si discosta troppo dal predecessore ed anzi si arricchisce di qualche elemento.
Il sistema di combattimento è a turni, con una gestione delle battaglie scandita da Dominio e Potenza, che, una volta fatti nostri, ci permetteranno di controllare le sorti dello scontro a nostro favore a patto di conoscere punti di forza e debolezze dei nostri nemici. Ogni personaggio incarna una specifica Classe con abilità e ritmi differenti, dando grande varietà al sistema di gioco. Ogni scontro deve essere soppesato: il ragionamento e la strategia vengono premiati, permettendo così di uscire vincitori anche dagli scontri più difficili. Come ogni GDR vecchio stampo che si rispetti, la componente di grinding è molto importante per abbassare l’asticella della difficoltà (di base piuttosto alta per la media dei giochi) in alcuni scontri con Boss più impegnativi, che viene premiata con “PA” da spendere per sbloccare nuove abilità attive o passive.
Ad impreziosire questo gameplay, sono stati introdotti i Poteri Latenti, utilissime capacità innate (differenti per ogni personaggio) da attivare una volta caricata la rispettiva barra per sovvertire le sorti dello scontro.
GIORNO E NOTTE, NOTTE E GIORNO
In Octopath II c’è una notevole importanza nell’alternarsi di giorno e notte. Saranno presenti eventi diversi, alcuni NPC hanno collocazioni e funzioni diverse e persino i nostri talenti e le nostre abilità avranno effetti diversi. Se di giorno il gioco è più scorrevole ed esplorativo, di notte i nemici sono più agguerriti (e regalano più exp) e alcune abilità e talenti favoriscono gli scontri.
Tuttavia, il risultato finale è un eccesso di possibilità che porta alcune situazioni a sovrapporsi e a renderne inutilizzate alcune in favore di altre.
STILE, TECNICA E ARTE
Lo strepitoso lavoro di Acquire ha reso la serie di Octopath Traveler un genere a sé: lo stile artistico ci regala una pixel art unica nel suo genere, che fonde 2d e 3d tramite un sapiente uso del motore Unreal Engine 4. Anche in questa nuova avventura, gli effetti luce e le ombre dinamiche regalano scenari suggestivi durante l’esplorazione, e durante le battaglie, i tagli registici e le inquadrature danno una dinamicità inaspettata in un combattimento a turni di per sé statico.
Come ciliegina sulla torta, la colonna sonora di Yasunori Nishiki è un trionfo per le nostre orecchie, e aiutano a creare un’atmosfera coinvolgente in ogni occasione.
LE OTTO VIE DEI VIANDANTI
In Conclusione, Octopath Traveler II ricalca il successo del primo capitolo, e lo eleva migliorando gran parte delle sue caratteristiche, confezionando una piccola perla, seppur con i suoi difetti, che merita di essere giocata.
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