Pubblicato il 29/04/24 da Antonio Rodofile

Hades II – Play Test

Abbiamo provato Hades II, attesissimo sequel del roguelike sviluppato da Supergiant.
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Grazie al play test reso disponibile dagli sviluppatori in questi giorni, dopo più di due anni dall’annuncio del titolo, siamo riusciti a provare Hades II, attesissimo sequel del roguelike sviluppato da Supergiant. Pur essendo limitata alle prime fasi di gioco, questa prova ci ha lasciato impressioni decisamente positive. Nelle prossime righe, andremo ad approfondire le nostre opinioni.

The Story So Far

Hades II ci mette nei panni di Melinoe, figlia di Ade e principessa dell’oltretomba. La storia è un sequel diretto del primo capitolo, ma sembra godibile anche come stand-alone. Almeno nelle fasi iniziali, infatti, i riferimenti al gioco precedente sono limitati a un’immagine in un quadro e poco altro. Gli stessi sviluppatori, infatti, hanno affermato che il titolo sarà fruibile sia da chi non si è mai approcciato alla serie, sia a chi non ha conoscenze della mitologia greca.

Anche in Hades II, infatti, la mitologia è un punto cardine della componente narrativa. Ci troveremo a interagire con diverse divinità dell’Olimpo che, in questo nuovo episodio, sembrano espandersi anche a figure meno note. Inoltre, come accadeva anche nel primo capitolo, dopo ogni tentativo di scalata ci troveremo in un campo base dove potremo prepararci per il prossimo tentativo. Qui, possiamo parlare con diversi personaggi della mitologia e dell’epica greca che ci permetteranno di migliorare i nostri poteri e andranno ad approfondire la lore di gioco. La storia, infatti, anche in questo caso si scoprirà grazie alle interazioni con gli NPC e, in alcuni casi, raggiungendo determinati obiettivi nella nostra scalata.

Il feeling è molto simile a quello del primo Hades, così come il tono della narrazione che, pur riprendendo terminologie affini all’epica greca, non arriva mai a essere troppo pesante o complesso da comprendere e mostra sempre una componente di ironia ben dosata.

Gods and Demons

Sotto l’aspetto del gameplay, Hades II introduce alcune novità sulle quali ci riserviamo il beneficio del dubbio. Rispetto al primo capitolo, infatti, Supergiant sembra aver deciso di variare la meccanica della corsa e degli incantesimi.

Partiamo dal primo aspetto. Se, infatti, sulla schivata la dinamica è rimasta pressoché invariata, le modifiche riguardano prevalentemente i bonus alla corsa. Alcuni poteri, infatti, come le saette di Zeus o la tempesta di Demetra, non si attivano più alla semplice pressione del tasto di schivata, ma lo fanno con una pressione prolungata. Abbiamo ritenuto questa scelta un po’ scomoda e poco intuitiva, anche se dopo alcune partite ci si fa l’abitudine. Prevalentemente, diventa più difficile sfruttare la schivata per uscire da situazioni complesse e colpire i nemici mentre si fugge. Questo favorisce il livello di sfida del gioco, ma rischia di diventare frustrante almeno fino a quando non ci si abitua.

Per quanto riguarda gli incantesimi, invece, la meccanica è cambiata in modo meno invadente ma, anche in questo caso, richiede un po’ di allenamento per essere padroneggiata. Infatti, adesso, alla singola pressione creiamo un’area di incanto all’interno della quale si manifesteranno i poteri o i bonus che abbiamo scelto per la nostra build e nella quale possiamo ricaricare il nostro mana. È, inoltre, possibile tenere premuto il tasto di lancio dell’incantesimo per avere una variante che cambia in base al potere equipaggiato. Anche in questo caso, il rischio è che il potere diventi poco intuitivo e che i giocatori preferiscano gli attacchi corpo a corpo e a distanza. Sia nel caso della corsa, sia in quello degli incantesimi, l’utilizzo andrà a consumare il mana della nostra protagonista e non più delle cariche limitate come accadeva nel primo Hades. Tuttavia, esistono diversi metodi per ricaricare questa mana e, in ogni caso, quando entriamo in una nuova stanza sarà completamente ricaricata.

Oltre agli aspetti più strettamente inerenti al combattimento, Hades II porta qualche modifica anche alla gestione degli upgrades. Se, da una parte, rimangono elementi come le armi da sbloccare o la lista degli incarichi che ci garantiscono nuovi bonus, dall’altra, Supergiant ha realizzato una serie di modifiche interessanti. Melinoe, infatti, potrà sbloccare alcune carte che si acquistano tramite le ceneri che raccogliamo durante le nostre scalate. Il numero di carte che possiamo equipaggiare è limitato e ci permette di decidere con quali bonus entrare in battaglia (ad esempio, è ancora presente la seconda chance che ci permette di tornare in vita dopo la morte).

Non mancano alcune novità legate all’esplorazione, garantite da una serie di nuovi strumenti che possiamo sbloccare ed equipaggiare. Avremo infatti la possibilità di acquistare una pala e un piccone che ci permetteranno di raccogliere argento e semi utili per il crafting nel campo base. Questa è sicuramente un’ottima iniziativa che consente ad Hades II di avere una maggior profondità nel suo gameplay.

I’m Shipping Up to Cronos

Hades II mantiene essenzialmente lo stesso comparto artistico del primo capitolo, con qualche miglioramento estetico che abbiamo apprezzato. Il design e lo stile, infatti, rimangono grossomodo identici al primo capitolo, ma con qualche miglioria dal lato di interfaccia utente che, adesso, si mostra con un aspetto più elegante.

Anche gli ambienti, pur mantenendo la stessa grafica del primo titolo, sono totalmente ridisegnati e diversi dal gioco precedente. Ricordiamo che, fino ad ora, abbiamo visto soltanto il campo base e il primo piano del nostro percorso, quindi, il giudizio sulle ambientazioni non può che essere limitato rispetto ad altri aspetti di Hades II.

Lo stesso vale anche per i personaggi che, pur rimanendo in parte gli stessi del primo gioco se andiamo a vedere le divinità, sono stati ridisegnati con maggiori dettagli e con una densità di colori superiore che porta ad un effetto quasi HDR nelle miniature dei dialoghi che risulta molto gradevole per il giocatore. Anche i molteplici nuovi personaggi che troviamo prevalentemente nel campo base non sfigurano in fatto di design.

Commento finale

Hades II riesce a prendere una formula di successo e arricchirla con nuove aggiunte che non snaturano il carattere della serie ma, allo stesso tempo, offrono qualcosa di nuovo al giocatore. Abbiamo molto apprezzato l’inserimento di nuovi strumenti e oggetti utili per il crafting di risorse e poteri, così come l’introduzione di nuove meccaniche relative all’esplorazione e l’interfaccia rivisitata. Sono, invece, da valutare meglio le dinamiche di combattimento aggiunte sulla corsa e sugli incantesimi, ma il giudizio non può che essere parziale, dal momento che abbiamo potuto provare solo parte di tutti i poteri che il gioco potrà offrirci.

  • Gameplay eccellente
  • Ottimo game design

 

  • Da valutare alcune novità soprattutto in combattimento

Antonio Rodofile - Biografia

Sono nato col pad in una mano e la penna nell'altra. Trent'anni dopo, scrivo con la tastiera.

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