Il Primo Tomb Raider è stato uno dei giochi che ha consacrato l’era del 3D e della Playstation come qualcosa di incredibilmente avveniristico, e la primissima avventura dell’archeologa inglese mostrava qualcosa di diverso dai giochi di azione di quel periodo; un gioco che si concentrava sull’esplorazione e sull’immersività, eliminando addirittura la colonna sonora. Lara saltava e sparava in diversi ambienti e la prima volta che ci si tuffava e ci si immergeva in quei lunghi condotti subacquei sembrava di essere davvero li, rendendo il primo Tomb Raider uno di quei titoli, per chiunque lo avesse giocato, cult!
Tutta questa introduzione ha un motivo, ovvero che il primo gioco della trilogia ha un posto speciale nel cuore di milioni di giocatori e, in un mercato ormai dominato da remake e remastered, era intuibile che anche Lara avrebbe subito questo trattamento prima o poi…ma è andato tutto nel verso giusto?
Cosi Simile a se stessa
Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft è decisamente una produzione orientata per i nostalgici che forti dei ricordi possono sorvolare sulle meccaniche di gioco che scricchiolano sotto l’incedere del tempo, questo però non deve far pensare che questa remastered sia un operazione svogliata; il Texturing ad esempio è stato scelto mantenendo il taglio artistico delle texture originali elevando cosi il livello di dettaglio senza però l’effetto posticcio che ci è capitato di vedere in altre operazioni di questo tipo, aggiungendo upgrade grafici non invasivi e facendo un Lifting a Lara che abbandona il suo famoso seno piramidale in favore di forme più sinuose e sicuramente più “umane” avvicinandosi alla Lara dell’ottimo Anniversary, un altro ottimo esempio di come si fanno queste operazioni.
Anche gli altri personaggi sono stati “migliorati”, giovandone soprattutto nelle scene di intermezzo, e nei movimenti facciali; con la stessa idea di mantenere lo spirito dei giochi originali, il doppiaggio nostrano del secondo e terzo capitolo è stato ripulito e rimasterizzato, mantenendo quel senso di malinconia che questo tipo di collection si portano dietro, meno positivo il sistema d’illuminazione aggiunto che aiuta a rendere più credibili gli ambienti migliorati ma che in alcuni frangenti ottiene proprio l’effetto inverso, rendendo molto buie caverne e grotte da esplorare.
L’altra scelta che non convince del tutto è l’utilizzo di un sistema di movimento rinnovato per la parte rimasterizzata, che però per quanto strano, risulta un po’ più macchinosa rispetto ai comandi originali, i famigerati Tank Mode, che muovevano la stragrande maggioranza dei protagonisti di quegli anni, soprattutto in mancanza di leve analogiche, sembra impossibile ad oggi pensare in questo modo, ma la nostalgia è anche questo, ovvero schiantarsi contro un muro di comandi invecchiati male e salti millimetrici, due aspetti che molto spesso ci ricordiamo migliori.
Un’altra nota dolente è il framerate della modalità classica a 30FPS con sporadici problemi di Frame skip e di una telecamera che impazzisce che non aiuta, fortunatamente si può passare da una modalità all’altra con la pressione di un tasto, scavalcando la problematica.
Eppure cosi diversa
Tomb Raider I-III Remastered Starring Lara Croft è un interessante raccolta dei primi titoli dell’esploratrice videoludica che ha segnato un solco indelebile nella storia del videogioco, ma come tanti titoli di quel periodo richiede pazienza e dedizione, complici le meccaniche invecchiate male, ma sa comunque regalare dei puri momenti nostalgia che riportano ai pomeriggi e alle nottate passate a esplorare tombe e a sparare ai maledetti pipistrelli; il lavoro di Aspyr rimane ammirevole e permette con facilità di rivivere memorie ormai perdute nel tempo, anche se, grazie ai soliti incasinatissimi motivi di licenze, mancano gli altri due capitoli presenti su Playstation, che al netto della proposta avrebbero resto questo pacchetto molto più completo.