Pubblicato il 25/11/20 da Andrea Borzì

Mad Rat Dead

Quando genio e follia si incontrano...
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In un periodo in cui il mondo videoludico propone, spesso, la solita minestra, Nippon Ichi Software e NIS America, ci regalano qualcosa di totalmente diverso, unendo in un unico gioco due generi del tutto diversi per trasportarci nel pazzo e colorato mondo di Mad Rat Dead.

Prima di iniziare, pongo una nota: Mad Rat Dead è solo in lingua inglese.

Mad Rat Dead – Il viaggio di una cavia…

Ad inizio gioco ci verrà chiesto il nome e in seguito ci verranno poste una serie di domande inerenti ai nostri valori e alla nostra moralità, mentre di sfondo assisteremo alla vivisezione di un topolino. Date le nostre risposte, faremo conoscenza del protagonista, Rat, cavia da laboratorio, morta in seguito alla vivisezione vista precedentemente. Risvegliatosi dopo la propria morte, Rat incontrerà il “Dio dei Ratti“, che non solo insegnerà a Rat come muoversi col suo nuovo corpo, ma concederà la possibilità alla povera cavia di rivivere, tramite un potere a lui donatogli, il suo ultimo giorno di vita per realizzare un ultimo desiderio. Così Rat comincerà il suo viaggio al fine di compiere la vendetta nei confronti dell’umano che lo ha ucciso. Ad accompagnarlo vi sarà Heart, il suo stesso Cuore (un essere senziente) che darà a Rat la forza di agire, battendo un tempo con il quale il ratto potrà muovere il proprio corpo anche dopo la morte.

Incontro tra Rat e il Dio dei Ratti
Il sopracitato incontro tra Rat e il “Dio dei Ratti”

Da questo punto in poi la storia avanzerà mediante mini siparietti ad inizio e fine livello, che delineeranno lo svolgersi della vicenda, ed approfondiranno il carattere dei protagonisti.

La trama di Mad Rat Dead di certo appare semplice e non molto innovativa. Tuttavia, il titolo non è privo di colpi di scena e segreti da rivelare, che renderanno il giocatore voglioso di andare avanti per scoprire tutto ciò che riguarda la terribile vicenda del topolino.

Incontro tra RAt e il suo cuore
Presentazione di Heart (Cuore) compagno di avventura di Rat

Un Gameplay alquanto bizzarro

L’aspetto di Mad Rat Dead che colpisce di più è senza ombra di dubbio il gameplay, che unisce la frenesia di un Rhythm Game alla dinamicità di un Platform.

Sebbene i comandi siano abbastanza semplici ( due direzioni, un tasto per scattare, uno per saltare, uno per fiondarsi verso il basso e uno per caricare il prossimo colpo), non sarà un’impresa facile farne uso, dato che dovranno essere eseguiti a tempo. Infatti nella parte inferiore dello schermo sarà presente un cuore, che con i suoi battiti sancirà la musica e il ritmo da tenere in ogni livello (si, è il cuore che decide il brano che sentiremo in ogni livello). E se in un primo momento può apparire facile, verrà da ricredersi avanzando nel gioco, con brani che varieranno il ritmo in corsa, spesso nei momenti meno adatti, sancendo la morte del giocatore.

primo livello di Mad Rat Dead
Potete vedere uno screen di gioco che mostra sia il lock dei nemici sia l’Hub di gioco.

Ma non abbiate paura, in fin dei conti la morte è un optional. Infatti nel momento in cui Rat dovesse scontrarsi contro un nemico o dovesse cadere in un precipizio, il suo cuore gli verrà in soccorso, permettendogli di riportare indietro il tempo e di superare l’ostacolo (azione possibile anche tenendo premuti i tasti R e L). Tuttavia, ciò non deve far adagiare sugli allori! Infatti come ogni buon Platform classico che si rispetti, troverete, nell’angolo in alto a sinistra, un contatore che sancirà il tempo limite per ogni livello e bossfight, e a differenza delle vostre azioni, questo non potrà essere resettato ne portato indietro, ma scorrerà inesorabilmente.

L’unica nota veramente dolente del gioco è il sistema di aggancio dei nemici, non sempre preciso, in particolar modo nei livelli finali, dove il ritmo si farà veramente incalzante, e i comandi aerei, che se eseguiti non correttamente porteranno il giocatore a sentirsi frustato mentre riporta indietro il tempo più e più volte nel tentativo di superare un determinato punto del livello.

Tra Colori e Ritmo

Per quanto riguarda il comparto grafico, non c’è molto da dire.

Nippon Ichi Software (creatori della saga di Disgaea) ci regala una meravigliosa grafica cartoon che farà innamorare subito il giocatore. Una tecnica che nella sua semplicità riesce a sorprendere, con soluzioni interessanti, che fanno sorridere il giocatore che se le ritrova davanti. Spicca il design dei personaggi e del folle mondo dipinto, in particolar modo l’aspetto stesso di Rat, rappresentato come un Ratto con guanti sulle zampe anteriori, cartellino identificativo da cavia sull’orecchio, cicatrici su tutto il corpo e ventre aperto da parte a parte con un rosso e pulsante cuore a vista (il tutto senza mai cadere nel macabro).

Il comparto musicale è ricco di tracce che fanno dell’elettronica il proprio cavallo di battaglia, spesso misto a generi musicali diversi, che donano varietà al titolo, pur mantenendo alti i BPM e non perdendo, in questo modo, la frenesia caratteristica del gioco.

Conclusioni

Ritengo Mad Rat Dead un gioiellino da non sottovalutare, un gioco perfetto per chi cerca qualcosa di diverso dal solito, un ottimo passa-tempo, che fa della frenesia il suo cavallo di battaglia e che nella sua semplicità si mostra più arduo di quel che può apparire. Sebbene la quantità di livelli non sia esagerata e il gioco duri poche ore, non c’è da preoccuparsi, in quanto, l’anima da Rhythm game viene in suo soccorso, prestando il gioco ad essere rigiocato nel tentativo di ottenere la tanto agognata S+ in ogni livello. Inoltre è disponibile la modalità difficile, per chi desidera un livello sfida più alto (e vi assicuro che tutto ciò che può sembrare facile all’inizio, diventa un inferno).

Rat guarda la città

  • Innovativo
  • Frenetico
  • Grafica Cartoon accattivante
  • Ottimo Passa-tempo
  • Musiche Incisive

 

  • Non adatto a chi non gradisce i Rhythm games
  • Movimento aereo ostico
  • Solo lingua Inglese
  • Rallentamento di ritmo infame e inopportuno
  • Formaggio

BoarZo - Biografia

Videogiocatore fin dal 1995. Cresciuto con la tecnologia e i mondi virtuali...

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