TopSpin 2K25 – Dritto al sodo
“Ma come, Barba? Golf, baseball… e ora tennis?” Ebbene sì, non sono solo una persona che si diletta nel praticare tanti sport (mi manca solo il baseball, tra i citati), ma sono anche un giocatore molto avido e desideroso di provare la loro controparte digitale. Avendo giocato tutti i Virtua Tennis su svariate console e praticamente tutti i TopSpin, potrete sicuramente immaginare il mio grande fervore nel voler provare l’ultima uscita per 2K e, devo dire, in generale per quanto riguarda questo genere videoludico. Era da un bel po’ di anni che, infatti, non si vedeva un titolo di tennis che voleva prendersi sul serio e tentare un approccio un po’ più simulativo, per quanto possibile. TopSpin 2K25 va dritto al sodo, nel senso che è un titolo molto schietto e con pochi fronzoli, che sa quel che vuole e non si perde in dettagli di poco conto… anche se ogni tanto non farebbe male dare un po’ di attenzione anche ai dettagli di contorno.

Gameplay e comparto tecnico – Solidità in campo, grafica datata
TopSpin 2K25 è un titolo che, come vi preannunciavo, punta a dare un taglio un po’ più simulativo allo sport ritratto in forma videoludica. Il nuovo sistema di controlli premia, come nella vita vera, il tempismo nel compiere l’azione di colpire la palla: sono quindi finiti i tempi di quando si correva verso la palla tenendo il più possibile schiacciato il tasto per tirarla più forte. I controlli di TopSpin 2K25 sono molto più articolati e danno la possibilità ai giocatori di imparare tutte le minuziose differenze che ci sono tra colpire la palla alla pressione di un tasto o colpirla dopo una lunga pressione e rilascio nel momento del contatto tra palla e racchetta. Tutto questo tecnicismo è un po’ soverchiante da digerire e, soprattutto, capire, specialmente quando al primo avvio non viene presentato un tutorial vero e proprio ma si viene catapultati in una partita senza alcuna spiegazione, al termine di una cutscene introduttiva.
Ciò detto, però, una volta arrivati nel menù principale, TopSpin 2K25 vi offre la possibilità di cimentarvi in una profonda modalità di tutorial con il grande John McEnroe, che vi spiegherà per filo e per segno non solo i comandi di gioco ma anche tutte le strategie presenti nel tennis da poter utilizzare contro i vostri avversari: è una “tutorializzazione” molto lineare e semplice quella che viene offerta, ma molto dettagliata e ricca di informazioni, che vi darà modo di comprendere a pieno lo sport, anche se non l’avete mai praticato prima.

Tutta la solidità di TopSpin 2K25 la si ritrova in campo. Lo studio di sviluppo Hangar 13 è riuscito a rendere la parte di gioco puro molto fluida e concitata, con la gestione della stanchezza del giocatore e dei colpi portati.
La modalità MyCareer, ossia la Carriera vera e propria, il cuore dell’esperienza giocatore singolo è ben fatta e ricca di possibilità, che però non potremo cogliere completamente. Un sistema di gestione della stanchezza ci obbligherà a fare delle scelte riguardo a quali eventi degli sponsor partecipare, a quali tornei partecipare e così via, a rischio di infortunarci nel caso giocassimo con la barra della resistenza troppo bassa. Purtroppo il sistema di infortuni, per quanto presente, non è incredibilmente significativo: gli infortuni subiti vengono notificati al giocatore alla fine di un evento, senza ripercussioni visibili sul match in corso.
Pian piano che proseguirete nella vostra ascesa nel ranking mondiale ATP avrete la possibilità di scontrarvi con giocatori sempre più forti e famosi (ci sono 7 professionisti e 13 professioniste ufficiali e licenziati) su campi sempre più rinomati e nei tornei più prestigiosi.
È stata la grafica di TopSpin 2K25 a lasciarmi un po’ deluso: il titolo mi sembra essere graficamente datato, anche se l’ho giocato su PlayStation 5. La resa dei modelli dei giocatori è in alcuni casi un po’ grezza, mentre l’illuminazione, in alcune occasioni, mi è sembrata poco realistica. Le location sono ben riprodotte, senza dubbio, con un buon numero di figure a bordo campo come avviene nella vita vera, anche se tutte si ritrovano ad essere un po’ statiche. Buone le animazioni dei tennisti e delle tenniste, con anche le loro peculiarità nei movimenti, che potrete riutilizzare per personalizzare il vostro tennista, quando ne creerete uno per affrontare sia la Carriera che le partite online.
La parte online dei TopSpin 2K25 mi è piaciuta molto: l’introduzione dei tornei automatici sicuramente è molto gradita, dandovi la possibilità di competere in tornei sponsorizzati. Il netcode non mi ha dato mai problemi e ho avuto un’esperienza online piuttosto piacevole, al netto dei punteggi finali dei match, non sempre a mio favore… ma lo immaginavo.
TopSpin 2K25 – Un punto sulla linea
In definitiva, TopSpin 2K25 è un gioco di tennis molto solido, soprattutto nella parte di gameplay puro. Mi è sembrato, per paragonarlo ad un evento che avviene nel tennis, un punto sulla linea: è comunque un punto, però un po’ al limite. Tutto quello che ruota attorno al tennista e la racchetta non è stato particolarmente sviluppato, a partire da una grafica un po’ datata e alcuni sistemi di gioco che sembrano essere stati aggiunti solo per allungare un po’ il brodo di una Carriera altrimenti molto stringata. Molto buona l’esperienza online, mi ha dato sicuramente voglia di continuare ad allenarmi per migliorare e partecipare ai tornei e scalare le classifiche. Senza tanti competitor sul mercato nel periodo attuale, sicuramente TopSpin 2K25 rimane un titolo da avere per gli appassionati dello sport o del genere videoludico: riuscire a battere Roger Federer, Serena Williams o Steffi Graf sono sicuro che vi strapperà un sorriso dalle labbra.
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