Pubblicato il 12/04/22 da Neko Polpo

Tiny Tina’s Wonderlands – Recensione

Siamo pronti a tornare in un PAZZO mondo dell'universo Borderlands?
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Ne è passato ormai di tempo da quando, nel 2009, Gearbox Software e 2K Games hanno portato al pubblico il primo capitolo di una fiorente saga a colpi di mitragliatore, battute e cell shading: Borderlands, un titolo molto particolare per l’epoca, ma che ha saputo farsi strada nel genere Loot n Shoot proponendo pilastri come Borderlands 2, tutt’ora il miglior capitolo della saga, The Pre-Sequel e infine Borderlands 3, uscito nel 2019 e che, nonostante distante 10 anni dal primo capitolo, ha mantenuto tutte quelle caratteristiche che lo hanno reso unico.

Tiny Tina’s Wonderlands rappresenta uno spin-off seguito del 4o DLC di Borderlands 2, intitolato Assalto alla Rocca del Drago, che in occasione del lancio di questo nuovo gioco venne reso un gioco standalone e in cui abbiamo potuto sperimentare qualcosa

Ma il mondo fantastico all’interno della mente di Tina avrà raggiunto le nostre aspettative? Scopriamolo in questa recensione!

Tiny Tina’s Wonderlands – Si gioca a Bunker & Badasses!

Sbalzati fuori dopo lunga campagna, Valentine, Frette e il nostro personaggio si rimettono nelle mani di Tina per passare il tempo, complice la loro astronave completamente in avaria. E quale modo migliore di passare il tempo, se non una partita a Bunker & Badasses con Tina come bunker master? Da qui inizia la nostra avventura come Tessifato, l’unico essere in grado di poter salvare le Wonderlands dalle temibili mani del Signore dei Draghi, da poco di nuovo libero e in preda alla voglia di impossessarsi di tutto.

Abbiamo apprezzato lo stile narrativo di questo spin-off, caratterizzato dalla narrazione di due ambienti separati, quello della realtà e quello delle Wonderlands, di cui quest’ultima ricalca fedelmente quella che potrebbe essere una nostra partita a D&D, con un pizzico (ma anche due, tre…) di pazzia data dalla voce di Tina che racconterà per filo e per segno ogni cosa che succede, ovviamente a suo modo, stravolgendo a volte le carte in tavola aggiungendo elementi fuori dal contesto ma che allo stesso tempo sono in linea con il suo personaggio.

Tiny Tina's Wonderlands

L’ilarità fa da padrona in questo gioco e non mancheranno di certo alcune scenette fuori dal comune o linee di dialogo che ci hanno fatto letteralmente morire (in game) dalle risate. Il tutto condito dalla presenza di alcuni personaggi a noi già noti, presi direttamente dalla lore di Borderlands, e che qua saranno stravolti nell’immaginario di Tina.

L’avventura all’interno del mondo fantastico di Tina vi terrà incollati all’incirca tra le 25 e le 30 ore per completare la storia principale, giocabile in co-op online o a schermo condiviso, anche tramite il servizio SHIFT, che ci permetterà di giocare in crossplay con i giocatori di altre console, ma il gioco non si ferma soltanto a questo. Una volta raggiunto l’Endgame, avremo accesso a una particolare area del gioco, di cui non vi faremo spoiler, ma possiamo dirvi che avremo a che fare con un bel po’ di arene, luoghi ottimi per trovare altro loot e potenziare ancora di più il nostro Tessifato.

Compila la tua Scheda Personaggio

Una volta terminato il filmato inziale ci troveremo davanti alla creazione del personaggio, grande novità per questo spin-off, in quanto ci era permesso solo in parte di personalizzare il nostro avatar negli scorsi capitoli di Borderlands. Qui, avremo a disposizione un vasto quantitativo di variabili da poter modificare degno di un RPG Postapocalittico di nostra conoscenza, potendo scendere nei dettagli per ogni singolo particolare del nostro Tessifato. Abbiamo apprezzato molto questa vastità di personalizzazione, che strizza l’occhio alle schede personaggio di una partita a D&D.

Tiny Tina’s Wonderlands – Corri, Salta, Schiva… Spara!

Appena scelto il nostro aspetto ci verrà richiesto di scegliere una tra 6 classi diverse, ognuna con caratteristiche uniche.

E Te, che Classe sei?

  • Stilomante, colpi critici e invisibilità saranno vostre amiche, ma anche una potente lama fantasma;
  • Domartiglio, possiede una piccola viverna spara-fuoco e un enorme martello dai danni fuoco ed elettrico;
  • Sparamagie, può tramutare i nemici in agnellini (chiamati Skagnello) e lanciare magie elementali;
  • Brandimorte, insieme al suo teschio volante, può infliggere più danni ai nemici a costo di energia vitale;
  • Guardaspore, accompagnato da un fungo avvelena-nemici, può usare un arco magico e lanciare cicloni contro i nemici;
  • Brr-serker, la classe brutale, che in stato di rabbia infligge danno di tipo gelo, aumentando la potenza dell’attacco corpo a corpo.

Ogni classe avrà le proprie caratteristiche di partenza, che prevedono elementi come la Forza (danno critico), Destrezza (probabilità di infliggere danno critico), Intelligenza (tempo di ricarica delle magie), Saggezza (danno inflitto da alterazioni di stato), Costituzione (l’energia massima) e la Sintonizzazione (riduzione del cooldown dell’abilità di classe). A queste potremo assegnare 10 punti extra prima di iniziare la nostra discesa nell’immaginario fantasy di Tina.

In questo spin-off della saga avremo a disposizione il solito menù in cui poter spendere i nostri Punti Abilità, per potenziarci e dare anche side effect alle nostre abilità, ma verranno introdotti anche i Punti Eroe, con i quali potremo alzare le statistiche del nostro personaggio. Il tutto fino ad arrivare a un level cap di 40, che però ci apre strada al Gran Mito, menù nel quale potremo potenziarci ulteriormente, in previsione dei DLC già annunciati.

Incantesimi, Proiettili e… ARMI!

Tiny Tina’s Wonderlands sembra migliorare quella che era l’ottima forma di Loot n Shoot che ha reso famosa la saga di Borderlands, apportando alcuni cambiamenti per adattarlo a un enviroment più fantasioso e meno futuristico. Ecco che avremo, ad esempio, l’utilizzo delle magie, che rimpiazzeranno le nostre granate, permettendoci di eseguire combo e dare un upgrade al solito gunplay, che rimane la parte invariata della saga.

Una novità introdotta per la prima volta in questo gioco è la possibilità di utilizzare armi melee nel nostro combattimento: se una volta potevamo dare un colpo con il calcio della nostra arma, questa volta potremo far affidamento martelli, falci ed altri oggetti contundenti per farci strada tra le orde di goblin. Avremo perciò uno slot in più nel nostro inventario dedicato interamente all’arma melee, mentre tuto il resto rimarrà invariato rispetto ai vecchi capitoli di Borderlands.

Abituati ad avere “più di un bilione di armi” diverse, dovremo fare i conti con un numero molto più ristretto di armi, che in questo gioco possono assumere la forma anche di balestre, preziose amiche durante la nostra partita, e un ancor numero minore di armi melee e magie, il tutto con un’ampia personalizzazione, che speriamo venga ampliata con l’aggiunta di nuovo contenuto nel tempo.

Benvenuto nell’Overworld!

La struttura della mappa di Tiny Tina’s Wonderlands è abbastanza differente rispetto agli altri capitoli della saga principale: se in questa abbiamo avuto macro aree esplorabli, ognuna collegata ad un’altra in un grande insieme condito da un teletrasporto per spostarci ovunque, questo spin-off fa un passo verso la direzione isometrica. Anche qui troveremo queste macro aree, soltanto che a collegarle ci sarà l’Overworld, uno spazio in cui tutto risulterà super deformed e i cui personaggi avranno le sembianze di alcune bubble head.

Potremo spostarci lungo questa mappa, interagire con i suoi NPC, quest secondarie, raccogliere loot e collezionabili, come per i Santuari, che ci garantiranno un buff al nostro personaggio durante l’intera durata della nostra partita; mentre dovremo stare attenti all’erba alta che, come una famosa saga videoludica giapponese insegna, può contenere incontri casuali che si trasformeranno in piccole arene in cui combattere per ottenere un bottino. Abbiamo apprezzato questo distacco dalla struttura che caratterizzava la saga principale, eliminando la componente di spostamento tramite veicoli nelle lande desolate, ma mantenendo una sua identità in linea con lo stile narrativo del gioco e la caratterizzazione fantasy di questo.

Comparto Tecnico

Cell Shading a Pallettoni

Come siamo sempre stati abituati da Gearbox per la saga di Borderlands, anche in Tiny Tina’s Wonderlands non manca la nostra dose di cell shading che ci accompagnerà per l’intera durata del nostro viaggio, che non si discosta dai miglioramenti apportati da Borderlands 3 tranne per una accentuazione dei contorni, che in alcuni casi sono maggiori rispetto agli scorsi capitoli. L’opera del team di design delle ambientazioni e dei personaggi ha fatto un lavoro molto curato e piacevole agli occhi, anche nel lato menù e armi, che risultano dettagliati il giusto per non risultare stucchevoli.

Abbiamo potuto provare anche al differenza di modalità di visualizzazione, relegata a due sole opzioni: prestazioni, in cui viene data priorità agli FPS che si attestano quasi sempre sui 60, e grafica, in cui la risoluzione fa da padrona, arrivando fino a 4k, tralasciando gli FPS. Tra le due si nota una netta differenza, soprattutto sul lato texture, che risultano molto più dettagliata, a discapito di rimanere circa sui 30 FPS, che in un Loot n Shoot frenetico come questo non è proprio la migliore delle cose.

Il mondo delle Wonderlands però non risulta tutto pulito: durante le nostre sessioni abbiamo riscontrato alcuni bug grafici, specialmente riguardanti le texture delle strutture ed i fondali; delle minuscole imperfezioni che, vedendo l’estensione e il trattamento del gioco, fa pensare a piccole sviste che verranno corrette pian piano con i prossimi aggiornamenti.

Qualcuno ha detto “Doppiaggio”?

Anche il lato sonoro di Tiny Tina’s Wonderlands presenta alcuni problemi, riconducibili perlopiù ad alcuni desync tra audio ed animazioni di alcuni NPC e la colonna sonora. Quest’ultima risulta poco coinvolgente durante sia l’esplorazione dell’Overworld, sia nelle boss fight dove l’elemento d’accompagnamento ed epicità viene molto meno. Una perdita abbastanza grave, confrontandola con gli scorsi capitoli della saga dove veniva posto un accento su questa.

Mancante, però, in questo capitolo è la localizzazione italiana, che avviene solo parzialmente con i sottotitoli a schermo, lasciando il doppiaggio originale inglese come voce principale. Il che non rappresenta una grandissima mancanza, in quanto riusciremo tranquillamente a leggere i sottotitoli durante le nostre partite, così permettendo di lasciar spazio a un’ottima recitazione da parte di Ashly Burch (già nota per essere la voce di Aloy in Horizon Zero Dawn) nei panni di Tina, ma anche per i personaggi di Valentine (Andy Samberg) e Frette (Wanda Sykes).

Wonderlands

Nonostante l’appellativo di spin-off, Tiny Tina’s Wonderlands risulta essere un ottimo Loot n Shoot con grandi capacità, con una narrazione interessante che farà venir voglia anche ai non fan della saga di Borderlands di tuffarsi a capofitto. Tralasciando qualche problema grafico, l’esperienza di personalizzare e diventare un personaggio di D&D insieme ai propri amici porterà ore di divertimento tra scenette e battute ilari che sapranno strapparvi un sorriso.

  • Storia interessante...
  • Un buon miglioramento del gameplay da Borderlands
  • Endgame che ci terrà incollati allo schermo

 

  • ...anche se troppo lineare
  • Qualche problemino grafico
  • Colonna sonora sotto le aspettative

NekoPolpo - Biografia

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