Pubblicato il 28/10/24 da Luca Dedei

Super Mario Party Jamboree – Recensione

Più minigiochi, più modalità, più divertimento.
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Nonostante la Switch sia sempre più vicina a passare il testimone alla prossima periferica di casa Nintendo, non ha alcuna intenzione di farlo senza continuare a pubblicare titoli. Arriva così Super Mario Party Jamboree, terzo titolo della serie spin-off party game ad approdare sulla console ibrida, per continuare il divertimento… o a distruggere amicizie, scegliete voi il risultato più consono.

Super Mario Party Jamboree – Tante modalità.

Dopo una lunghissima introduzione da parte di Kamek che ci mostra tutte le varie modalità di questo gioco e aver preso dimestichezza con un menù interattivo nella forma di una piazza esplorabile e di una mongolfiera dove è persino possibile sbloccare i personaggi nascosti del gioco, possiamo notare (siccome non avremo ascoltato una singola parola di quello che ci ha riferito Kamek) che effettivamente Super Mario Party Jamboree presenta una buona mole di modalità.

Vediamo dunque insieme di cosa si tratta:

Mario Party

La classica modalità party della serie torna con nuovi tabelloni e due riproposizioni di mappe storiche. Il funzionamento è il solito, si tira una dado da 6 facce per, in qualche modo, far uscire un numero da 1 a 10 e muoversi tra le pedane del tabellone per raggiungere prima degli avversari la stella in un percorso pieno di insidie, premi e minigiochi, e il giocatore che raccoglie più stelle e monete viene eletto vincitore della partita.

Dopo un Super Mario Party interamente dedicato all’utilizzo dei joy-con e un Mario Party Superstars più incentrato a riportare le vecchie glorie in salsa moderna, Super Mario Party Jamboree ci porta una nuova ondata di minigiochi, ma questa volta in una buona varietà dove è possibile decidere di includere o escludere quelli che richiedono i comandi di movimento, in modo tale da poter giocare anche nel caso non si abbiano abbastanza joy-con ma si possiedano altri tipi di controller.

La gimmick di questo titolo risiede nei partner di Jamboree, ovvero la possibilità di trovare nella mappa uno dei personaggi che non sta giocando in quel momento, per poterlo avere come compagno e ottenere dei bonus. Per aggiungere però un po’ di pepe a questa meccanica che a prima vista può sembrare un po’ troppo sbilanciata, innanzitutto bisogna guadagnarsi la possibilità di avere il vostro partner, con una serie di minigiochi a tema con il personaggio trovato (unici rispetto ai minigiochi normali), dopodiché sì, otterremo i nostri bonus e la possibilità di ottenere il doppio delle ricompense, ma otterremo anche il doppio dei malus nel caso finissimo in caselle negative e inoltre chi ci sorpasserà ci sottrarrà il nostro partner che abbiamo sudato per ottenere. Queste cose, unite al fatto che il partner di Jamboree rimarrà sul tabellone solo per un numero limitato di turni, aggiunge diversi livelli di strategia che lo rendono una buona meccanica divertente e simpatica da avere nelle già caotiche giocate di questa modalità.

Aiutante in arrivo

Sono rimasto piacevolmente sorpreso di trovarmi davanti a un’intera modalità in giocatore singolo, utile per poter non solo continuare a giocare anche quando non abbiamo amici in casa o in giro senza connessione a internet, ma anche per imparare a muoverci nei vari tabelloni di questo gioco e le loro meccaniche.

Aiutando Kamek con i preparativi della festa, ci troviamo a muoverci liberamente nei vari tabelloni di gioco, facendo delle piccole fetch quest per i vari personaggi e risolvendo i loro problemi svolgendo alcuni minigiochi e attivando le varie meccaniche delle mappe in cui ci troviamo, il tutto per raccogliere “ministelle” e infine affrontare persino delle boss fight! Le quali, piuttosto divertenti da affrontare, saranno più o meno difficili a seconda di quante personaggi avremo aiutato.

Scuola di volo Paratroopa

Qualcuno ha nostalgia della Wii? Beh, se siete tra quelli che adoravano muoversi fino a sudare e/o collassare al suolo, la scuola di volo Paratroopa è la modalità perfetta per voi.

La prima modalità secondaria che copriremo in questa recensione è anche quella che richiede più sforzo fisico, comandando unicamente Mario e Luigi (scelta che non ho apprezzato moltissimo in un titolo che fa della varietà dei personaggi giocabili uno dei suoi punti di forza) e utilizzando i joy-con per sbattere le ali per svolgere alcune attività di volo. La modalità è piuttosto simpatica per staccare dal gioco normale, soprattutto se si è in due oppure da soli nel Volo Libero, ma dà veramente l’idea di essere qualcosa di scartato da qualche altro gioco e infilato in Super Mario Party Jamboree senza troppo contesto.

Fabbrica di Toad

E parlando di modalità secondarie a caso, ma questa volta con un minimo di contesto, che ne dite di qualche puzzle?

Utilizzando sempre i comandi di movimento dei joy-con, dovremo risolvere alcuni enigmi per costruire i vari oggetti che appaiono all’interno del gioco. Forse non proprio la modalità più ispirata del gioco, ma qualcuno potrebbe trovarlo un buon passatempo.

Piatti Ritmati

Sempre comandi di movimenti, ma stavolta a tempo di musica!

In quello che sembra un unione tra Wario Ware e Rhythm Tengoku abbiamo una serie di minigiochi in fila da risolvere a tempo di musica, in una deliziosa modalità fino a 4 giocatori in locale a tema cucina. Sicuramente la più divertente tra le modalità secondarie disponibili in locale, tempo quindi di passare alle modalità online di Super Mario Party Jamboree.

Squadra anti-Bowser

Partiamo dal presupposto che per giustificare la possibilità di giocare nei panni di Bowser, Kamek ha creato un finto Bowser da avere come minaccia nelle varie modalità di gioco, abbiamo anche due modalità dedicate interamente a lui.

La prima è una modalità cooperativa fino a 8 giocatori dove dovrete collaborare insieme ad altri utenti online usando diverse strategie per raccogliere le bombe e portarle al cannone in modo tale da colpire il finto Bowser entro un numero di round limitati e a tempo, con dei minigiochi unici tra i vari round per ottenere degli aiuti più o meno validi a seconda della valutazione delle nostre prestazioni. Una volta presa la mano e trovati i giocatori giusti tra i server Nintendo, si tratta di una modalità piuttosto divertente e unica da provare.

Bowserathlon

Perché diamine non hanno usato il finto Bowser blu di The Lost Levels? Hanno messo Ninji e non hanno pensato al Bowser blu!?

Ovviamente, ovviamente non poteva mancare una battle royale. Bowserathlon si tratta di una corsa di 20 giocatori in rete dove non ci si ferma un attimo tra i vari minigiochi che ci porteranno avanti a seconda della nostra velocità di esecuzione in un percorso che dovremo sempre tenere d’occhio. Potremo trovare anche dei potenziamenti in stile Mario Kart per aiutare la nostra corsa e mettere i bastoni tra le ruote dei nostri avversari e infine, una volta ogni tre minigiochi (i quali andranno in loop a una difficoltà sempre maggiore) ci sarà un gigantesco minigioco a 20 di sopravvivenza proprio contro il finto Bowser per avere una gigantesca spinta in avanti…  o indietro, a seconda se riusciremo a superarlo o meno. Veloce, frenetico e competitivo, ottimo per coloro che cercano sempre una sfida anche in questo genere di giochi.

Conclusione – Il Mario Party più grande di sempre?

Con una ricca selezione di diversi tipi di modalità, Super Mario Party Jamboree si rivela essere davvero il Mario Party più ricco e completo di sempre, in grado di soddisfare tutti i palati.

Tra la classica modalità party, che può essere affrontata anche con le regole da esperti per abbassare al minimo il fattore casualità, e le varie modalità secondarie di ogni genere, abbiamo un titolo giocabile sia in singolo, che con gli amici a casa sul divano che persino online (anche se c’è da dire che forse la durata delle partite online fissata a 12 o 15 turni per le partite online è un po’ troppo pesante, specie considero che i servizi online di Nintendo non sono proprio tra i più stabili), sia tra amici che con gente da tutto il mondo, sia collaborando che affrontandosi tutti contro tutti, abbiamo di tutto!

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Per non parlare poi dell’estetica eccezionale con la quale Nintendo ormai ci sta viziando con i suoi titoli first party (soprattutto con Super Mario) con dei render di qualità altissima e un sacco di dettagli sparsi qua e la, sia tra i tabelloni che nei minigiochi.

Insomma, come sempre, un Mario Party non può mancare nella libreria di un giocatore Nintendo e anche questo Super Mario Party Jamboree non è un eccezione.

  • Estetica eccezionale
  • Tante modalità per tutti
  • Tante impostazioni
  • Possibilità di giocare con diversi tipi di controller

 

  • Partite online troppo lunghe
  • Limite di personaggi in scuola di volo Paratroopa
  • Il laccetto dei Joy-Con è troppo corto 🙁

 

 

Kimer - Biografia

Un semplice Nessuno, videogiocatore di periferia. Nato durante la Bizarre Summer e cresciuto nella provincia di Milano in una relazione praticamente simbiotica con i videogiochi.

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