Pubblicato il 28/12/17 da Cathoderay

Sonic Forces – Gotta go slow!

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Dopo aver recensito Sonic Mania tempo fa, ritornare a un gioco 3D del riccio blu è stato strano, sopratutto perché le tre dimensioni non hanno sempre fatto bene alla mascotte di casa Sega… anzi.

La storia di Sonic Forces inizia al termine di una guerra, che ha visto il Dottor Eggman trionfare sulla banda dei nostri animali antropomorfi preferiti; in un violentissimo attacco ai danni del pianeta di Sonic e soci il folle scienziato, assieme ai boss dei capitoli precedenti, cattura il riccio blu e lo tortura per mesi, esatto, lo tortura, viene ripetuto più e più volte durante l’inizio della storia.
Con Sonic fuori dai giochi e Tales disperso sarà Knuckles, l’Echidna rosso, a tenere le fila della resistenza, mentre toccherà a noi, con un avatar completamente modellabile, togliere Sonic dai guai.

Neanche il tempo di infilare la maglietta alla nuova recluta che ci verrà affidato il compito di liberare Sonic, per portarlo così nuovamente dalla nostra parte, assieme a Tails e al Sonic dell’era 2d, arrivato dal solito tunnel spaziotemporale per dare manforte nella guerra contro Eggman e Infinite, un nuovo, fascinoso nemico supremo; un grande minestrone, che punta a riprendere le fila dei precedenti giochi in tre dimensioni di Sonic, nel bene ma più spesso nel male.

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Al suo ritorno Sonic trova tutto a ferro e fuoco.

Il gameplay di Sonic Forces ricalca in buona parte quello dei precedenti episodi in tre dimensioni, alternando livelli 3D con altri 2D, entrambe le tipologie da percorrere a velocità sfrenata, facendo nel mentre incetta di anelli e riducendo in rottami fumanti ogni avversario. Nonostante una certa ripetività di fondo, il design dei livelli, cosi come quello di avversari e boss, raggiunge buoni risultati, sostenuto da un comparto tecnico notevole, capace di trascinare il giocatore in un tripudio di luci e colori, anche se il tutto tende un po’ allo sfocato. Per fortuna non ho riscontrato cali di framerate.

Il problema vero è che, proseguendo sullo scheletro dei titoli precedenti, Sonic Forces non riesce a liberarsi dei difetti cronici che affliggono la saga, ormai attestata su livelli mediocri, sempre se parliamo dei capitoli tridimensionali. Il sistema di controllo cede spesso a fastidiose latenze, diventando così piuttosto legnoso, mentre il modello fisico mostra il fianco quando si parla della gestione di attrito e collisioni. Pecche che si fanno più evidenti nelle situazioni di massima velocità, rendendo frustranti alcuni passaggi e alzando involontariamente il livello di difficoltà che, se non fosse per queste mancanze, rimarrebbe sempre sul “decisamente accessibile”… forse fin troppo. Un peccato davvero, dato che l’azione a 60 fps e la ricchezza degli scenari scorrerebbero via fluidi, se non risentissero delle meccaniche di gioco non ottimali.

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Il gioco tende a rimanere fluido, anche nelle scene più concitate.

Per assurdo, i momenti in cui il gioco funziona meglio sono quelli in cui Sonic Forces diventa lineare, senza forzature di sorta quali, per esempio, la presenza di quick time event inutili, che spezzano il ritmo di gioco. Niente di nuovo sotto il sole, e neanche le novità introdotte in questo capitolo riescono a svecchiare una formula che sembra ormai essersi esaurita. Tra queste spiccano quelle dedicate all’avatar del protagonista, unica, vera innovazione di Sonic Forces, il quale potrà contare su dei gadget, chiamati Wispon, in grado di distruggere gli avversari con varie tipologie di attacco, oppure di facilitare la navigazione dei livelli, creando piattaforme ad hoc o rendendo il nostro alter ego capace di muoversi lungo file di anelli.
Queste aggiunte risultano però marginali nel bilancio complessivo del gameplay, e  purtroppo falliscono miseramente nell’impresa di rendere il titolo più vario

Anche gli scontri con i boss, perlomeno belli a vedersi, sono incapaci di valorizzare le meccaniche appena citate, risultando spesso troppo semplici e poco appaganti. Le novità vengono così limitate alla semplice customizzazione del proprio avatar, complice la grandissima varietà di vestiario sbloccabile durante le missioni che, fortunatamente, sono presenti in gran numero, specialmente se includiamo anche le quest secondarie, denominate SOS. Peccato che, nella gran parte dei casi, ci si trovi ad affrontarle senza aver chiaro in mente l’obiettivo richiesto, spesso troppo fumoso; più di una volta mi è capitato di completare un livello e comunque fallire, senza avere la minima idea del perché.

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Uno dei primi boss che incontreremo.

Una menzione d’onore va alla colonna sonora, sempre coinvolgente e spesso adrenalinica, tanto da farvi percorrere e ripercorrere livelli che altrimenti non avreste degnato neanche di uno sguardo, rendendo Sonic Forces decisamente più piacevole.
In definitiva, anche a voler essere buoni, l’ultimo gioco del porcospino blu è solamente discreto, niente di più, e mi fa pensare che ormai questi giochi vengano programmati in fretta e furia, condannati ad essere insipidi, sopratutto se teniamo conto del lavoro fatto con Sonic Mania, unico, vero capolavoro con protagonista il riccio supersonico realizzato negli ultimi anni.

tanti personaggi storici

  • Divertente...
  • Buona varietà di livelli

 

  • ...ma tende ad annoiare subito
  • Comandi poco reattivi
  • Non lascia il segno

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

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