Pubblicato il 26/10/23 da Ciro Muso Acanfora

Slay The Princess – Recensione

Una principessa da... Uccidere!?
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Salvare la principessa all’interno della torre più alta del castello abbandonato è ormai uno stereotipo che tutti abbiamo imparato a conoscere ed amare sin da bambini. Ma quale sarebbe la nostra reazione se l’obiettivo da raggiungere fosse invece… Ucciderla?
Questa è la domanda a cui vuole rispondere Slay The Princess, sviluppato e rilasciato questo 23 Ottobre su PC da Black Tabby Games, conosciuti già per il loro precedente titolo horror Scarlet Hollow.

Il destino di una principessa… Nelle nostre mani

La nostra avventura inizia all’interno di un bosco buio, con un narratore che dichiarerà candidamente che il nostro obiettivo è raggiungere una capanna e, una volta lì, uccidere la principessa al suo interno.
Avremo la possibilità di dialogare con questo narratore, chiedergli spiegazioni per un tale efferato atto, curiosare su quale sia la sua identità… Ma il punto rimane quello: raggiungere la capanna e affrontare la principessa.

Bisognerà trovare il coraggio di fare ciò che va fatto. O forse no?

Avremo però il coraggio di fare ciò che va fatto una volta raggiunta la suddetta damigella? O sceglieremo forse di salvarla, come ci è sempre stato insegnato? O forse potremmo semplicemente lasciarla lì, nel dubbio. O addirittura… Fingere di salvarla per poi accoltellarla alle spalle.

Ogni scelta avrà una sua conseguenza, che ci porterà a intraprendere strade diverse che ci mostreranno nuovi lati della principessa, di noi stessi e anche di ciò che realmente si nasconde dietro a questo solenne ordine. Il gioco ha una durata di circa 4 ore, che salgono a circa 18 per i giocatori che volessero tentare tutte le possibili scelte.

Qualità nelle piccole cose

Slay The Princess è una visual novel creata su Ren’py, un motore grafico dedicato alle visual novel famoso fra gli sviluppatori in erba per essere molto semplice da utilizzare.
Ne consegue che il gioco in sé non abbia prodezze tecniche degne di nota, utilizzando una grafica che ricorda molto degli sketch fatti a mano con carta e matita.

Forse uccidere la principessa non è la cosa giusta da fare, dopotutto

Considerando la limitata quantità di scenari e personaggi (o meglio, personaggio: l’unica anima viva con cui avremo a che fare è la Principessa), è però giusto constatare e far notare quanto l’artista in carica sia stata in grado di creare e di spaziare. Per quanto lo stile di base sia semplice, in molte situazioni ci saranno numerose variazioni sia agli ambienti che alla Principessa stessa.

Altrettanto interessante è la soundtrack che accompagna l’esperienza del giocatore, ripetitiva (ma sorprendentemente in senso buono), e il doppiaggio delle voci narranti e della Principessa (entrambe eccezionali ed incredibilmente poliedriche).

Slay The Princess è un interessante esperimento che parte da un semplice presupposto ma che molto velocemente si amplia in numerose diramazioni una più delirante dell’altra. Nonostante sia segnalato come “Horror Psicologico” posso garantire che persino un fifone di prima categoria come il sottoscritto lo ha giocato senza problemi (esclusi alcuni trigger warning che il gioco si premura di segnalare al giocatore non appena questi inizia la propria partita). Anzi, saranno molto più numerosi i momenti ilari e irriverenti che saranno in grado di strappare più di una risata!

Rimane quindi un’opera di qualità sotto molti punti di vista, anche se temo di dover lamentare un finale che si prende un po’ troppo sul serio considerando i toni molto leggeri del resto del gioco.

  • Doppiaggi lodevoli
  • Una quantità considerevole di scelte diverse
  • Qualcosa in più, sotto la superficie

 

  • Il finale si prende un po' troppo sul serio
  • Rischia di diventare ripetitivo per i completisti

Muso - Biografia

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