Pubblicato il 20/04/21 da Andrea Borzì

Darq: The Complete Edition

La Recensione
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Ad un anno dalla sua uscita, Unfold Games ci riporta nell’oscuro mondo di Darq con “The Complete Edition”, versione del titolo (unica acquistabile attualmente) che oltre all’avventura base contiene i due DLC.

Sogno o son desto?

Darq: The Complete Edition segue la storia di Lloyd, un ragazzo pallido e magrolino che vive una peculiare avventura all’interno di un sogno lucido, ovvero un sogno di cui ha piena coscienza. Ben presto Lloyd si renderà conto di essere dentro un terribile incubo in cui raccapriccianti creature lo inseguiranno e in cui ogni tentativo di risvegliarsi e fuggire risulterà inutile. Nel corso della storia il nostro protagonista si vedrà costretto a risolvere diversi puzzle per poter sfuggire agli incubi che lo perseguitano, aiutato dalla sua capacità di poter interagire col suo sogno modellandone alcuni elementi e avendo totale controllo sulle leggi della fisica in esso vigenti.

Ammetto di aver trovato molto interessante l’incipit di questo titolo, che in breve catapulta il giocatore in un mondo cupo, distorto, che per molti versi richiama l’immaginario burtoniano.

Guarda mamma, cammino sui muri!

Passate le prime difficoltà, dovute alla mancanza di tutorial sul funzionamento dei tasti (ho speso cinque minuti buoni a capire cosa dovessi fare della mia vita), Darq si rivela un gioco molto intuitivo a livello di comandi: ci ritroviamo infatti con pochi tasti per gestire il movimento, la possibilità di correre e abbassarsi, un tasto azione, uno per l’inventario e infine il tasto per attivare l’abilità peculiare di questo titolo, ovvero invertire la gravità, dando la possibilità di muoversi sui muri e sul soffitto (girando letteralmente il mondo di 90° per volta).

Quest’ultima meccanica è ciò che colpisce realmente di questo titolo. L’uso intelligente della tridimensionalità in un gioco che si presenta su due dimensioni, potendo scorrere su più piani e potendo capovolgere l’intero mondo, sancendo, di conseguenza, un cambio totale della prospettiva, rende l’esperienza profondamente interessante, mettendo in difficoltà il giocatore con enigmi, che se ad un primo acchito possono sembrare semplici, si riveleranno più complessi del dovuto (cosa che ho apprezzato profondamente in un puzzle game che dopo diverso tempo, non lo nascondo, è riuscito a mettermi in difficoltà in alcune sezioni).

Nota di merito sono i due DLC, che presentano delle meccaniche peculiari create appositamente per i livelli presentati, variando ulteriormente la risoluzione degli enigmi.

Buio, tanto buio

Graficamente parlando, Darq si presenta magnificamente: un mondo quasi monocromatico in cui anche gli elementi più accesi appaiono sbiaditi agli occhi del giocatore, riuscendo in questo modo a creare un’atmosfera cupa ed inquietante, che inquieta e cattura il giocatore, permettendogli di mantenere la totale attenzione. Altro elemento che aiuta significativamente sono le creature, essere umanoidi deformati e scattosi nei movimenti, che si muovono nell’ombra e sembrano seguire le vicende di Lloyd.

Conclusioni

Ho apprezzato profondamente Darq, come gioco ed esperienza. Un titolo che sviluppa intelligentemente i propri enigmi mediante l’uso di meccaniche peculiari di gioco che, se non nella totalità, vengono applicate alla risoluzione di questi. Il tutto condito da una macabra atmosfera che coinvolge totalmente il giocatore, portandolo da una parte ad incuriosirsi sempre di più, dall’altra ad affrettarsi a fuggire dagli incubi che gli si parano davanti. Un mix che, sebbene non sia una reale novità, svolge il proprio lavoro molto bene, soprattutto rispetto ad altri titoli simili usciti nell’ultimo periodo come ad esempio Little Nightmares II. L’unica nota realmente di demerito che do a questo titolo, oltre alla mancanza di un tutorial, che disorienta nei primi momenti il giocatore, è la brevità: infatti, sarà possibile completare la storia principale, compresa di DLC, in meno di quattro ore (se ne raggiungono sei se si vuole passare il tempo a raccogliere i collezionabili).

  • Ottimo puzzle game
  • Atmosfera incalzante
  • Meccaniche interessanti

 

  • Breve
  • Mancanza di un vero e proprio tutorial

BoarZo - Biografia

Videogiocatore fin dal 1995. Cresciuto con la tecnologia e i mondi virtuali...

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