Pubblicato il 30/09/24 da Cathoderay

Warhammer 40.000: Space Marine 2 – Alzati, figlio di Guilliman!

Nello spazio esiste soltanto la guerra
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Saranno puri di cuore e forti nel corpo, immuni al dubbio e senza la macchia dell’esaltazione personale. Saranno fulgide stelle nel firmamento della battaglia, Angeli della Morte le cui ali sfavillanti porteranno un rapido annichilimento ai nemici dell’Uomo. Così sarà per mille volte mille anni, fino alla fine stessa dell’eternità e all’estinzione della carne mortale. (Roboute Guilliman)

 

In un’epoca in cui tutti i giochi sembrano dover essere open world, dover durare duecento ore e avere una trama intricata, Space Marine 2 prende una direzione diversa, riallacciandosi a una tradizione di azione pura e senza compromessi: non ci sono scelte morali, non c’è costruzione di relazioni: ci sei solo tu, il tuo bolter e il flusso incessante di nemici da abbattere! Come il suo predecessore, Space Marine 2 abbraccia l’essenza di Warhammer 40k, un universo crudo e intransigente dove la guerra è l’unico modo di vivere.

Lunga vita all’Imperatore!

Come da copione, interpretiamo ancora una volta il Capitano Titus, un guerriero decorato dell’Adeptus Astartes caduto in disgrazia ma ora nuovamente al centro dell’azione; il passaggio di testimone fra THQ e Focus Entertainment ha comportato un’evoluzione narrativa che, pur rispettando i canoni imposti dalla lore, riesce a mantenere freschezza e intensità; non aspettatevi però un’epopea profondamente filosofica o esistenziale: la trama di Space Marine 2 è fondamentalmente funzionale, progettata per incorniciare la brutalità e l’azione incessante. Lo scontro con i Tyranidi, una delle minacce più fameliche dell’universo, mette subito in chiaro che qui si tratta di sopravvivenza e distruzione. L’elemento che colpisce immediatamente è la fluidità con cui Space Marine 2 riesce a trasmettere la potenza dell’Astartes; ogni colpo di bolter sembra avere il peso di una montagna, ogni affondo di spada si sente come se stesse squarciando l’aria stessa. Gli sviluppatori di Saber Interactive hanno preso tutto ciò che di buono c’era nel primo capitolo e lo hanno amplificato; l’uso delle combo corpo a corpo è diventato una danza macabra che premia l’aggressività, ma allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale nemica non è da sottovalutare: i Tyranidi attaccano in masse caotiche, costringendoti a pensare rapidamente e ad adattarti o morire velocemente e dolorosamente.

Un altro punto forte è la varietà delle armi e delle armature, l’arsenale a disposizione è tanto letale quanto spettacolare, e permette un livello di personalizzazione che non era così sviluppato nel primo capitolo; il passaggio da combattimenti ravvicinati a sparatorie a lungo raggio è fluido, il che rende ogni incontro una sfida unica e dinamica.

Space Marine 2 è un gioco che spinge moltissimo sulla co-op, come i fratelli in arme della trama principale, che potrete giocare assieme ad altri 2 compagni, la modalità PVE vi permetterà di affrontare le missioni secondarie delle altre squadre, che vengono nominate nel gioco principale, e credetemi quando vi dico che combattere a fianco dei proprio amici contro orde inferocite di Tyranidi è una delle cose più esaltanti che si possano fare! Peccato non ci sia una modalità split screen, sarebbe stata la perfezione per questo tipo di gioco.

Se invece vi piace scontrarvi con altri giocatori, il PVP permette scontri fino a un massimo di 8V8 e come per la modalità precedente mette a disposizioni diverse classi di space marine (cecchino, pesante, etc…) e la possibilità di personalizzare armatura, arsenale ed estetica, insomma in Space Marine 2 di guerra c’è ne davvero per tutti.

Sotto il profilo visivo, Space Marine 2 è davvero pazzesco: gli ambienti sono maestosi, opprimenti e decadenti, riflettendo alla perfezione l’estetica del 41° millennio; le città-fortezza devastate dai conflitti, gli sterminati campi di battaglia pieni di cadaveri e detriti, tutto contribuisce a creare un’atmosfera in cui la disperazione e la grandezza convivono in modo magistrale. La palette di colori metallici e cupi, insieme a effetti particellari che riescono a far sentire ogni esplosione vicina e devastante, fa emergere quell’opprimente sensazione di lotta perpetua. I Tyranidi, i nuovi avversari principali, sono mostruosità che incarnano perfettamente il loro ruolo di divoratori di mondi. Le loro animazioni sono fluide e orribilmente affascinanti: guardare un’orda di queste creature avvicinarsi è uno spettacolo terrificante che ti fa apprezzare davvero la scala della minaccia che rappresentano; e mentre fiumi di nemici si riversano verso i nostri fratelli non noterete nessun tipo di calo di frame o rallentamento, il lavoro dei ragazzi di Saber è granitico, sia su console che su pc.

Se la componente visiva di Space Marine 2 è degna di lode, il comparto audio non è da meno; ogni singolo rumore di battaglia è reso con una precisione chirurgica: i colpi di bolter rimbombano come tuoni, le lame a catena stridono mentre affondano nella carne e nelle ossa. La colonna sonora orchestrale, potente e martellante, aggiunge una dimensione epica a ogni scontro, rendendo chiara la disperazione e la grandezza della guerra. Le voci dei personaggi, soprattutto quella di Titus, sono intense e comunicano in ogni momento il peso del loro fardello.

Il peso della guerra

Space Marine 2 non è un gioco che cerca di reinventare il genere. Non prova a farlo, né ha bisogno di farlo. Quello che ci consegna è un’esperienza pura, incentrata sulla brutalità, sulla potenza e sulla devastazione, come ogni gioco ambientato nell’universo di Warhammer 40k dovrebbe essere. Non ci sono fronzoli narrativi o intricate meccaniche RPG: solo la guerra eterna, dove la sopravvivenza è l’unica vittoria che conta. E in questa brutalità sincera, Space Marine 2 trova la sua forza.

Per chiunque abbia amato il primo capitolo, questo sequel è esattamente ciò che stavi aspettando, e per i nuovi arrivati, è un’ottima porta d’ingresso nell’universo di Warhammer 40k. Ma ricorda: non ci sono eroi qui, solo guerrieri e nemici, e ora alzati, figlio di Guilliman!

  • Grafica di altissimo livello
  • Gameplay divertente in ogni modalità
  • epico

 

  • non adatto a chi cerca profondità nel gameplay

 

 

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

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