La descrizione sulla home della mia PlayStation 5 recita: “La fiera del fan service”. Non saprei utilizzare un termine migliore per descrivere in poche parole Funko Fusion. Che questo sia un bene o un male è tutto da vedere, ne parleremo in dettaglio nel corso di questa recensione dell’action in terza persona sviluppato da 10:10 Games.
Indice
Salvatore di mondi
La storia di Funko Fusion è piuttosto semplice: possiamo scegliere tra una serie di mondi che il titolo di 10:10 Games ci mette a disposizione e ci troviamo in una sorta di quartier generale, nel quale Funko Freddy subisce un attacco da parte del malvagio Eddy. A questo punto, tocca a noi caricarci sulle spalle il destino dei mondi e inseguire il villain in una serie di livelli che vanno a ripercorrere le storie delle saghe da cui sono tratti.
Per contestualizzare meglio, io, da amante del film, ho iniziato dal mondo di Scott Pilgrim vs. The World. Nei cinque livelli che compongono il mondo ho dovuto affrontare le varie battaglie che sono presenti nell’opera cinematografica, rivisitate in salsa Funko, per poi ottenere abbastanza corone da sbloccare le fasi successive. Data la grande mole di mondi presente in Funko Fusion, la quantità di “storie nella storia” sono tantissime e contribuiscono a creare scenari sempre diversi e variegati.
Nonostante una generica banalità della trama principale, dunque, la narrazione è arricchita da quelli che potremmo vedere come degli episodi che ci guidano nella nostra missione con una meccanica che ho apprezzato e che ricorda titoli come Crash Bash nella presenza di un hub centrale dal quale andiamo a scegliere il nostro mondo e, se vogliamo, rigiochiamo un livello per completarlo al 100%. Nel raccontare gli eventi, gli sviluppatori hanno deciso di utilizzare una breve clip a inizio livello e una alla fine. Alcune di queste mi hanno abbastanza divertito, ma si apprezzano decisamente meglio se si conosce già l’opera da cui è tratto quel livello. In mondi di cui, purtroppo, conosco poco, infatti, sono riuscito a stento a seguire la trama dal momento che non sono presenti dialoghi, se non pochi all’interno del livello, e i personaggi sono presentati dando per scontato che tutti sappiano già di chi si tratta. Insomma, credo che la trama di Funko Fusion, nonostante sia comunque godibile, dia il meglio soltanto se si conosce già l’opera di riferimento iniziale e sia vittima di una generica confusione che porta il giocatore a perdersi elementi di narrazione.
Repetita iuvant… forse
Dopo la prima parte di trama in cui Eddy mette a soqquadro l’hub centrale, mi ritrovo tra i detriti della battaglia, con una serie di possibilità a disposizione. Posso, infatti, scegliere di parlare con i superstiti dello scontro, approfondendo alcune nozioni di gioco che mi torneranno utili in futuro, oppure posso andare al piano inferiore e iniziare il primo dei cinque livelli che compongono il mondo.
Ogni volta che inizio un livello, ho a disposizione una serie di collezionabili da recuperare, in particolare le corone che saranno fondamentali per sbloccare i passaggi successivi. Ogni piano dell’hub (nel quale inizia un diverso mondo), infatti, si può sbloccare soltanto dopo aver raccolto un certo numero di corone dorate che si ottengono al termine di ogni livello. Dunque, ne raccogliamo cinque per ogni mondo che completiamo. Tuttavia, possiamo anche convertire le corone d’argento in corone d’oro nell’hub centrale, così da sbloccare più velocemente le fasi successive del gioco. La meccanica è anche interessante, ma diventa fin troppo ripetitiva dopo aver sostenuto questo schema per una ventina di volte (e non essere ancora arrivati a metà gioco).
Per aiutare a combattere la monotonia di una struttura a schema fisso, gli sviluppatori hanno inserito molti collezionabili come reliquie e ossa, ma anche potenziamenti che sbloccano nuovi oggetti da “craftare” durante le nostre avventure. Questi, in alcuni casi, sono bloccati da poteri che otteniamo solo dopo aver percorso determinati mondi e, pertanto, non si potranno raccogliere se non in fasi avanzate del gioco. Per gli amanti del completismo, questa scelta potrà regalare molte ore di gioco aggiuntive, ma, personalmente, non ho molto apprezzato la decisione di precludere oggetti e costringere il giocatore a tornare sui suoi passi.
Le fasi di shooting, invece, sono abbastanza valide e, pur non essendo sbalorditive e soffrendo di qualche imprecisione, rendono il gameplay frenetico e divertente. Inoltre, ognuno dei personaggi selezionabili ha una propria abilità peculiare che torna utile nel corso della nostra avventura. Come detto prima, queste abilità possono servire sia per sbloccare i collezionabili, sia per fronteggiare nuovi nemici e ostacoli. Lasciando da parte il backtracking forzato di cui ho parlato in precedenza, la scelta di caratterizzare ogni personaggio con armi e abilità uniche è un’ottima trovata da parte di 10:10 Games e rende il gameplay di Funko Fusion molto più profondo, spingendo il giocatore a cercare alternative sempre diverse per superare i livelli.
In alcuni casi, però, questa meccanica diventa controproducente. Soprattutto nelle fasi iniziali del gioco, infatti, mi sono ritrovato a usare forzatamente un personaggio (Scott nel mondo di Scott Pilgrim, ad esempio) perché era l’unico in grado di utilizzare gli amplificatori, indispensabili a superare determinati livelli. Questa cosa non si è riproposta nei mondi successivi, quindi non la considererei effettivamente un malus e credo sia stata causata prevalentemente dalla mia scelta di iniziare con quell’universo narrativo, ma mi ha portato a storcere inizialmente il naso.
Ora c’è, ora non c’è
Le note dolenti di Funko Fusion sono tutte sullo stesso aspetto: l’ottimizzazione. Il titolo di 10:10, infatti, presenta moltissime incertezze legate al frame rate nelle fasi più concitate, se selezioniamo la modalità qualità sulla PlayStation 5. In modalità performance, invece, la situazione sembra migliorare, ma il gioco resta comunque afflitto da numerosi bug che minano l’esperienza complessiva dell’utente.
Tantissime volte, infatti, mi sono ritrovato davanti a oggetti invisibili, barriere che esistono solo da un lato della mappa e, in alcuni casi, addirittura a boss che diventano invisibili, pur continuando ad attaccare. Tutte queste cose, unite a qualche bug minore e, devo ammettere, anche divertente, vanno a minare pesantemente la valutazione complessiva di Funko Fusion che, pur essendo un titolo divertente e con potenziale, si rivela molto deludente nella sua ottimizzazione.
Tutto questo è aggravato dalla totale assenza di checkpoint che, nel malaugurato caso in cui dovessimo morire, ci costringe a ripetere tutto il livello. Anche se ogni stage è piuttosto breve ed è possibile resuscitare un certo numero di volte (a patto di avere a disposizione abbastanza vinile per tornare in vita), la prospettiva di dover ripetere tutto, magari morendo dopo aver completato una bossfight in 4 fasi differenti, è semplicemente frustrante.
Commento finale
Funko Fusion è un titolo a due facce che a una buona idea generale e una struttura interessante, contrappone troppe incertezze nella parte tecnica e una ripetitività eccessiva. Non basta, infatti, una varietà enorme di mondi e personaggi ben strutturati e con abilità variegate per salvare il titolo di 10:10 Games da una generica monotonia che pervade il giocatore dopo un certo numero di ore. Anche il backtracking inserito nel tentativo di aumentare la longevità del titolo non fa altro che renderlo meno giocabile. Si salvano le fasi shooter che, anche se da rivedere nella precisione dei colpi andati a segno, risultano generalmente divertenti. Tuttavia, i troppi bug e rallentamenti di frame sia in modalità qualità che performance impediscono di godersi a pieno questo Funko Fusion. La speranza è quella che sia sufficiente un giro di patch per mettere a posto gran parte dei problemi e rendere il titolo di 10 10 più facile da consigliare. Al momento, purtroppo, non è così.
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