Pubblicato il 28/03/22 da Neko Polpo

Triangle Strategy – Recensione

Una grande avventura in un regno molto lontano, dal sapore 16 Bit
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Durante gli ultimi anni, il genere RPG Tattico ha sempre più lasciato le grandi console domestiche per trovare ospitalità presso la portatile della casa di Kyoto, sulla quale abbiamo visto fiorire il genere tra le saghe videoludiche più disparate, di cui un esempio fra tutte può essere quella di Fire Emblem.

Ma dopo una non poco fugace apparizione al Nintendo Direct e una demo che ci ha lasciati interessati, la pixelosa avventura sviluppata da Artdink e pubblicata da Square Enix arriva finalmente sui nostri scaffali in formato Nintendo Switch, a distanza di un anno dalla sua prima presentazione, con un nome degno di nota a direzione del titolo: Tomoya Asano, produttore del famoso Octopath Traveller e della saga di Brevely Default.

Questa importante regia artistica, questo mondo in stile 16 bit e questa storia di conflitto, il tutto amalgamato da delle meccaniche RPG tattiche, saranno riuscite a convincerci?

Storie di Guerra e Storie di Pace

Triangle Strategy ci catapulta in medias res nella lontana regione di Nortelia, un regno fantastico diviso in tre regioni: a nord dal Granducato Aesglast, famosi per le loro miniere di ferro; a sud-est dal Sacro Impero di Sabulos, noti per i loro giacimenti di sale; ed a sud-ovest il Regno di Glenbrook, abili mercanti e commercianti. Purtroppo, a causa dell’avidità di risorse, l’equilibrio di queste nazioni ha più volte vacillato, per poi sfociare in un enorme conflitto che gli anziani chiamarono “La Guerra del Sale e del Ferro”.

Di fronte a innumerevoli pile di cadaveri, i governanti delle 3 nazioni si riunirono al fine di sancire una tregua e interrompere le atrocità del conflitto. Con questa, ne derivò una alleanza e la costruzione di una miniera nelle terre di Glenbrook, dalla quale le risorse estratte sarebbero divise in egual modo tra i paesi.

In questa cornice storica, noi vestiremo i panni di Seronoa, appartenente al casato dei Wolfhort, uno dei bracci più forti del regno di Glenbrook e che, in accordo con il Granducato di Aesglast, decide per un matrimonio alleanza, per avere un punto di forza contro il Sacro Impero di Sabulos, in quanto nessuna delle due nazioni è provvista di Sale, elemento vitale per la regione di Nortelia.

A Seronoa viene data in moglie Frederica, una roseliana imparentata con la famiglia reale di Aesglast, che si trasferisce nella regione di Glenbrook. Nessuno dei due, però, avrebbe previsto cosa sarebbe successo di lì a poco: le condizioni di salute di Simon, capo dei Wolfhort, non sono delle migliori, e da lì la decisione di far succedere il figlio, il tutto durante la celebrazione dell’alleanza delle tre nazioni.

Ma una mano oscura brama alle spalle della tregua in queste terre e ben presto Seronoa si troverà a dover salvare Nortelia.

La storia di Triangle Strategy si sviluppa su un arco narrativo di 19 capitoli (21 per chi tenterà la Golden Route) diviso a sua volta in molteplici episodi lungo tutta la mappa di Nortelia, attraverso i quali seguiremo le vicende di questa landa lontana. I temi trattati e il modo in vengono portati sul piccolo grande schermo di Nintendo Switch denotano una certa maturità di scrittura, un grande vanto per la produzione di questo titolo, che purtroppo quasi viene offuscata dalla sua lunghezza.

Elementi originali, grandi cliché del genere medievale e colpi di scena, ci terranno incollati allo schermo all’incirca per 40 ore per arrivare a uno dei tanti finali presenti nel gioco. Si parla al plurale infatti perché, a seconda delle scelte di dialogo prese nel gioco, l’andamento della storia e il comportamento degli NPC cambierà, portandoci a vedere una fine diversa ogni volta. Chi invece opterà per il vero finale del gioco, è precauzione tenere a mente che non sempre le scelte di dialogo più reali sono quelle giuste.

Uno dei grandi punti a favore di Triangle Strategy è il grande numero di personaggi giocabili che accompagneranno Seronoa nella sua avventura, di cui pregio una caratterizzazione a tutto tondo per ciascuno di essi: ogni personaggio, anche quelli incontrati lungo le nostre esplorazioni, viene raccontato in tutti i suoi aspetti e potremmo approfondirlo con appositi eventi dislocati dalla trama principale.

Questo vale anche per i personaggi del nostro Accampamento, ovvero il nostro hub nel quale potremmo salire di classe, comprare oggetti e conoscere, gradualmente nella storia, nuovi NPC che potranno accompagnarci in battaglia. Ad arricchire una già complessa e ramificata trama del gioco è presente anche la possibilità di esplorare alcune situazioni che avvengono contemporaneamente all’interno dei tre regni, per dare una visione più espansa dei meccanismi di causa ed effetto che hanno gli avvenimenti del gioco e le nostre decisioni.

Questa estesa caratterizzazione dei personaggi ed espansione della storia, per quanto mostra dietro al titolo un grande lavoro di scrittura, può a volte essere anche eccessiva, sfociando in momenti nei quali l’aggiunta di nuove informazioni è di disinteresse per il giocatore, tediandolo nel proseguire il gioco.

La strategia del Triangolo

La nostra esplorazione delle terre di Nortelia verrà intervallata continuamente da 3 fasi di gioco: Esplorazione, nella quale potremo parlare con gli NPC presenti sul posto ed ottenere informazioni chiave per alcuni dei nostri dialoghi mentre girovaghiamo in questi scorci caratterizzati da un buon level design; Storia, nella quale proseguiremo nelle avventure di Seronoa e il suo team alla ricerca di un equilibrio tra le nazioni; e Battaglia, in cui metteremo in campo le nostre abilità di strateghi e i nostri alleati per sopraffare il nemico.

Le battaglie di questo titolo riprendono una struttura pari a grandi titoli del genere come Final Fantasy Tactics: avremo a disposizione un campo di battaglia a scacchiera, in cui all’inizio potremo scegliere quali alleati portare con noi e schierare in campo. Ogni nostro turno, avremo la possibilità di spostare il nostro personaggio, fargli usare una magia o un oggetto, o fargli sferrare un attacco contro a un nemico.

Proprio nei combattimenti il gioco tende ad essere inizialmente frustrante: dovremo infatti prediligere attacchi da dietro i nemici in modo da realizzare dei critici su di loro al fine di fargli danno maggiore degli attacchi diretti; o addirittura concatenarne più insieme se abbiamo un alleato davanti ad esso, imponendoci quindi di avere bene in testa fin dall’inizio un piano d’attacco che non prevede di spostare le nostre pedine a caso, ma con una strategia.

Oltre a questo, si aggiunge anche un livello di difficoltà che già a “normale” presenta un buon livello di sfida, anche se costringerà chi si affaccia a questo genere a ritentare più volte la stessa battaglia pur di superarla.

A fine del nostro turno sarà possibile scegliere l’orientamento in mappa dei nostri personaggi, fase cruciale per evitare di ricevere dal nemico un possibile critico in risposta a un nostro attacco. L’IA nemica del gioco è altalenante, riservando alcuni momenti di sfida in cui saremo praticamente braccati dalle sue truppe, mentre in altri avremo la possibilità di aggirarli facilmente e conseguire alla vittoria.

Classi ed Equipaggiamento

La personalizzazione dell’inventario e le classi di ciascun personaggio ci daranno una grande mano all’interno dei combattimenti. La prima, pur non permettendoci di cambiare in modo visivo il personaggio, interviene sul suo equipaggiamento, con uno slot per l’arma e due per gli accessori, che prevedono l’aumento di statistiche come forza o difesa da magie, o con effetti particolari da usare a nostro vantaggio.

Diversa cosa, invece, riguarda le classi: ognuno dei nostri personaggi ha un proprio e unico job (per paragonarlo invece a FF Tactics) e un livello: col salire di questo e determinati equipaggiamenti potremmo progredire nelle Classi del nostro personaggio, fino a un massimo di 3 totali. Con esse ne consegue la possibilità di potenziarci l’arma, la salute ed altre nostre statistiche in modo da essere prestanti in battaglia.

Salendo di livello, i nostri personaggi apprenderanno anche abilità da poter usare sul campo, alcune delle quali avranno un costo in Punti Tecnica, che guadagneremo al turno di ogni nostro alleato: sarà compito nostro gestirli al meglio e usarli in modo opportuno con attacchi speciali per distruggere il nemico.

Ogni classe dei nostri alleati ha la sua particolarità: ad esempio, Frederica, di classe mago, è specializzata nelle magie di Fuoco che le permetteranno anche di incendiare alcune superfici; Geela, nonostante sia anche lei una maga, potrà soltanto curarci e buffarci, aumentando di potenza se ha un livello di vita basso; Anna, un’assassina, potrà invece eseguire il suo attacco due volte durante il suo turno, e così via, in una schiera di personaggi che potremmo mettere sul campo a nostro piacimento.

Usare il campo di battaglia a proprio vantaggio è una delle particolarità di questo gioco: potremo infatti dare fuoco ad elementi, creare il ghiaccio sul terreno, oppure combinare queste cose e quando un nemico si posiziona sopra quelle caselle colpirlo con un attacco elettrico. Anche il dislivello del terreno funge da potenziale aiuto: gli attacchi che avverranno da sopra il nemico saranno più potenti, specialmente se usiamo un alleato che basa i suoi attacchi a distanza sul dislivello, come ad esempio l’arciere Hughette.

Convinzioni e la Bilancia Risolutrice

A inizio del nostro cammino verremo a sapere che varie scelte di dialogo aumenteranno il nostro livello di Convinzioni, una statistica che verrà divisa in Moralità, Pragmatismo, Libertà ed il cui status non sarà visibile nei vari menù ma che influenzerà i personaggi che potremmo incontrare lungo la strada.
Allo stesso tempo, verremo introdotti alla Bilancia delle Risoluzioni, elemento fondamentale nel proseguo della storia: alcune delle decisioni cruciali del gioco verranno prese da tutto il team eccetto noi, Seronoa, che avremo il compito di persuadere ogni personaggio al fine di indirizzarlo verso una specifica opzione, usando ad esempio le informazioni carpite durante le fasi di esplorazione.

Il risultato della persuasione non sarà subito disponibile, ma dovremo aspettare il termine della votazione tramite le Monete Risolutrici che avranno i nostri alleati per sapere com’è andata e vedere dove il nostro team sarà diretto.

Sono Pixel, ma hanno anche un cuore

Come altri suoi predecessori del genere, anche Triangle Strategy fa uso di una grafica HD-2D, donando al gioco un tono nostalgico dai temi caldi, ma allo stesso tempo moderno e dinamico capace di piacere e scaturire interesse anche per chi non è avvezzo ai 16 Bit.

La presenza inoltre di un buon quantitativo di motion blur e occlusione ambientale, tali da enfatizzare l’azione durante le battaglie, risultano essere una medaglia a doppia faccia: se da un lato arricchiscono visivamente il gioco, dall’altro possono creare alcuni problemi di visualizzazione specialmente in modalità portatile.

La nostra partita è stata giocata su Nintendo Switch modello base (2017), ma non abbiamo riscontrato differenza di prestazioni provandola sia in modalità docked che portatile, di cui la prima quella che sembrerebbe più prediletta per l’esplorazione del titolo.

L’unica pecca che abbiamo riscontrato è la presenza ripetitiva di caricamenti, a volte anche troppo lunghi, che intervallano la nostra esperienza di gioco, anche soltanto per entrare in alcuni menù.

Abbiamo apprezzato, anche se realizzata parzialmente, la localizzazione italiana per quanto riguarda i testi, rimanendo bloccata su Inglese e Giapponese per il doppiaggio.

Un piccolo vanto per questo titolo in quando non sempre il genere in questione viene tradotto, ma che sicuro permetterà una buona esperienza di gioco a chi si vuole approcciare per la prima volta a un RGP Tattico.

Dal lato sound, invece, Triangle Strategy risulta essere una piccola chicca, con un ricco comparto sonoro caratterizzato dalle ottime composizioni di Akira Senju, già noto per aver composto alcune musiche per Fullmetal Alchemist: Brotherhood e Tales of Vesperia: The First Strike. Questo accompagnamento nella nostra avventura medievale non appesantisce il gioco, bensì risulta essere bilanciato, adattandosi alle varie situazioni e non risultando ripetitivo durante le lunghe sessioni di battaglia, energica ma allo stesso tempo

Triangle Strategy – Viaggio solo andata per Nortelia

Nonostante il peso dei titoli storici alle spalle, Triangle Strategy riesce nell’essere un buon RPG Tattico, con un buon lavoro da parte di Artdink nel riesumare alcuni canoni e portando acqua nuova al genere. Benché l’aggiunta di nuove meccaniche e un’ottima scrittura possano essere elementi positivi, in alcuni punti la sua prolissità e difficoltà potrebbero scoraggiare i giocatori più casual interessati al gioco dopo aver provato la demo, mentre apparirebbe molto appetibile a chi, nostalgico del genere, è alla ricerca di una nuova sfida.

  • Storia e personaggi molto curati...
  • Un ottimo RPG tattico per gli amanti del genere in cerca di sfida…
  • Colonna sonora deliziosa
  • Localizzazione italiana

 

  • …anche se son presenti fin troppi dialoghi
  • …con una difficolta un po’ alta per i giocatori casual
  • Caricamenti a volte troppo ripetitivi e lenti

NekoPolpo - Biografia

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