In seguito a una lettera ricevuta dal piccolo Ethan Carter, l’investigatore Paul Prospero decide di recarsi a Red Creek per scoprire di quali misteri il paese è vittima: davanti a se, solo una scia di cadaveri che lo condurrà alla soluzione dell’inquietante enigma. Questa è la trama di The Vanishing of Ethan Carter, una delle avventure grafiche più ambiziose dell’ultimo periodo, che promette già dall’inizio del gioco un esperienza assolutamente priva di guida del giocatore e un ambiente immenso da esplorare, il tutto condito da una grafica da urlo.

Come potrete notare dalle immagini nella recensione la grafica è uno dei capisaldi attorno a cui ruota tutta l’esperienza di gioco: paesaggi magnifici e immensi, immobili all’interno di un tempo che sembra essersi fermato misteriosamente e che vi porteranno a interrompere la vostra ricerca della verità per osservare il bellissimo panorama. I ragazzi di The Astronauts tramite l’uso della fotogrammetria, una tecnica che elabora i modelli 3d partendo e mettendo assieme tantissime foto reali, hanno dato vita a uno dei giochi con la grafica più sbalorditiva del 2014. Tutto questo si riflette in un esperienza unica ma purtroppo spesso pesante da gestire per computer attempati: prima di lanciarvi in questa indagine è meglio dare un occhiata all’hardware della vostra macchina. Dal punto di vista del gameplay abbiamo un avventura investigativa abbastanza solida nella trama, basata principalmente sulla ricostruzione degli omicidi avvenuti nel paesino dimenticato da dio cosi simile per tanti versi a quella Twin Peaks che ha angosciato tantissimi spettatori nel corso degli anni. Le meccaniche sono semplici e si basano sul trovare oggetti e metterli nel giusto ordine mentre al resto penseranno i “poteri” del protagonista: capacità che saranno in grado di farvi rivivere tutte le terribili morti avvenute nel circondario, ma anche scene oniriche di un certo spessore che non mancheranno di affascinare il giocatore.
Il comparto sonoro è assolutamente adatto al gioco, con musiche ispirate che tendono a sottolineare la situazione decisamente surreale: l’audio è un ottimo sottofondo che fa da cornice ai rari momenti in cui il protagonista si lascia andare in soliloqui riflessivi. The Vanishing of Ethan Carter non è tuttavia esente da difetti: sarebbe bastato davvero poco per rendere il titolo un piccolo capolavoro. È molto bello che il giocatore sia libero di esplorare tutto il gigantesco affresco di Red Creek, ma spesso la giusta strada da seguire risulta abbastanza fumosa, lasciandoci a girovagare per ore senza capire bene dove stiamo sbagliando e tutto questo si traduce in una noiosa frustrazione che non tutti i giocatori sono disposti a sopportare. Il sistema di salvataggio lascia a desiderare con degli autosave che si attivano solo a indagine ultimata, obbligando nel caso a ripetere tutte le azioni se si decide di abbandonare una zona a metà.

Una avventura grafica che richiama giochi storici come Myst, ma che nonostante i richiami a mostri sacri come Lovecraft e il suo Cthulhu non riesce a rimanere impresso nella mente se non per i bellissimi paesaggi da esplorare. Arrivati alla fine del viaggio, difficilmente riprenderete in mano questo titolo, se non per mostrare ai vostri amici cosa è capace di fare il vostro computer: ironicamente questo gioco risulta un ottimo benchmark per le macchine da gioco più potenti.

Attualmente il gioco è disponibile su Steam a 18,99€ mentre nel 2015 arriverà su PS4 in esclusiva per la console di casa Sony.