Per molti SNK è sinonimo di Metal Slug e The King of Fighters, ma esisteva un universo semi sconosciuto prima di questi titoli, giochi mai usciti dalle fumose salette degli anni ’80 e che, grazie a una particolarissima collection distribuita da NIS America, tornano disponibili per Nintendo Switch, una console dove questo tipo di iniziative trova casa facilmente, complice la sua natura ibrida.
All’interno della cartuccina trovano posto ventiquattro giochi, inoltre sono stati annunciati dei DLC gratuiti che andranno a ingrandire la selezione di questi “classici”. Ho messo la parola classici tra virgolette perché questa collection è figlia dei ricordi dei giocatori americani e, ad alcuni di voi, questi titoli risulteranno semisconosciuti.

Per ogni gioco presente sono state inserite tantissime opzioni, atte a farvi apprezzare il carattere più divulgativo che ludico dell’intera opera: tralasciando infatti la presenza di opzioni per le scanlines e i vari adattamenti dello schermo, anche in verticale per i giochi che lo richiedevano, troverete anche i porting su console dei giochi proposti, quasi ci trovassimo davanti a un documentario.

Meglio dire fin da subito che non tutti i giochi contenuti in questa collection sono invecchiati bene, non per cattiveria ma per dovere di cronaca, questa collection nasce specificatamente per mostrare ai giocatori vecchi e nuovi quell’esatto periodo della produzione SNK, con i pregi e i difetti del caso.

L’emulazione è pressoché perfetta: laddove il coin-op originale prevedeva un sistema di rotary stick, come ad esempio nella saga di Ikari Warriors, qui abbiamo un sistema twin stick che sostituisce egregiamente il tutto, risultando perfetto sia in dock che nella modalità portatile. Un prodotto di questo genere vanta ovviamente una vasta modalità museo: da questo punto di vista la raccolta non delude le aspettative, proponendo una gran quantità di immagini originali, scansioni di bozzetti, foto dei cabinati, oltre a curiosità legate al gioco e al suo sviluppo.
Potrete ad esempio scoprire come nasce il personaggio di Athena, reintrodotta poi in The King of Fighters, e quante difficoltà si potessero incontrare nel convertire da arcade a console, tutto questo in un certo modo affascina e aiuta a comprendere meglio la storia della casa giapponese, rendendo apprezzabili anche opere meno conosciute di SNK come Tangram Q, che non è mai stato pubblicato.

Troviamo infine un ricco comparto audio, con musiche originali ascoltabili in qualsiasi momento, che ben delineano l’impegno nel creare atmosfera tipico dell’epoca, con brani orecchiabili e decisamente in linea con l’azione a schermo. In definitiva SNK 40th ANNIVERSARY COLLECTION si rivela una collection non per tutti, più adatta a chi voglia scoprire un’epoca del gaming particolare e decisamente prolifica, o a chi ai tempi avesse giocato qualcuno di questi giochi sulla propria console di casa e sentisse il bisogno di fare un tuffo nel passato.
Per chi invece volesse un passatempo da un gettone e via consiglio di guardare altrove, magari alla collection di picchiaduro Capcom recensita qui, che potrebbe rivelarsi più adatta. Se amate l’archeologia videoludica invece è un gioco da non farsi assolutamente scappare.