Con una campagna kickstarter dai buonissimi risultati, Mika and the Witch’s Mountain si mostra come un titolo dal clima molto rilassante e confortevole grazie a una presentazione coloratissima e dai toni, come riportato pubblicamente dagli sviluppatori, ispirati a film dello Studio Ghibli e a giochi come The Legend of Zelda: The Wind Waker e A Short Hike. Vediamo dunque insieme i risultati di questo crowdfunding.
Mika and the Witch’s Mountain – Mika consegne a domicilio.
Con una sequenza animata piuttosto carina veniamo introdotti al mondo di Mika and the Witch’s Mountain dove, come suggerito dal titolo del gioco, vestiremo i panni di Mika, una piccola apprendista strega in procinto di iniziare la sua prima lezione alla scuola di magia. Durante il primo compito però rompe la sua scopa cadendo giù dal Monte Gaun ed inizia così la sua vera lezione: dovendo accumulare soldi per pagare la riparazione della scopa, accetterà di svolgere dei lavoretti come corriere per gli isolani.
Durante i primi due giorni della nostra avventura impareremo le varie meccaniche di gioco: lo scopo principale delle missioni è quello di raccogliere e consegnare diversi oggetti in giro per l’isola, che sia a piedi o a cavallo della nostra scopa. La mappa di gioco è strutturata in modo tale da essere della grandezza giusta per permettere delle traversate abbastanza lunghe da farci godere il coloratissimo panorama e abbastanza piccola da non fare risultare noioso il tragitto da compiere, sfruttando diverse correnti di vento per muoverci. Inoltre bisognerà prestare attenzione a non rovinare il contenuto dei nostri pacchi, che ci verranno affidati con alcune condizioni per evitare di venire distrutti, come non scontrarti troppo in giro, non bagnarli o consegnarli entro il tempo limite.
E intanto così impareremo a conoscere i vari luoghi e diversi abitanti dell’Isola del Monte Gaun, che spaziano anche loro tra molti design diversi dai mille colori, con delle illustrazioni ben fatte e con dialoghi che fanno spiccare la loro personalità. Peccato solo per qualche inciampo, come alcune frasi coperte dagli artwork o questi ultimi che, insieme agli effetti audio, alcune volte non coincidono molto bene con i toni espressi durante il dialogo.
Mika and the Witch’s Mountain – Un gameplay loop semplice e interessante.
Pian piano che ci adegueremo ai pochi ma buoni comandi per il volo e ci saremo abituati a un leggero delay nel controllo della telecamera, sarà arrivato il terzo giorno, con varie situazioni di trama che non mi va di esporre per permettere a voi di scoprirla, dato che è molto breve e anche solo a buttarci quattro righe per questa recensione vi esporrei tutto il suo contenuto (vi basterà sapere che non tutti gli abitanti sono così gentili e cordiali come altri).
Durante il terzo giorno si attiverà il delizioso gameplay loop del titolo dove, tra una consegna principale e l’altra inizieremo a notare degli oggetti sparsi nella mappa con i quali interagire: questi varieranno tra oggetti persi da alcuni abitanti, in delle “missioni secondarie” dove dovremo riportare l’oggetto smarrito al suo proprietario senza sapere chi sia se non da qualche indizio nella descrizione, e alcune statuette collezionabili che fungeranno da valuta per sbloccare, interagendo con una fontana segreta. Ma anche nuovi adorabili costumi e ciondoli, vasi da rompere cadendoci sopra per collezionare tarocchi o delle postazioni magiche per sbloccare shortcut o scie estetiche per la nostra scopa. Questi obiettivi secondari, sparpagliati per l’isola, faranno sì che ogni volta che dovremo compiere un tragitto per fare una consegna, ci troveremo spesso a controllare in giro in cerca di altre cose da fare, in modo tale da non cadere mai nella noia e premiando il giocatore nella sua esplorazione che scoprirà anche meccaniche opzionali non spiegate dal gioco.
Mika and the Witch’s Mountain – Qualche ritocco necessario per una buona esperienza.
Semplice e rilassante è la coppia di aggettivi perfetti per descrivere Mika and the Witch’s Mountain, che riesce perfettamente dunque nel suo intento di portare un’avventura breve ma funzionale nella sua semplicità.
La durata è di circa 5/6 ore, espandibili nella ricerca dei collezionabili e delle missioni secondarie, per un gioco dal prezzo di circa 20€ in grado di tenere compagnia se si cerca qualcosa da gestire in diverse sessioni di gioco brevi (o anche sparandosele tutte in una volta), magari in portatile dove probabilmente riesce a dare il meglio di sé. La trama, come detto prima, è anch’essa molto semplice e diretta con il viaggio di maturazione di Mika, ma non di meno gradevole (con dialoghi tradotti anche in italiano) e dosata al punto giusto per dare un motivo al gameplay e al suo mondo di esistere ed essere apprezzato.
Purtroppo però non è esente da qualche problemino tecnico, come (prendendo atto che ho giocato la versione per Nintendo Switch) audio non ben equalizzato, bug grafici nelle texture dell’acqua e di alcune schermate, che però è qualcosa di rimediabile molto facilmente e, considerando che il team di sviluppo è già al lavoro per fornire nuovi contenuti come minigiochi e missioni secondarie aggiuntive, sono fiducioso sul fatto che verranno risolti il prima possibile.
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