Qubyte Interactive è uno studio brasiliano a cui sicuramente piace molto Metroid, lo si nota fin dalle prime battute di Mars 2120, che omaggia il titolo Nintendo ripetutamente, ma basta così poco per avere un buon Metroidvania? si e no.
Marte come sempre è un pianeta sfigato
Il sergente Anna viene contattata da Marte, è una richiesta di soccorso a cui prontamente risponde partendo per il pianeta rosso, ma le cose non sono sempre così semplici, e in pochi minuti siamo schiantati sulla superficie marziana, capendo subito che qualcosa non va…ma cosa nello specifico, non si capisce, anche perché la storia si dipana in poche ore di gioco e le tracce audio che troveremo sparse per la mappa rimangono sempre frammentarie, dandoci ben pochi pezzi da aggiungere al puzzle principale, in generale la storia non brilla e questa scelta non aiuta, ma andiamo avanti, perché purtroppo questa non è l’unica pecca di Mars 2120; in generale il gioco è facile, davvero troppo facile, e queste cinque ore di partita per completarlo andrebbero anche bene se non fossero noiose e desolanti, dove per assurdo Mars 2120 assomiglia a un Contra che ci crede pochissimo rispetto a Metroid.
La linearità dei livelli è davvero tremenda, poco plattforming, poco backtraking, insomma, di Metroidvania qui c’è davvero poco, Mars 2120 è estremamente lineare e a tratti ripetitivo da far venire voglia di mollare anche prima delle 5 ore di gioco che ho impegnato per finirlo, senza mai morire davanti a un boss, limitandomi a un “mordi e fuggi” a mitra spianato; per assurdo, nonostante una varietà di armi ampia divisa tra gli elementi di fuoco, ghiaccio ed elettricità e diversi tipi di sparo come automatico o lanciafiamme, Mars 2120 non invoglia davvero a cambiarle, ma a premere continuamente sulla mitragliatrice e falciare tutto, semplicemente perché le alternative vi torneranno davvero utili sono in determinate situazioni, come aprire speciali porte.
La meccanica di salto, altro punto da rivedere assolutamente, è macchinosa e spesso vi ritroverete a urlare solo perché non riuscite a eseguire un doppio salto tra due pareti, il che, se ci ispiriamo a Metroid dovrebbe essere la base…assieme al sistema di mira non proprio eccelso, insomma Mars 2120 ha davvero parecchi problemi, è inutile girarci attorno, non voglio sembrare cattivo ma siamo davanti a un prodotto che andava sistemato parecchio prima di uscire sul mercato, soprattutto in un mercato cosi florido di Metroidvania che cercano di farsi conoscere.
Schianto annunciato
Penso che sia un peccato che Mars 2021 sia cosi…abbozzato? non saprei bene come esprimere una sensazione del genere, sembra proprio un prodotto che necessitava di ulteriore sviluppo condannato ad dover uscire in anticipo, e di questo mi dispiaccio, perché si vede che ci sono idee buone di sottofondo; ad esempio le ambientazioni sono molto varie, e tutte piuttosto belle da vedere, nonostante l’utilizzo di Unreal 4 renda tutto un po’ vecchio da vedere.
Poi però noti le animazioni dei mostri e della protagonista e torna quella terribile sensazione di non aver avuto il tempo necessario per sistemare le sbavature, rilegandolo a un gioco mediocre, che probabilmente scomparirà nel mare di Metroidvania mediocri che ormai popolano le varie console, e non avere un comparto narrativo solido è un altro chiodo sulla bara di questo gioco, che non riesce a fare bene nulla, anche se ci prova! Sicuramente lo studio di sviluppo di Qubyte Interactive ha del talento, e si nota a occhio nudo ma questa volta non è andata bene, e chiudendo questa recensione con saltuari problemi di ottimizzazione e di stabilità su Ps5 l’amaro in bocca rimane fino alla fine
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