Che Milestone sia brava nei giochi di guida è ormai assodato, che negli ultimi anni abbia deciso di osare anche in giochi di guida diversi dal solito è una bella sorpresa, e dopo due giochi sulle Hot Wheels decisamente divertenti hanno deciso di alzare il tiro in tutti i sensi.
Grossi e Rumorosi!
Monster Jam: Showdown è decisamente un’esperienza adrenalinica, accolti dalla musica a tutto volume dei menù principali siamo lanciati subito in quello che sarà il mood del gioco: tanto rumore, Monster truck decisamente incazzati è voglia di fare casino, oltre che far mangiare la polvere agli avversari! Sinceramente ho davvero apprezzato questo aspetto del gioco, che è un giusto mix di Arcade, simulazione e suoni ad alto volume; sicuramente il cuore pulsante di Monster Jam: showdown è sicuramente la modalità carriera. Qui, il giocatore è chiamato a mettersi alla prova in una serie di eventi che spaziano dalle gare tradizionali alle competizioni di freestyle, dove la creatività e il controllo del veicolo diventano fondamentali per impressionare il pubblico e i giudici. La varietà degli eventi è uno dei punti di forza del titolo, che riesce a mantenere alta l’attenzione e il coinvolgimento del giocatore, proprio come dicevamo prima, e questo mix funziona dannatamente bene, costringendovi a dover mollare il pad, pena le tre di mattina davanti allo schermo.
Se pensate però che Monster Jam: Showdown sia una specie di Hot Wheels sotto steroidi, beh vi state sbagliando, perché nel nuovo gioco di Milestone la curva di apprendimento è abbastanza ripida, specialmente per i giocatori che non hanno familiarità con mezzi di cosi grosse dimensioni, riuscire a padroneggiare il vostro mostro da più di quattro tonnellate potrebbe essere più complicato del previsto all’inizio, dato che i Monster Truck hanno lo sterzo in entrambe le coppie di ruote, ma con un po’ di impegno, e le prime sportellate ai vostri avversari, inizierete a divertirvi parecchio ripagando i vostri sforzi; un altro aspetto interessante del gameplay è l’interazione con l’ambiente circostante, non è raro che gli ostacoli sul percorso diventino parte integrante della sfida: saltare sopra rampe, attraversare strutture di legno o demolire ostacoli fa parte dell’esperienza e contribuisce a rendere ogni gara unica, oltre a fornirvi punti extra e la possibilità di utilizzare il turbo, essenziale per vincere le gare più complesse! Anche la personalizzazione dei veicoli è estremamente varia e un tassello fondamentale per le nostre vittorie: il giocatore può migliorare le prestazioni del proprio truck, modificando aspetti come la potenza del motore, la resistenza degli ammortizzatori e l’aderenza delle gomme. Questi miglioramenti non solo rendono il veicolo più competitivo, ma permettono di adattare il proprio stile di guida alle diverse tipologie di gara; ovviamente non dimentichiamoci del multiplayer che aggiunge un ulteriore livello di sfida, permettendo di competere contro altri giocatori in tempo reale e, sebbene il netcode sia generalmente solido, la presenza di microlag occasionali non compromette l’esperienza di gioco totale. C’è da dire che i ragazzi di Milestone hanno messo cosi tanta cura e amore nel gioco che queste piccole sbavature saranno sicuramente sistemate con una patch futura, quindi non me ne preoccupo particolarmente.
La bellezza della distruzione
Monster Jam: Showdown è un titolo sviluppato con una notevole cura per i dettagli, riesce a catturare perfettamente l’essenza delle competizioni reali di Monster truck e ne aumenta la follia e i colori; i modelli dei veicoli sono riprodotti con un’attenzione quasi maniacale, che farà felici i fan del genere e gli appassionati delle corse fuoristrada. Ogni truck è un capolavoro di ingegneria virtuale, con texture dettagliate e un sistema di fisica che, pur avendo qualche difetto, riesce a trasmettere la sensazione di peso e potenza di questi mostri su ruote. Parlando della grafica, quella di Monster Jam: Showdown è un aspetto che merita un’analisi approfondita, poiché si tratta di un elemento cruciale per immergere il giocatore nell’esperienza di guida di un bestione da quattro tonnellate, il gioco cerca di bilanciare tra un’estetica realistica e l’esigenza di mantenere performance fluide anche nelle situazioni più concitate; I modelli dei Monster truck sono il fiore all’occhiello del comparto visivo: ogni veicolo è stato riprodotto con grande cura, includendo dettagli minuziosi come le grafiche sulle carrozzerie, i loghi dei brand e persino le incrostazioni di fango che si accumulano durante le gare. La fisica dei veicoli è rappresentata con una certa fedeltà, e questo si riflette nelle animazioni durante gli impatti e le acrobazie. Vedere un Monster truck capovolgersi o eseguire un salto spettacolare è un piacere visivo, grazie a un motore grafico che gestisce bene la deformazione delle carrozzerie e la dispersione dei detriti. Gli effetti particellari, come polvere, fango e fumo, contribuiscono a rendere l’azione più immersiva, e gli ambienti di gioco decisamente vari passando dalle arene cittadine a percorsi più selvaggi, come deserti o foreste. Tuttavia, sebbene la varietà sia apprezzabile, la qualità delle texture e il livello di dettaglio degli ambienti a volte sono un po’ inferiori a quello dei veicoli, ma c’è da dire che si nota davvero poco, data la velocità del gioco. Anche il sistema di illuminazione è funzionale e rendono ogni gara più interessante, le mie preferite rimangono quelle in notturna proprio per il comparto delle luci dinamiche, davvero azzeccato!
Nessuno Può starmi davanti!
In sintesi, Monster Jam: Showdown riesce a catturare l’essenza delle competizioni di Monster truck con un gameplay che, con minime sbavature, risulta coinvolgente e variegato. Il gioco offre un’esperienza completa che combina sfida, spettacolarità e un po’ di follia, mantenendo vivo l’interesse anche dopo diverse ore di gioco. Se sei un fan delle corse non convenzionali e ti piace l’idea di mettere alla prova le tue abilità di guida in situazioni estreme, Monster Jam ha sicuramente molto da offrire, consigliato a chi vuole qualcosa di nuovo da guidare e odia le code in autostrada.
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