Quando Nintendo annunciò “Mario & Luigi: Fraternauti”, i fan della saga RPG spin-off dei fratelli idraulici si ritrovarono con un misto di emozione e sospetto; negli anni, il brand ha visto alti e bassi, con titoli come “Superstar Saga” e “Viaggio al centro di Bowser” che hanno cementato la formula, mentre altre iterazioni si sono trovate a lottare con una certa stagnazione. Ma “Fraternauti” riporta il duo al cuore dell’universo, esplorando un setting che miscela elementi classici con un coraggioso passo verso nuovi orizzonti narrativi e meccanici. Siamo di fronte a una rinascita, o è un semplice déjà vu?
Brothers to the end
In “Fraternauti”, Mario e Luigi si trovano catapultati in una galassia lontana, richiamati da un misterioso segnale che solo i due sembrano in grado di decifrare; l’intera avventura ruota attorno al tema della fratellanza: non solo quella tra i protagonisti, ma anche quella tra le specie extraterrestri che incontrano. In termini di scrittura, il gioco riprende quella vena umoristica e surreale che ha caratterizzato la serie, portando però a riflettere sul ruolo dell’unione e della comprensione reciproca e sinceramente non vedo un momento storico migliore di questo per toccare certi argomenti. Il nuovo antagonista, il Governatore Stellare, è un personaggio che incarna la perdita della connessione: un tempo grande amico di una civiltà perduta, è ora un despota che tenta di “correggere” la galassia a sua immagine e somiglianza.
Nintendo e AlphaDream riescono a tessere un arco narrativo che oscilla tra comicità e dramma, regalando momenti davvero toccanti tra i due fratelli, e per una volta, è Luigi a rubare la scena in più di un’occasione; il suo rapporto con Mario viene esplorato in modo più profondo, senza però cadere nel sentimentalismo: il gioco mantiene il tono leggero e accessibile che i fan della serie si aspettano.
Sul fronte del gameplay, “Fraternauti” non delude, introduce alcune meccaniche che rendono il sistema di combattimento a turni fresco e intrigante. Una delle aggiunte principali è la meccanica della “Risonanza Fraterna”: in certe situazioni di combattimento, Mario e Luigi possono sincronizzare i loro attacchi per sferrare un colpo combinato devastante. Il tempismo è tutto, e il sistema premia i giocatori che padroneggiano i movimenti dei due personaggi, richiamando i migliori momenti della serie.
I comandi, fluidi e intuitivi, offrono quella soddisfazione tattile che i giochi Mario & Luigi hanno sempre promesso, ma con un livello di sfida che riesce a mantenere alta l’attenzione. I combattimenti contro i boss sono un trionfo di creatività, e il team di sviluppo ha chiaramente dedicato attenzione ai dettagli, creando avversari che sono puzzle da risolvere oltre che nemici da abbattere. Non mancano i classici minigiochi esplorativi, tra cui una nuova modalità di navigazione tra i pianeti che ricorda le sezioni spaziali di “Super Mario Galaxy”, ma con un twist RPG.
Alla scoperta di un nuovo mondo
Visivamente, “Fraternauti” è un piccolo gioiello. Il team ha adottato uno stile grafico che mescola cell shading e animazioni fluide, con un’attenzione particolare agli sfondi e agli effetti particellari; l’estetica richiama lo stile usato nei giochi precedenti con qualche punto di spicco, come il character design dei nemici e dei png, che si discosta dalle solite icone “mariesche”, integrando una modernità che rende il tutto affascinante; ogni pianeta ha un’identità visiva distinta, dal mondo desertico illuminato da un sole binario, al pianeta di giungle fluorescenti che sembra pulsare di vita propria, peccato però che spesso le esplorazioni dei singoli mondi siano un po’ altalenanti: se per un gioco su Game Boy Advance o Nintendo Ds potevo capire l’utilizzo di determinate scelte per limitare il campo visivo e l’esplorazione, su Switch, per quanto l’hardware sia datato e sicuramente limitato, si poteva fare di più e a conti fatti questa è l’unica nota dolente del pacchetto, che noterete se arrivate dai giochi precedenti, se invece questo è il vostro primo Mario e Luigi, non avrete problemi di sorta.
Ispirata anche la colonna sonora, che spazia da melodie epiche a tonalità più funky, accompagnando perfettamente ogni momento; il tema principale, che alterna suoni digitali e orchestrali, è una delle composizioni più memorabili della serie. Inoltre, gli effetti sonori aggiungono una profondità inaspettata: ogni azione, ogni attacco e ogni salto è accompagnato da suoni che migliorano l’immersione. Con una durata di circa 25 ore, “Fraternauti” offre una campagna solida, ma sono le missioni secondarie e i segreti nascosti a fare la differenza. Gli sviluppatori hanno aggiunto una modalità “Simulazione Fraterna”, una sorta di arena dove i giocatori possono sfidare vecchi nemici e guadagnare ricompense. Questa modalità aggiunge un buon grado di rigiocabilità, con sfide settimanali che mettono alla prova le abilità dei giocatori.
Fraternauti alla carica!
“Mario & Luigi: Fraternauti” è un degno ritorno per i fratelli idraulici nel mondo dei giochi RPG; Nintendo e AlphaDream hanno saputo miscelare perfettamente tradizione e innovazione, regalando ai fan una storia commovente e un gameplay che, pur rispettando i canoni classici della serie, riesce a sorprendere. Non è solo un gioco per i nostalgici, ma un’avventura che può affascinare nuovi giocatori, richiamando quel senso di meraviglia che i giochi Mario & Luigi sanno trasmettere.
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