…possiamo cominciare. Sono passati 2 anni dall’uscita di Grand Theft Auto 5 (stavo impazzendo a cercare “GTA” su Steam quando invece bisogna scriverci “Grand Theft Auto“… Son cose eh).
La versione PC di questo titolo (già spettacolare nelle versioni console precedenti) si è fatta attendere, quindi, ovviamente, la domanda non può essere che una e una soltanto: ne è valsa la pena? La risposta è semplicemente che in ogni spettacolo degno di rispetto il meglio va lasciato per ultimo, e poi il titolo è tipo spoiler.
È molto difficile trovare le parole giuste per descrivere questa versione senza annoiare: in 2 anni di vita potrei scommettere sul fatto che sarete a dir poco tediati da tutte le recensioni che hanno invaso il web riguardanti trama, personaggi e su tutto quello che potete fare a Los Santos (qui la mappa) durante la vostra lunga carriera criminale che Grand Theft Auto 5 vi andrà ad offrire, quindi ora tocca scegliere tra deprimervi con una minuziosa trafila di frasi atte al convincervi sul perché questo gioco andrebbe comprato ieri, adornando il tutto col mio meraviglioso modo di scrivere le cose, oppure fare una breve, ma al tempo stesso succosa panoramica delle nuove features che Rockstar ha deciso di inserire in questa conversione newgen.
La seconda, vero?
Partire dalla grafica è sempre un po’ banale, ma davanti ad un lavoro del genere da parte degli sviluppatori non è possibile fare nient’altro che “togliersi il cappello”.
I riflessi, gli ambienti (sia esterni che interni), l’enorme varietà di auto, persone e oggetti sulla scena rendono Los Santos una città davvero viva e pongono Grand Theft Auto 5 sulla vetta del monte degli open world urbani senza assolutamente alcun rivale in termini di immersività. Non capita in molti titoli di rimanere letteralmente imbottigliati nel traffico.
C’è inoltre da aggiungere che a livello di programmazione è stato tutto confezionato davvero molto bene, e riuscirete a spingerlo al massimo senza dovervi far prestare il computer da vostro cugino che lavora alla NASA: su una macchina medio-alta potrete infatti spingere ogni dettaglio al massimo (ombre a parte) senza alcun problema rimanendo tranquillamente tra i 57 e i 60 fps senza il minimo fastidioso scatto.
Da segnalare, rimanendo in tema, il supporto al 3D e al multi monitor fino a 3 terminali, che però, per ovvi motivi pratici (non li ho), non ho potuto testare personalmente.
A livello immersivo non sono sicuro si possa migliorare più di così, attualmente, un gioco che ha un tale livello di dettaglio, una città che prende letteralmente vita sotto i vostri occhi con una miriade di cose da fare al di fuori delle missioni principali (tennis, freccette, gare in auto/moto/barca, golf, paracadutismo, corse a piedi, corse in bici, eccetera) senza scavalcare nel prato della realtà virtuale.
Beh, calma, qualcosina si può fare.
L’inserimento della visuale in prima persona è sicuramente la feature più interessante del titolo che oltre a far sentire il giocatore davvero il protagonista assoluto della propria esperienza è probabilmente l’aggiunta che ha richiesto più lavoro in assoluto.
Tutto ciò che le è collegato è stato ritexturizzato appositamente per rendere il tutto realistico e convincente: basti pensare che ogni macchina ha il proprio cruscotto che si differenzia dalle altre e, parlando di cura nei dettagli, la stazione radio selezionata appare davvero nell’autoradio del mezzo guidato.
Il matrimonio tra la prima persona e mouse/tastiera è un’apoteosi che difficilmente si può descrivere a parole: siamo davanti a un GRAN THEFT+Payday+Battlefield in un pacchetto unico.
Non credo sia propriamente un difetto… Ovviamente lo è per chi preferisce o può giocarlo solo su console, ma non si può assolutamente capire la vera potenzialità del titolo se non lo si prova su un computer.
La dura realtà dei fatti è questa.
Vorrei far notare che il passaggio di controlli da tastiera a pad è immediato, quindi per chi si trovasse male a controllare i movimenti dei vari mezzi tramite il mouse potrà “switchare” facilmente tra il pad in fase di guida e il mouse in fase di shooting.
Siamo solo all’inizio comunque: le novità sono tutt’altro che finite.
Quando volete prendervi una pausa dalla storia principale o dalle altre attività, è il momento di passare alla modalità regista. Grand Theft Auto 5 vi offre un editor col quale potrete riprendere le vostre prodezze e preparare il video da postare sul Social Club o su YouTube dandovi anche la possibilità di tagliare le clip, aggiustare i volumi e aumentarne o diminuirne la velocità, e se Michael, Franklin e Trevor non vi bastano, la sopracitata modalità regista vi permette di scegliere tra decine di personaggi settando inoltre tempo atmosferico, livello di ricercato e ora del giorno nella quale volete ambientare i vostri filmati.
Spostiamoci ora all’online.
Una volta creato il proprio personaggio (o importato quello della vecchia versione), un tutorial ci spiegherà tutto quello di cui avremo bisogno per sopravvivere in una Los Santos popolata da altri giocatori. Diciamo anzi da MOLTI altri giocatori, perché le mappe online ne conterranno 30 ad istanza, quindi formatevi una bella crew e venite a fare casino!
Ci dovremo destreggiare tra deathmatch, deathmatch a squadre, gare in auto e svariate altre attività per salire di livello e fare soldi in modo da accrescere il nostro armamentario.
Sempre online è presente la novità più gradita ai giocatori di vecchia data: le rapine in cooperativa, sbloccabili a livello 12 e una volta entrati in possesso di un appartamento di lusso. Come nei colpi offline ai quali ci ha abituato il buon Lester, anche qui ognuno avrà il suo ruolo e non mancheranno le missioni di preparazione da portare al termine prima di lanciarsi nel grande furto.
Dopo questa lunga sviolinata (che ci stava, perché il gioco fa semplicemente sbavare) passiamo ai difetti. Nulla è perfetto, anche se, a quanto pare, ci siamo avvicinati.
Grand Theft Auto 5 nasce su Xbox 360 e PS3 e nonostante una conversione da far strabuzzare gli occhi qualche incertezza è rimasta, probabilmente dovuta al numero di poligoni (per fare un esempio stupido, alcune volte il dettaglio delle mani in prima persona mi ha fatto storcere il naso), ma capirai, in un gioco dove ti fermi un quarto d’ora a fissare l’acqua delle fontane e delle piscine perché “cazzo, wow!” direi che non tange per nulla l’esperienza.
Altra nota dolente: ci sono molte segnalazioni di ban dall’online causa l’installazione di mod grafiche che non provocano alcun vantaggio in ambito competitivo, ma d’altro canto non sono sospesi/bannati o magari isolati in un server apposito i giocatori con scarse connessioni e ping oltremodo elevati che laggano a tal punto da teletrasportarsi per la mappa.
Una scrematura in questo senso sarebbe gradita.
Concludendo: Grand Theft Auto 5 è un sogno che si avvera per ogni amante degli open world. Ha una storia lunga e avvicente, 3 personaggi principali uno più carismatico dell’altro, un’infinità di eventi, missioni secondarie e attività da svolgere, una mappa immensa e una grafica stellare.
Spero davvero che ogni singolo titolo di Rockstar abbia una conversione così per PC da qui in avanti (…voglio Red Dead Redemption!).
Trovate il tutto su Steam a 59,99 €, ma occhio che il prezzo è molto simile alle sue dimensioni perché pesa più di 60 GB!
Se la vostra connessione scarseggia potete acquistare la versione retail composta da 7 DVD.
Compratelo ieri, perché davvero merita ogni centesimo.
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