Pubblicato il 06/08/24 da Daniele Iacullo

Dungeons of Hinterberg: un’estate tra mostri, puzzle e montagne

Voglio andare anche io ad Hinterberg comunque
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Non è per nulla facile parlare di Dungeons of Hinterberg, più che un gioco in senso stretto va vissuta come un’esperienza. I ragazzi di Microbird hanno deciso di voler raccontare cosa si prova durante un burnout e quando si fa quella vacanza che ti cambia la vita, quel momento quasi catartico in cui realizzi davvero chi sei e cosa vuoi fare. Certo è che sarà difficile vivere una vacanza come quella di Luisa, la protagonista.

La magia delle Alpi austriache

Il gioco racconta le avventura di Luisa, tirocinante avvocato, che sull’orlo di una crisi per lo stress accumulato sul lavoro decide di partire alla volta di Hinterberg, una piccola cittadina immaginaria intrisa di magia. Ad Hinterberg infatti si sono aperti misteriosamente 25 portali che conducono a dungeon pieni di mostri, puzzle da risolvere e avventure, un’esperienza decisamente migliore di un semplice villaggio turistico. I cittadini di Hinterberg hanno adibito la città con i portali ad un grande centro turistico, in cui poter andare a caccia di mostri e tesori, tutto è creato e realizzato apposta per i turisti.

Dungeons of Hinterberg è un viaggio dai torni rilassati, un toccasana per prendersi una pausa della frenesia delle città estive, in cui potremo assistere alla rinascita di Luisa e magari capire anche qualcosa su noi stessi.

Dungeons of Hinterberg esplorazione

Organizzare le vacanze è importante

Dungeons of Hinterberg è un action molto improntato sull’esplorazione e la risoluzione di enigmi ambientali. Ogni giornata di vacanza è divisa in 4 fasi: Mattina, Mezzogiorno, Sera e Notte. Ogni parte della giornata è relegata ad un’attività specifica, va di conseguenza studiato bene cosa si vuole fare per risultare particolarmente efficienti, anche se di fatto gran parte del gameplay lo si passerà all’interno dei Dungeon, tutti ben caratterizzati e con meccaniche peculiari. Il lavoro degli sviluppatori di non far sentire le ripetitività del gameplay è stato ben svolto, grazie anche alle diverse magie che ci aiuteranno con l’esplorazione la risoluzione di enigmi.

I 25 dungeon esplorabili nei dintorni di Hinterberg sono disposti in modo più o meno omogeneo in 4 macro mappe, ognuna con il proprio bioma e i propri incantesimi. Infatti, Luisa, una volta giunta in una nuova area si recherà allo Skill Shrine per acquisire le magie di quell’area, utilizzabili solo all’interno di quei confini, una meccanica che riesce a rendere caratterizzati tutti i dungeon.

Dopo una lunga mattinata di esplorazione (e combattimenti) avremo l’occasione di passare le sere in città. Hinterberg ha molti negozi e attività che possono portare bonus a Luisa, come nuovo equipaggiamento, ciondoli o attacchi speciali. Oltre allo shopping si potranno instaurare veri e propri rapporti di amicizia con i diversi NPC presenti ad Hinterberg, così facendo oltre ad un aumento di statistiche si potrà conoscere meglio la storia di Luisa e del mondo di gioco. I dialoghi sono tutti molto interessanti e i personaggi sono scritti davvero bene, nessun dialogo annoia o è superfluo, certo è che la totale assenza sia di doppiaggio sia di localizzazione in italiano potrebbe creare poco appeal per molti.

Dungeons of Hinterberg ha un combat system semplice ma efficace, i mostri che troveremo durante il corso dell’avventura non saranno mai davvero un problema se si ha un minimo di esperienza nei videogiochi; ci sono mob che preferiscono attaccarti dalla distanza, altri che proveranno ad infliggerti danno del tempo, ma non ci sarà mai davvero la necessità di cambiare equipaggiamento a seconda dello scontro. Ciò che invece brilla sono i puzzle ambientali, sempre ispirati e mai troppo difficili o troppo semplici, invitando il giocatore a fare giochi di camera per trovare la soluzione il gioco porta anche ad ammirare il buon lavoro di world building.

Dungeons of Hinterberg combattimento

La bellezza di Hinterberg

Dal punto di vista tecnico Dungeons of Hinterberg ci regala una bellissima grafica in cel-shading che rende particolarmente bene sugli ambienti, tutti rigorosamente ispirati alla vera conformazione delle alpi austriache. Nella mia esperienza su Xbox Series X non ho riscontrato nessun tipo di problema tecnico né bug di sorta, gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro di pulizia prima del rilascio.

Il vero fiore all’occhiello a mio parere è il comparto artistico dell’opera, il design dei mostri, dei dungeon e della stessa Hinterberg riescono a farti immergere in questo mondo che è di poco dissimile alla realtà in cui viviamo, se poi ci si sofferma sulle musiche ci si rende conto di quanto siano tutte molto curate e riescono a creare il mood perfetto per l’esperienza di gioco.

Dungeons of Hinterberg

Dungeons of Hinterberg – Conclusione

Tirando le somme, è innegabile che Dungeons of Hinterberg risulti un ottimo prodotto nella sua semplicità, il lato ludico ben si sposa e si alterna con la controparte narrativa, riuscendo a sorprendere più e più volte durante tutto il corso dell’avventura. Un gioco che mi sento di consigliare a chi cerca un’esperienza rilassante e a chi ama i puzzle ambientali.

Certo è che fa storcere il naso vedere che il gioco è localizzato in tutte le principali lingue europee meno che l’italiano, considerando anche la nostra vicinanza geografica ai luoghi dell’avventura.

Il gioco è disponibile inoltre nel catalogo Game Pass Ultimate, un motivo in più per provarlo!

  • Puzzle ambientali
  • Ambientazione
  • Comparto artistico ispirato
  • Non ripetitivo
  • Dialoghi e temi trattati

 

  • Mancata localizzazione
  • Combattimenti semplici

Brado - Biografia

Videogiocatore classe '99 da sempre attento alle evoluzioni e le innovazioni del mondo videoludico.

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