Finalmente ho potuto provare la build completa di Flintlock The Siege of Dawn, come ho già detto nell’articolo sull’anteprima è uno dei giochi che aspettavo di più fin dal suo annuncio. Non mi dilungherò molto sulla storia e sui dettagli già analizzati in sede di anteprima, piuttosto cercherò di fornirvi tutte le informazioni in modo che possiate scegliere in autonomia se provare o meno il gioco.
Ogni occasione è buona per combattere
Non si può nascondere la natura action del titolo, gli sviluppatori lo hanno definito souls-lite ed è difficile dare una definizione diversa. In Flintlock The Siege of Dawn si combatte tanto e duramente, che sia un non morto che cerca di sbarrarti la strada o un covo di banditi da liberare, Nor, la geniera che impersoneremo, ed Enki, una divinità dalle sembianze di una volpe, non ci penseranno due volte prima di menare le mani. Le combo sono soddisfacenti e abbastanza stratificate per un gioco del genere, grazie all’abbondanza di armi diverse, sia corpo a corpo come asce e martelli, sia armi da fuoco come pistole, moschetti o lancia granate; ogni giocatore potrà risolvere le situazioni che gli si parano davanti nel modo che più preferisce. L’ambientazione ricca di elementi del 17esimo secolo, unita ad innesti fantasy favorisce le esplosioni e soluzioni di gameplay piuttosto spettacolari. Non è raro trovare un arena piena di barili da far esplodere per sfoltire i nemici o la vita del boss di turno.
Parlando di boss purtroppo si cade in uno degli escamotage che più mi fanno storcere il naso in un videogioco, il riciclo. Spesso si affronteranno nemici comuni sottoforma di boss, con giusto la barra degli HP e dello stordimento aumentate senza creare una vera e propria unicità nello scontro. Unicità che invece ho trovato nei boss principali di trama, che nonostante non risultino una sfida particolarmente ostica, sono divertenti da affrontare.
Un altro elemento negativo da segnalare è l’animazione di headshot quando si spara con un moschetto, che come ho già detto in sede di anteprima, risulta posticcia e raffazzonata. Insomma, si poteva fare di meglio considerando che le animazioni di critico melee e in generale quelle sbloccabili dall’albero delle abilità sono molto credibili.
Un mondo a misura di entità cosmica
Flintlock The Siege of Dawn è un open world strutturato su più regioni di gioco che sbloccheremo andando avanti nella trama principale, l’esplorazione è soddisfacente riuscendo a portare il giocatore ad una ricompensa semplicemente osservando un minimo il level design e la mappa nel menù di pausa. Se questo è sicuramente un punto a favore, ciò che mi ha fatto storcere il naso è come si connettono le diverse zone di ogni regione. Il rapporto tra Nor ed Enki permette alla protagonista di utilizzare i poteri della divinità, facendole fare un doppio salto in aria utilizzando la polvere nera o aprire dei portali e attraversarli, permettendo così di volare da una zona all’altra. Sebbene sia una feature particolarmente interessante e utilizzata spesso anche come scorciatoia da un luogo di riposo ad un altro, talvolta la meccanica dei portali serve per raggiungere luoghi altrimenti inarrivabili per un essere umano normale. Ed è proprio la presenza di NPC in questi luoghi a destare qualche domanda nel giocatore, ma non in Nor.
Flintlock The Siege of Dawn è bello?
Tirando le somme, Flintlock The Siege of Dawn non è sicuramente un capolavoro e qualche rifinitura in più a livello di dettagli avrebbe sicuramente giovato all’esperienza ma ho trovato il titolo particolarmente divertente. Il combattimento, specie quando si avanza e si hanno molte abilità risulta piacevole e soddisfacente. Anche la storia, sebbene semplice, mi ha colpito, il rapporto di Nor ed Enki poteva essere sviluppato in modo differente ma riesci comunque ad affezionarti ai personaggi principali con cui condividi l’avventura. Ciò che mi ha colpito più di tutto è l’ambientazione che riprende elementi del fantasy mainstream, da tempi dedicati a divinità fino a rapporti conflittuali tra di loro. Insomma, tutto ciò che circonda Nor è solenne.
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