Cursed to Golf – Roguelike e Golf possono convivere?
La prima domanda che mi sono fatto quando il team di Chuhai Labs ha annunciato Cursed to Golf è stata: “Roguelike e golf possono convivere?“. Come alcuni di voi hanno avuto modo di sapere, ormai è un paio d’anni che mi sono cimentato nell’antica arte del gioco del golf… potete quindi facilmente immaginare come mi sia risultato strano passare dal recensire PGA Tour 2K21 a dovervi parlare di un gioco che fa del golf il suo fulcro di gioco ma che, allo stesso tempo, è solo un pretesto per introdurre le meccaniche dei roguelike. La premessa è molto divertente: vestiremo i panni di un golfista professionista che, alla diciottesima buca del torneo più importante, viene colpito da un fulmine e viene spedito nel Purgatorio dei golfisti, dal quale dovrà cercare di fuggire buca dopo buca, mondo dopo mondo.
Questa è la premessa minima di Cursed to Golf. Sarà riuscito a divertirmi, nonostante sia un avido giocatore di golf (e quindi parecchio bacchettone sull’argomento) e, allo stesso tempo, non un fan sfegatato dei roguelike (e quindi molto prono al ragequit)? Scopriamolo insieme!

Gameplay e comparto tecnico – Concept divertente, ripetitività con poco mordente
Come vi anticipavo, Cursed to Golf sfodera il suo arsenale nel presentarci la semplice idea che, per avanzare di livello in livello, dovremo mandare la palla in buca nel minor numero di colpi possibili… e fin qui, tutto molto chiaro e allineato con la realtà. Ciò che Cursed to Golf fa per distanziarsi da un gioco di golf classico, però, è rappresentato dal fatto che le buche non hanno un layout per nulla standard ma, anzi, sono un agglomerato di parecchie trappole mortali: si parte da quelle che trovereste su un normalissimo campo da golf come bunker di sabbia e ostacoli d’acqua, fino ad arrivare a blocchi di dinamite e mani spettrali. Il primo problema si presenta qui: la monotonia. Perchè le sfide che andrete ad affrontare saranno sempre un po’ quelle, senza avere novità mentre progredite, se non nuove combinazioni con cui questi ostacoli saranno disposti innanzi a voi.
Il gameplay, di per sè, è molto semplice. Avrete a disposizione tre tipi di bastoni: driver per i colpi lunghi, ferri per i colpi medi, wedge per i colpi corti. Con questi tre tipi di colpi in sacca sarete in grado di affrontare tutte le sfide, ovviamente dosando la forza del tiro, così cambiando la traiettoria del colpo. Avrete modo di cambiare lo spin della pallina in aria, per colpi di fino più o meno spettacolari: questa meccanica è molto efficace, ed è importante che impariate ad usarla per riuscire a risparmiare un considerevole numero di colpi. Oltre ai bastoni, però, verranno in vostro soccorso le Carte Ace: questo mazzo di carte vi permetterà di aggiungere poteri speciali ai vostri colpi. Questi modificatori vi daranno la possibilità di aggiungere colpi bonus al vostro counter, far volare la pallina come se fosse un razzo, fermare il tempo (ovviamente c’è una citazione a JoJo) e cose di questo tipo. Nel vostro peregrinare per il Purgatorio del Golf avrete modo di accumulare soldi da spendere per acquistare più Carte Ace e metterle da parte per un giorno di pioggia.

Dal punto di vista artistico, Cursed to Golf ha un appeal incredibile: ogni aspetto a schermo è curato, la direzione artistica illuminata. A schermo tutto vibra con estrema personalità ed è molto coerente e coeso. Gli ambienti sono pieni di dettagli interessanti e sono molto diversificati tra loro. Le stesse Carte Ace hanno un aspetto caratteristico che vi permetterà di ricordarvi dei poteri senza nemmeno leggere il loro nome, ma semplicemente guardandone l’illustrazione. Il reparto audio è solido, con una colonna sonora che si sposa bene con il titolo, così come degli effetti sonori di tutto rispetto.
Cursed to Golf – Roguelike più unico che raro
In definitiva, per sua intrinseca natura, Cursed to Golf è un roguelike più unico che raro. Per alcuni aspetti può risultare molto frustrante, quasi se non di più del golf giocato veramente (e vi posso assicurare che è davvero complesso risultare più frustranti del golf reale), più che altro perchè fa molto poco per farvi sperimentare nuove cose vista la difficoltà e la struttura dei livelli. Preparatevi a soffrire, e tanto: in Cursed to Golf dovrete sapere ingoiare quintali di palline e giocare tutti i colpi alla perfezione per riuscire a scappare dal Purgatorio dei golfisti!
See ya, Game Cowboys!
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