Se penso alla Switch, la prima immagine che mi viene in mente è quello di un libro di racconti: colori pastello, grafiche cartoonesche, storie semplici ma avvincenti. Per questo motivo Bayonetta Orgins: Cereza and the Lost Demon, si rivela un titolo perfetto per la piattaforma di Nintendo.
Una favola in tutto e per tutto che farà immergere il giocatore tra le pagine del suo colorato racconto.
Indice
Cereza and the Lost Demon – Storia
In Bayonetta Origins saremo chiamati a vivere un’interessante parentesi dell’infanzia della nostra strega preferita: Cereza, figlia di un mago del sole e di una strega della luna, vive la sua vita isolata e bistrattata da tutte le altre streghe, in quanto figlia di un legame impuro. L’unica persona che le rimane vicina è Morgana, strega esiliata che prende la timorosa giovane sotto la sua ala, rendendola sua apprendista.
All’inizio del gioco una cutscene ci racconterà gli antecedenti alla nascita di Cereza e la dura situazione in cui la giovane ragazza è costretta a vivere. A questo si aggiungerà il desiderio di Cereza di diventare una strega potente in modo tale da poter salvare la madre dalla prigionia a cui è costretta.
Queste motivazioni poteranno Cereza ad addentrarsi nell’oscura foresta vicino alla casa di Morgana, conosciuta per i pericoli causati dalle fate che la abitano, per seguire la misteriosa voce di un giovane ragazzo che le promette immensi poteri.
Poco dopo l’inizio della sua avventura Cereza farà conoscenza di un demone senza nome, che si impossesserà involontariamente del suo gatto di peluche Cheshire, e col quale affronterà il suo viaggio.
Insomma, una vicenda tanto semplice quanto affascinante, in un racconto, che, per quanto indirizzato a giocatori più giovani, mostra un elevato grado di cura.
Cereza and the Lost Demon – Gameplay
Il gameplay di Cereza and the Lost Demon differisce notevolmente dalla serie principale di giochi, passando da un action ad un puzzle game molto vicino nelle dinamiche a titoli come Brothers: A Tale of Two Sons.
In Cereza, infatti, avremo modo di controllare due personaggi contemporaneamente, ognuno con le sue abilità peculiari. Con il controller sinistro avremo il comando di Cereza, che sarà in grado di lanciare incantesimi per far sbocciare piante o bloccare momentaneamente i nemici, mentre con controller di destra governeremo Cheshire il demone nelle sue due forme: in forma peluche rimarremo legati a Cereza (cosa che agevola di molto la mobilità) potendoci solo allungare per afferrare oggetti o collezionabili; in forma demone saremo in grado di muoverci liberamente e di attaccare nemici e ostacoli che si intrometteranno nel nostro percorso.
Nel corso del gioco avremo modo di accedere ad un doppio albero delle abilità, che ci permetterà di sfruttare un sistema più completo e complesso di combo di attacchi.
Il combat system si rivela equilibrato nel corso di tutto il gioco: tanto semplice quanto curato. Cheshire sarà in grado di sbloccare diverse forme elementali con la quale saremo in grado di infliggere danni sulla base delle debolezze dei nemici.
Insomma un gameplay che non si mostra mai realmente difficile, ma che nasconde una certa profondità in grado di non rendere noiosa l’esperienza di gioco (che dura all’incirca 15 ore).
Cereza and the Lost Demon – Design
Il primo dettaglio che salta subito all’occhio in questo Cereza and the Lost Demon, e probabilmente anche il più impressionante, è il comparto artistico del gioco.
Come già detto a più riprese questo titolo sembra una favola, ed è proprio il comparto artistico che maggiormente aiuta nell’immersione di questa idea. Una grafica pittorica, che ricorda le illustrazioni acquerellate di molti libri di favole, accompagna il giocatore durante tutta l’avventura sia nelle sezioni di gioco che nelle cutscene, che appaiono come pagine sfogliate da una madre che legge una storia al proprio bambino.
Ad affiancare questo spettacolo visivo, una colonna sonora suggestiva che accompagna l’avventura cullando il giocatore durante tutto il suo percorso.
Conclusione
Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon è sicuramente un must have per la propria console portatile. Una favola semplice ma bella e a tratti nostalgica anche per i giocatori più anzianotti, studiata per essere un titolo perfetto per la console di casa Nintendo. Se dovessi trovare una sola pecca a questo titolo di Platinum Game, direi la lentezza narrativa che solo in alcune occasioni può essere realmente avvertita.