Pubblicato il 12/06/19 da Cathoderay

The Liar Princess and the Blind Prince

Una piccola fiaba dal Giappone.
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Introduzione

The Liar Princess and the Blind Prince è un puzzle game ibridato ad un platform direttamente dalla terra del sol levante e di conseguenza, come tutti i giochi dal Giappone… è particolare. Artisticamente parlando è delizioso, con disegni davvero belli e azzeccati; dall’altra parte il gameplay è quasi inesistente… quasi una favola interattiva.

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I nemici sono praticamente tutti neri e cattivi.

Trama

Le prime righe della recensione credo riassumano bene la sensazione straniante con cui mi sono rapportato mentre seguivo l’avventura di due personaggi “kawaii“, sullo schermo della piccola ibrida di Nintendo: ogni tanto dovevo compiere qualche azione, ma principalmente leggendo una storia a schermo. La storia si apre con un lupo gigante che canta, solitario e mostruoso, in mezzo alla foresta; il canto soave della bestia attrae il piccolo principe del castello vicino, e da qui, come tutte le fiabe, i due rimangono legati indissolubilmente.

Il lupo, spaventato dal poter essere scoperto nella sua grottesca figura dal principe, una sera istintivamente gli copre gli occhi e glieli danneggia irrimediabilmente.

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Da principessa a lupo in un momento.

Distrutto dal senso di colpa, il lupo baratta con la strega della foresta il suo canto, ricevendo in cambio la possibilità di trasformarsi a suo piacimento in una carinissima principessa umana.

Conquistata una forma più consona, potrà così accompagnare il principino sopravvissuto dalla strega per ridargli la vista. La foresta però è piena di mostri e pericoli, e starà a noi, cambiando forma a seconda delle situazioni, a salvare il principe da ogni pericolo. Come a voler sottolineare ancora una volta la natura di favola interattiva del gioco le voci dei due protagonisti sono affidate a una narratrice di fondo, che, oltre a raccontarci la storia, li interpreta entrambi, cambiando tono di voce a seconda del personaggio.

Gameplay

La parte puzzle game è decisamente ben pensata, con l’alternarsi di forme e abilità del lupo (e della sua forma da principessa) e, introducendo gradualmente nuove meccaniche, evita di creare fasi di stallo particolarmente noiose che in un gioco di questo genere potrebbero nascondersi dietro a ogni angolo. Ovviamente il principe è estremamente fragile e va difeso in ogni modo possibile, sia dai mostri che dalle cadute dai salti complessi: starà a noi, mutando forma, portarlo fino al finale del gioco… letteralmente tenendolo per mano.

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Nessuno può toccare il principe!

Comparto tecnico

Purtroppo la sua natura prettamente nipponica si fa vedere nelle piccole sbavature che animano l’intera produzione, a partire dalla longevità davvero esigua (circa tre ore), per arrivare ai salti millimetrici che in alcuni casi (rari, fortunatamente) vi obbligheranno a ripetere la porzione di gioco dal checkpoint precedente.

Neanche i bonus in gioco sono particolarmente interessanti: parliamo infatti di sbloccare alcune concept art e qualche parte di racconto in più, null’altro; decisamente poco per spingere un giocatore a collezionare tutto.

Conclusioni

The Liar Princess and the Blind Prince è un puzzle game leggero e meravigliosamente disegnato che però non brilla per profondità; quindi, se state cercando un passatempo tra un gioco e un altro, va benissimo. Ma se è la profondità che cercate, sarebbe meglio cercare da un’altra parte.

 

 

  • Bellissima ambientazione
  • caratterizzazione dei personaggi

 

  • Meccaniche non sempre all'altezza

 

Lupo

Il principe

illustrazioni

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

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