Shovel Knight Dig – Una nuova visione
Ormai i developer in quel di Yacht Club Games devono averci preso gusto nel provare nuovi esperimenti con il design del loro grandissimo successo, Shovel Knight. Dopo svariate variazioni sul tema, infatti, arriva il frutto della collaborazione con Nitrome, ossia Shovel Knight Dig. Shovel Knight Dig è una nuova visione sul classico Shovel Knight, questa volta però incentrata sull’esperienza della discesa nelle profondità, sempre mantenendo l’anima e le meccaniche roguelite che definiscono il genere: livelli procedurali, permadeath, e tutta una serie di potenziamenti che potremo invece portarci tra una discesa e l’altra, per rendercela più semplice.
Saranno bastati questi semplici ma solidi ingredienti a farmi apprezzare Shovel Knight Dig? Scopriamolo insieme!

Gameplay e comparto tecnico – Sistemi solidi, grande stile, poco coraggio
Shovel Knight Dig, come vi dicevo, è un roguelite molto solido, così come lo sono i suoi sistemi, che sono profondamenti ancorati in quelli del genere di cui fa parte. Le run sono lineari, hanno dei capisaldi del genere ben precisi, così come hanno dei punti in comune con il suo titolo di riferimento; ad esempio, la ricerca di zone segrete oltre i limiti dello spazio giocabile visibile. Queste zone non saranno sempre dei punti sicuri dove tirare il fiato; anzi, in alcuni casi saranno sfide aggiuntive con un premio istantaneo, dove potremo spendere le tanto sudate gemme guadagnate durante la nostra discesa.
È stato svolto un buon lavoro anche per quello che riguarda la proceduralità dei livelli: c’è parecchia variazione, con run molto diverse tra loro, specialmente per quanto riguarda il posizionamento degli ingranaggi, e collezionabili speciali presenti in tutti i livelli; al termine dei livelli, aver raccolto tre collezionabili ci permetterà di sbloccare bonus aggiuntivi per la nostra discesa nelle grotte.
Il gameplay scorre molto fluido, con tutte le peculiarità tipiche dello Shovel Knight classico che abbiamo imparato ad amare. Salti, attacchi, con l’aggiunta di meccaniche specifiche per gli scavi: potremo saltare, sì, ma mai scavare verso l’alto. Una volta che avremo oltrepassato un punto non più raggiungibile con un salto (o suoi modificatori), potremo salutarlo per sempre. Questo ci obbligherà a fare scelte molto rapide, che non sempre saranno quelle ottimali, ma che renderanno ogni discesa unica e impegnativa.
Un unico appunto lo farei sugli elementi che dovrebbero rappresentare il nostro rafforzamento tra una run e l’altra: purtroppo un pizzico di coraggio in più avrebbe giovato al design di questi potenziamenti. Non li ho trovati particolarmente significativi ma, in alcuni casi, quasi un modo per distrarmi dall’acquisto dei veri vantaggi, come ad esempio i biglietti per partire da un punto più profondo della run.

Dal punto di vista della resa grafica e della direzione artistica, invece, il gioco ha un grande stile. La sua pixel art è veramente di altissimo livello (e questo lo dico da non estimatore di questo tipo di stile grafico), con sprite curatissime in ogni dettaglio che conferiscono al nostro Knight animazioni fluide che saltano subito all’occhio. Non c’è mai stato un momento, per quanto concitato e con lo schermo pieno di nemici o oggetti, dove non abbia capito in che punto fossi e cosa stessi facendo. Gli sfondi sono curati ed animati, con buoni effetti di parallasse che danno, ovviamente, una maggiore profondità agli schemi.
La caratterizzazione dei personaggi, sia nemici che amici, è ottima, e ci permette subito di riconoscere i nemici per tipologia, così come gli alleati in città.
Il comparto audio ben si sposa con lo stile del gioco, con effetti audio e colonna sonora in stile 8 bit: apprezzatissimo come connubio, con un ritorno al passato e alla nostalgia, come lo è d’altronde l’intero Shovel Knight.
Shovel Knight Dig – Una discesa nel divertimento
In definitiva, Shovel Knight Dig rappresenta un buon roguelite che prende da Shovel Knight tutti i suoi punti di forza per tramandarli in questo spin-off. Tra lo stile grafico di tutto rispetto e un gameplay fluido e ben strutturato, questo titolo si merita di essere il vostro prossimo roguelite da provare, riprovare e provare ancora. Io vado, che ho da imbracciare una vanga!
See ya, Game Cowboys!
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