E se una misteriosa luce vi trascinasse all’improvviso su una splendida spiaggia e cominciaste ad avvertire la presenza dei vostri cari scomparsi da tempo?
Cosa provereste? Cosa pensereste? Cosa tentereste di fare?
Non ce ne frega assolutamente nulla, perché: TETTE!

Dopo Senran Kagura Shinovi Versus per PlayStation Vita e Senran Kagura 2: Deep Crimson per Nintendo 3DS, finalmente la saga giunge su console casalinga e sbarca (ahaha! Mare… sbarca… ok) su PlayStation 4 e PlayStation Vita (pure questo) con Senran Kagura Estival Versus.
Marvelous! avrà accontentato i fan? Spoiler: sì.

Il gioco ci accoglie con Ryona e Ryobi intente a posare fiori sulla tomba della defunta sorella Ryoki, e probabilmente a riflettere sulla pigrizia dei genitori nel decidere i loro nomi. Vengono distratte da un rumore e, andando a controllare, trovano la vecchia Sayuri nell’atto di eseguire un rito per far passare le anime vaganti nell’aldilà con l’aiuto di 3 ragazze, Hanabi, Renka e Kafuru, che saranno anche nuovi personaggi giocabili che ci verranno presentati più in là nella storia.
Ovviamente le due sorelle si gettano in lacrime a riabbracciare Ryoki che si richiude però nella sua tomba e un’improvvisa luce abbagliante scaglia tutti quanti allegramente nel luogo misterioso dove verrà ambientato questo capitolo della serie. Non siamo ancora su una bianca spiaggia, bensì in una foresta, nella quale verremo attaccati da orde di nemici per motivi ancora da capire e sarà l’occasione per farci spiegare le basi del gioco tramite tutorial interattivi da seguire per poter superare agilmente questo preambolo.
Stesso destino toccherà a tutti i gruppi già conosciuti nei precedenti capitoli e man mano che ne prenderemo il controllo ci verranno spiegare e fatte provare tutte le meccaniche del gioco. Una volta radunati tutti i personaggi ci comparirà finalmente il menu principale con le varie modalità: le missioni, l’online, lo shop, la dress room (<3) e la libreria, ma andiamo con ordine.

Le missioni saranno composte da capitoli lineari che si protrarranno per gli 8 giorni del Millennium Festival e durante ognuno ci verrà assegnato automaticamente la Shinobi da utilizzare a seconda della sottotrama che stiamo vivendo.
Voglio cominciare con una puntualizzazione sulla trama. Non vi aspettate una trama uscita dalla penna di Shakespeare, è un musou pieno di donnine e fanservice, ma la storia fa assolutamente il suo sporco lavoro: appassiona, diverte, bilancia bene i momenti comici a quelli pieni di feels, si chiacchiera poco e ci si picchia tanto, ma fa affezionare ad una trentina di personaggi ben caratterizzati, ognuno con le sue manie, i suoi “stereotipi jappi” e la sua personalità ben delineata. Insomma, se non avete mai giocato ad un Senran Kagura prima di questo, magari perché non possedevate la giusta console per farlo, non mancherete di adorare ogni singola ragazza del titolo (a parte Mirai, che odierete alla follia quando ve la troverete contro).
Fatte le dovute premesse, come dicevamo, è un musou e, come in ogni buon musou che si rispetti, per superare le missioni dobbiamo spogliare tutto quello che si muove. Sì, ok, di solito si uccide, ma qui i danni sono dati dalle condizioni dei vestiti, quindi dovremo picchiare/spogliare ogni nugolo di donnine che ci verrà addosso fino a farle sparire, ma non è tutto qui. Bisognerà infatti stare attenti a trovare e distruggere tutti le piattaforme in ogni livello (80 in totale ed importantissime ai fini della trama) per sbloccare le missioni speciali di ogni singolo personaggio, selezionabili dalla voce “Shinobi Girl’s Heart” che sta proprio sotto lo story mode: saranno un’ottima occasione, oltre che per livellarli, per approfondire il background di ogni shinobi.

Il gameplay è immediato, facile da assimilare e non complicato da masterare fino in fondo. Nonostante, come dicevamo prima, sia un prodotto molto votato al fanservice, non ha NULLA da invidiare a qualsiasi altro musou in circolazione, anzi…
Ogni personaggio ha le sue armi e oltre alla katana di Ikaruga, il fucile di Ryobi o lo spadone di Yomi non sarà affatto difficile imbattersi in armi decisamente atipiche: basti pensare ai tamburi di Renka, il secchiello di Minori o… beh… gli schiaffi di Hibari. Se pensate comunque che la profondità dei combattimenti si fermi solo ai diversi moveset dovuti alle armi siete assolutamente in torto, il bello deve ancora venire.
Pestando a destra e a manca riempirete una barra arancione sotto quella della vita. Ad ogni riempimento corrisponderà il guadagno di una pergamena, queste saranno utilizzate per le tecniche (da 1, da 2 e da 5), ma prima di poterle usare… Shinobi Tenshin! Al costo di una pergamena infatti vi potrete tramutare nella forma shinobi, spogliandovi di tutto ciò che avete, tirando fuori una sopracitata pergamena da posti… diciamo “meravigliosi”, e completare la trasformazione indossando un vestito tutto nuovo, avendo accesso ad un nuovo moveset e, appunto, alle tecniche speciali.
C’è un’alternativa altrettanto splendida però: decidere di spogliarsi e basta, rimanere in lingerie e attivare il Frantic che abbasserà di parecchio la vostra difesa, ma vi manderà in berserk aumentando di molto velocità e attacco.

Per quanto riguarda la parte online non si è potuta provare perchè, ovviamente, non si trovano ancora partite, ma presenta modalità davvero interessanti fino a 10 giocatori, dalla classica battaglia a punti alla raccolta delle mutandine, quindi non ci sarà sicuramente da annoiarsi neanche post end game, ma c’è da dire che comunque tra story mode e Shinobi Girl’s Heart ce n’è di roba da fare prima di arrivare alla fine.
Per concludere il giro delle modalità presenti menzioniamo anche la library, nella quale potrete rivedere i filmati, le visual e le “fatality” con protagonista la vostra Shinobi preferita (sporcaccioni), tutto acquistabile nello shop grazie ai crediti ottenuti nel gioco. Per sbloccare la lingerie invece (sporcaccioni#2), toccherà affidarsi alla fortuna partecipando alla lotteria.
Man mano che comprate accessori per le donnine potrete applicarli ai personaggi tramite la dressing room: ogni knuoichi è infatti completamente personalizzabile, dai vestiti, all’intimo, ai capelli, anche se, a dirla tutta, non ho il coraggio di toccare nulla a parte i vestiti, è già tutto oltremodo splendido.

Bene, insomma, cos’è alla fine Senran Kagura Estival Versus?
È un musou complesso, ma accessibile allo stesso tempo, pieno di moveset, tette, armi diverse, oggetti, tette, mecha controllabili, tecniche segrete, tette e un sacco di altre chicche, con una trama che non sarà sicuramente la fine del mondo ma diverte e riesce persino a commuovere facendo assolutamente il suo dovere.
La fluidità, la grafica e gli effetti visivi che troverete qui farete fatica a trovarli in qualsiasi altro musou in circolazione. Diciamo che forse solo Dragon Quest Heroes mi ha appagato così in termini di “lucette” e pesantezza dei colpi, ma oh, per quanto adori quell’altra saga non c’è neanche da paragonare il… feeling (?)… coi personaggi che regala Senran Kagura. E ci mancherebbe, per gli Dei!
In sostanza, il 18 marzo esce e la velocità con cui si svolgono i vari livelli lo rendono un ottimo acquisto sia su PlayStation Vita che su PlayStation 4, basta che ve lo prendiate perché sta roba tocca averla, poco da fare. Sì, ok, è un inno alla gioia più che una recensione, ma diamine ‘sto titolo è una gioia. Vi lascio una gallery perché sì.
Aggiornamento del 30/03/2017 riguardo la versione PC del gioco (Ruka)
Riguardo le rotondità costituenti il gameplay e narrativa di SENRAN KAGURA ESTIVAL VERSUS ve ne ha già parlato abbastanza il mio collega qui sopra. Io invece preferisco concentrarmi su quanto di buono ha da offrire il port PC, uscito a un anno di distanza dalla versione console, a cura dei ragazzi di XSEED e su cosa ancora non va.
Andando con ordine, la prima cosa che salta all’occhio è un menu dedicato alle impostazioni grafiche che però, ancora una volta, non presenta una grande varietà opzioni: si va dalla limitata scelta della risoluzione, passando per lo switch dell’effetto di tracciatura, finendo con i soliti “interruttori” dedicati alla sincronizzazione verticale, all’antialiasing (i cui settaggi si limitano a “ON” e “OFF”) e al limitatore fotogrammi che va da 30 a 60.
Spostando l’attenzione sul fattore performance, la situazione migliora sensibilmente dato che, anche su configurazioni non proprio al passo coi tempi, il gioco tende ad ancorarsi sui 60 fotogrammi al secondo senza dimostrare la minima incertezza.
Incertezze invero presenti quando il focus passa su quell’elemento chiamato netcode: sebbene ad una prima occhiata le prestazioni del multigiocatore online sembrino migliori rispetto alla controparte console, il titolo soffre di desync e ciò si traduce in giocatori nella stessa partita che però vedono cose differenti.
Magagne a parte, l’ottimo risultato ottenuto in campo prestazionale e la maggior pulizia grafica, rendono ESTIVAL VERSUS una gioia da giocare su PC e probabilmente la migliore tra la versioni attualmente in commercio.

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