Eccoci qua a recensire Pro Cycling Manager 2014, il sogno bagnato (di sudore) di qualunque videogiocatore che nelle calde giornate estive si piazzava, e/o si continua a piazzare, con fare letargico sul divano a guardarsi il Tour de France, cadendo in narcolessia non meno di 3 o 4 volte, cullato dalle voci di Auro Bulbarelli e Davide Cassani (non presenti nel gioco). O almeno così é per me, e spero lo sia per altri. Mi piace immaginare questo gioco in questo modo e non come una versione sportiva di Farming Simulator dove ciclisti appena tornati dalla loro periodica biciclettata con gli amici continuano a calcare le strade virtualmente come manager della “AG2R”.
Siccome sono una persona di poche parole andiamo diretti alla recensione del titolo manageriale di Cyanide Studio. Prima di tutto e’ giusto definire la serialità annuale del titolo, come praticamente ogni gioco sportivo sul mercato. Pro Cycling Manager 2014 arriva quindi dopo vari titoli della stessa serie, ed é stato raffinato nel corso degli anni, anche se pochi. il titolo a mio parere si presenta interessante al gameplay e un po’ meno all’occhio, ma andiamo con ordine aprendo il primo sottocapitolo della recensione…
Pro Cycling Manager é senza dubbio un gioco insolito, che vuole portare le meccaniche da sportivo manageriale applicate al ciclismo. La sfida di Cyanide é complicata e affascinante, o almeno lo é per me, e sempre a mio parere ancora acerba.
A livello di gameplay gli sforzi dello studio si vedono e si sentono, innanzitutto abbiamo a disposizione due modalità, single e multi player, molto flessibili a loro modo nella personalizzazione, vista la natura del gioco. Nella modailtà singleplayer potremmo scegliere una squadra esistente oppure crearne una tutta nostra per affrontare tutte (nei limiti della squadra) le sfide che la stagione ciclistica offre.
Ovviamente essendo ciclismo ed essendo comunque un gioco manageriale dovremmo accontentare gli sponsor i quali sganciano il grano che ci permette di pagare i contratti ai corridori e di ingaggiarne di nuovi così come di mandarli in ritiro per la preparazione. Sarà dunque fondamentale raggiungere gli obbiettivi fissati dai nostri finanziatori in modo tale da garantire il rinnovi dei contratti di sponsorizzazione. È anche possibile ricercare nuove tecnologie da applicare a ruote e biciclette della nostra squadra in modo tale da avere equipaggiamenti più leggeri e performanti.
Per quanto riguarda le singole tappe delle competizioni, sarà possibile simularle come giocarle direttamente con i corridori della nostra squadra partecipanti alla competizione. Personalmente, vuoi per inabilità vuoi per il gioco stesso, ho trovato molto più semplice ottenere risultati migliori simulando le gare piuttosto che giocandole, in quanto l’intervento umano sembra più danneggiare la performance del corridore piuttosto che renderla migliore. di conseguenza mi sono spesso limitato a gestire le strategie di squadra prima della tappa. durante la stagione non ho avuto particolari difficoltà a raggiungere gli obbiettivi prefissati, arrivando pure a vincere con un buon margine il Tour de France.
Parlando di Multiplayer invece non ho avuto la possibilità di giocarlo vista la scarsità di giocatori partecipanti, ma pare, almeno dal punto di vista di lobby e selezione della competizione, molto incoraggiante e simile per certi versi alle Ultimate Team di Electronic Arts, dove bisogna vincere il più possibile per guadagnare crediti da spendere in pacchetti di corridori.
In conclusione, il titolo di Cyanide Studio é un po’ acerbo nel panorama dei manageriali, ed é un titolo troppo “importante” per essere semplice e troppo grezzo per essere un titolo “importante”. L’interfaccia per quanto navigabile che sia rimane limitata e non troppo intuitiva. Il gioco pecca appunto di una difficile gestione delle tappe in maniera diretta e forse di un troppo facile raggiungimento dei risultati se si usa la simulazione. Utilizzare la ricerca non é molto influente sui risultati e non mi é stato assolutamente utile. il lavoro di Cyanide è sicuramente interessante e si vede che lo studio ci ha lavorato e ha implementato il titolo rispetto ai prodotto precedenti, ma Pro Cycling Manager 2014 ha ancora molto da imparare dagli altri manageriali sportivi soprattutto in termini di attività secondarie alla competizione stessa, come mercato e allenamenti, i quali risultano occasionali e limitati in spessore. Complessivamente Pro Cyclcing Manager é un buon gioco che sicuramente può appassionare gli amanti del ciclismo, ma rimane ancora indietro rispetto ad altri titoli dello stesso genere videoludico.