Dopo aver ritrattato di NAIRI: Tower of Shirin proprio in preparazione di questo secondo capitolo della serie, è arrivato il momento di parlare di NAIRI: Rising Tide.
NAIRI: Rising Tide – Bisogna prepararsi bene!
Prima di iniziare ci tengo a precisare che si tratta di un titolo molto legato al precedente, consiglio quindi di giocarvi Tower of Shirin prima anche solo di pensare di provare questo nuovo capitolo, tanto è facilmente recuperabile a pochi euro nelle stesse piattaforme, ovvero PC e Nintendo Switch.
E proprio dal cliffhanger in cui ci siamo lasciati in Tower of Shirin che inizia… la demo di Rising Tide.
In una mossa piuttosto confusionaria, la prima cosa che il gioco ha fatto una volta avviato è stata quello di installare la demo, che funge da prologo della storia e che stranamente non è stato inserito all’interno del file, dovendo quindi avere due giochi separati nella propria libreria. (Ho giocato la versione PC, non so se questa cosa accade anche su Nintendo Switch ma comunque fate attenzione prima di perdervi un pezzo abbastanza importante di storia.)
La demo, mettendoci dei panni di Shiro, ci dà quindi un piccolo assaggio della nuova qualità grafica, che riceve un bell’upgrade rispetto al primo titolo, già apprezzabile per il suo stile, rendendolo una vera e propria gioia per gli occhi. Aggiungendo anche alcune nuove meccaniche come la mappa consultabile e un’interfaccia rielaborata per essere più comoda rispetto al passato, ci prepara poi alle vere novità della versione completa di NAIRI: Rising Tide.
NAIRI: Rising Tide – Di più, sempre di più.
Arrivando così al titolo completo, possiamo parlare più nel dettaglio delle aggiunte grafiche e di gameplay.
La parola chiave, come il titolo di questo paragrafo, è di più: più dettagli grafici, più stile, più splash art, più suoni, più comodo, più complesso e più longevo.
Andando però con calma: il distretto medio, ambientazione di questo capitolo, si mostra di ottimi colori e luci, con sfondi più dettagliati e vivi dai personaggi che ora presentano molte più espressioni, con anche i dettagli carini di piccoli suoni al comparire delle lettere nei dialoghi e il movimento della bocca che dà l’illusione che stiano parlando. In questo modo le scene vengono arricchite in maniera molto gradevole, rendendo così i lunghi dialoghi molto più interessanti, anche perché la trama si sta infittendo sempre di più e dunque i temi diventano facilmente molto più seri.
Ancora una volta si parla di cospirazioni, corruzione politica e religiosa, profezie, rivoluzioni e molti alti temi che potrebbero sembrare piuttosto pesanti e complessi per quanto nascosti sotto la patina carina e coccolosa dello stile dei personaggi, i quali saranno sempre più numerosi, ma nonostante ciò presenti nella giusta dose, dandoci persino la possibilità di controllarne di diversi rispetto alla nostra protagonista Nairi, la quale esprime anche molto più carattere essendosi finalmente ambientata allo strano mondo fuori dalla sua stanza.
Parlando invece del gameplay, anche questo, nonostante il titolo precedente fosse piuttosto solido per quanto semplice, è stato risistemato ed evoluto su alcuni aspetti. Partendo dal fatto che finalmente gli oggetti interagibili vengono evidenziati quando il cursore ci passa sopra, si passa a delle aree e, di conseguenza, degli enigmi molto più ampi e complessi. Protagonista di questo nuovo stile di gioco è la combinazione di oggetti, aumentata di portata con un menù dedicato dove è possibile combinare fino a 5 oggetti contemporaneamente grazie all’uso degli attrezzi, che possono essere utilizzati sia a questo scopo che come oggetti normali per interagire con l’ambiente.
Questa complessità però forse potrebbe aver portato a un aumento della difficoltà non indifferente rispetto al passato. Se infatti Tower of Shirin presentava un livello di sfida piuttosto semplice con alcuni momenti un po’ più duri, NAIRI: Rising Tide parte subito in quarta con molta esplorazione labirintica ed enigmi alquanti complessi, dove però accorre in nostro aiuto il nuovo sistema di suggerimenti, basato (purtroppo) sulle monete.
Nonostante infatti gli oggetti interagibili si evidenzino, non siamo comunque salvi dal click compulsivo dato che ora dovremo raccogliere ancora più monete, alcune volte raccolte in sacchetti, nascoste per le schermate (che vi ricordio essere anche più complesse a livello visivo), ma che stavolta ci serviranno a degli scopi effettivi, che siano questi comprare suggerimenti oppure acquistare delle carinissime statuette in legno dei nostri personaggi, che apriranno così le porte ai collezionabili insieme alle concept art, anch’esse nascoste nello schermo..
Conclusione: Un’ottima evoluzione.
NAIRI: Rising Tide si presenta quindi come una perfetta evoluzione della formula di quella che ormai possiamo considerare serie. È molto chiara la dedizione del team di HomeBearStudio e l’amore che hanno messo a questo titolo, che aumenta leggermente di prezzo (da 4 a 13 euro, rimane comunque pochissimo) giustificandolo con l’enorme aumento di qualità sotto ogni aspetto e dettaglio.
Purtroppo presenta qualche punto che può far storcere il naso, come il picco di complessità, la presenza di collezionabili e la mancanza (si spera temporanea, come il precedente) della lingua italiana, con quest’ultima richiesta che elude il discorso di comprensione o meno dell’inglese, quanto più per il fatto che sarebbe più facile muoversi attraversi i temi e i termini complessi della storia, che nella sua durata più longeva finalmente ci mostra alcune risposte su Noora e su Shirin con diversi colpi di scena, lasciandoci però altrettanti quesiti che si suppone verranno risolti nel prossimo o nei prossimi capitoli.
Comprare i suggerimenti può essere utile ma alcune volte il suggerimento comprato potrebbe essere un passaggio che avete già fatto…
Sperando dunque di non aspettare altri 5 anni per proseguire la storia, sono curioso di sapere se la serie terminerà prima che il prezzo totale raggiunga quello di un singolo titolo AAA.
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