Pubblicato il 09/10/24 da Cathoderay

Bakeru – un tanuki contro tutti

Goemon sei proprio tu?
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Ricordate Mystical Ninja Starring Goemon? Quel gioiellino di Konami che ci ha portato a spasso per il Giappone feudale tra castelli da scalare, Yo-Kai da menare e una valanga di umorismo giapponese da far invidia a un festival di sushi? Ecco, immaginate un reboot spirituale, ma con un protagonista tanuki e una dose di modernità tutta pixel-art in alta risoluzione: questo è BAKERU, il nuovo progetto di Good Feel capitanato dal leggendario Etsunobu Ebisu. Sì, proprio lui, quello dietro le quinte del Goemon che abbiamo amato su Super Nintendo e Nintendo 64!

Un tanuki Contro tutti!

Partiamo dalle basi: BAKERU è un platform adventure 3D che riprende a piene mani dal passato glorioso dei platform alla giapponese, ma senza dimenticare di strizzare l’occhio alle nuove leve con meccaniche più agili e fresche; non solo salti e capriole, ma anche trasformazioni, poteri magici e un setting che è un tributo sfacciato al folclore nipponico. Il nostro eroe tanuki, Bakeru, non è solo bravo a cambiare forma, ma può prendere sembianze di personaggi leggendari come Kintaro e Momotaro, ognuno con abilità che farebbero impallidire anche il più agguerrito eroe di JRPG.

Il gioco ci porta a esplorare un Giappone feudale riletto in chiave fantasy, con 47 prefetture da liberare dal malvagio Oracolo Saitaro e le sue truppe da festival, che stanno tentando di trasformare l’isola in un parco giochi demoniaco; ogni livello è una piccola oasi di follia creativa, dove i colori pastello e le ambientazioni fiabesche si mescolano a un design che sembra uscito direttamente dagli sketchbook di un mangaka nostalgico degli anni ’90! Si passa dai castelli galleggianti ai villaggi sospesi, dalle foreste incantate alle città in festa, con un tocco artistico che, pur non puntando al fotorealismo, riesce a catturare l’occhio e a farti immergere in questo mondo magico.

Ma non è tutto zucchero filato e lanterne luminose. Il gioco ha le sue ombre, e non parliamo solo dei nemici che infestano ogni angolo; I problemi tecnici sono lì, a ricordarci che non siamo di fronte a un titolo AAA: caricamenti un po’ troppo lunghi e un frame rate che, ogni tanto, fa il passo più lungo della gamba. Non è un disastro, ma se sei abituato alla fluidità di un Mario Odyssey, potresti storcere il naso.

Eppure, nonostante questi inciampi, c’è qualcosa di genuino e appagante nell’andare in giro a raccogliere lanterne spirituali, a sconfiggere boss strampalati e a trasformarti in figure mitologiche con tanto di superpoteri. Il combat system, pur semplice, ha quel tocco di strategia che ti tiene incollato allo schermo, e la possibilità di variare il gameplay grazie alle trasformazioni rende l’esperienza sempre diversa. C’è persino un robot gigante che puoi pilotare! Sì, avete capito bene: un robot gigante nel Giappone feudale. Perché non farlo?

La versione occidentale, poi, ha i suoi bonus: nuovi attacchi e boss esclusivi, giusto per farci sentire speciali. Un paio di combo in più, un nuovo nemico da affrontare e via, si parte a suon di calci e mazzate! Ma attenzione: anche con tutte queste aggiunte, il gioco rimane una sfida moderata, ideale per chi vuole rilassarsi piuttosto che sudare sette camicie.

 

In definitiva, BAKERU è un po’ come quel piatto di ramen perfettamente bilanciato: non troppo piccante, con una spruzzata di nostalgia e una buona dose di creatività. Non sarà un capolavoro senza macchia, ma riesce a farsi voler bene con il suo spirito spensierato e il suo amore per un certo tipo di platform che sembrava perduto nel tempo. Se siete cresciuti con Goemon e sentite la mancanza di quel mix di azione, umorismo e folclore giapponese, questo potrebbe essere il ritorno a casa che stavate aspettando. Ed è anche divertente, che male non fa!

  • Divertente e colorato
  • vecchia scuola

 

  • potrebbe essere troppo vecchia scuola per alcuni giocatori
  • framerate da sistemare in certe zone

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

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