Pubblicato il 28/10/19 da Cathoderay

Astral Chain

Shine on me Crazy Platinum
Developer: /
Publisher: /
Piattaforma: /
PEGI:

Introduzione e trama – Il ritorno di Platinum games

L’esordio di Platinum Games sulla piccola di casa Nintendo era qualcosa che personalmente aspettavo da tanto, perché da Nier Automata era passato ormai troppo tempo e quella voglia di ambientazioni curatissime e cazzottoni era davvero alta, con una data d’uscita a ridosso della fine dell’estate, quasi a non voler concorrenza, non che ne avesse bisogno dato il piccolo miracolo donato alla Switch.

Come nella più classica trama da animazione giapponese, la terra viene invasa dalle chimere, entità che, tanto per cambiare, vogliono solo sterminarci tutti… e ci riescono molto bene, spingendo i terrestri all’esilio forzato su una colonia spaziale nelle vicinanze della terra; da lì gli scienziati creano l’unica arma in grado di contrastare gli invasori, i Legion, che non sono altro che chimere assoggettate al nostro volere, con delle armature fichissime, che però mantengono una certa rabbia verso qualunque cosa piuttosto alta, quindi l’unico modo è controllarle attraverso una catena, la famosa Astral Chain del titolo…trama innovativa eh? Better than Evangelion.

 

Il nostro Legion personalizzato in Astral Chain su switch
Il nostro Legion durante una delle prime missioni.

 

Grafica – Un miracolo portatile

Graficamente Astral Chain è davvero un miracolo. Per quello che mi riguarda, ok l’aliasing è sempre li, non c’è modo di fare di meglio perché la console non ce la fa, ma il resto, beh è da applausi: non vedrete rallentamenti su schermo neanche nei combattimenti più concitati, indipendentemente che la Switch sia in docking o su un televisore da 50 pollici, come l’ho giocato io, i colori accesi e le combo velocissime sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi, il tutto condito da quel tocco anime dato da Masazaku Katsura, che ha curato il character design del gioco, rendendo Astral Chain molto bello da vedere, non solo graficamente ma anche esteticamente.

L’estrema cura per i dettagli, che va dagli ambienti di gioco ai menu, è sicuramente un’altra medaglia per il titolo di Platinum, che sorprende anche nelle piccole cose, donando a tutto il gioco un’estetica che non si vedeva da tempo e che solo pochi studi giapponesi continuano a mantenere.

Una delle scene più evocative di Astral Chain, brava Platinum Games
La protagonista del gioco con quel tocco di Pixel Flood.

 

Gameplay – Call the Legion Police!

Per quanto sia assurdo i Legion sono affidati a una squadra scelta di poliziotti, sì, avete capito bene, niente strane task force militari ma la cara vecchia polizia giapponese, di cui un ufficio apposito, impegnato nel capire come sconfiggere le chimere e indagare su strani avvenimenti che le possono coinvolgere e ovviamente prendere a pugni sui denti nel caso dovessero manifestarsi. Per quanto sulle prime mischiare un gioco d’azione tipico del pedigree Platinum con missioni prettamente investigative possa sembrare strano, si rivela un’ottima miscela, che rende il gioco molto vario, tra combattimenti, fasi di platforming e puzzle ambientali che richiederanno l’utilizzo dei vari legion sbloccati durante l’avventura, obbligandovi a tornare sui vostri passi se vorrete ottenere tutto quello che il gioco ha da offrire. Come tutti i titoli di stampo prettamente giapponese anche Astral Chain prevede missioni primarie, per proseguire nella storia, e missioni secondarie, queste ultime, oltre a darvi modo di potenziare i vari legion, vi permetteranno di poter personalizzare ancora di più il personaggio, con vestiti alternativi e nuovi tagli di capelli, cosa che comunque potrete fare già da inizio gioco.

Astral Chain su switch in un esercizio di stile
Appena arrivati sul luogo dell’incidente.

Considerazioni finali – è tutto Platino quello che luccica?

Il titolo di Platinum Games è decisamente quello che ci voleva sulla console di Nintendo, donando non solo un po’ di varietà ai titoli proposti nell’ultimo anno ma dimostrando ancora una volta che si possono realizzare progetti curatissimi anche su hardware che non godono di potenza bruta, e con Astral Chain lo capirete fin dalle prime battute di gioco, dove la sigla iniziale cantata è solo un assaggio della cura e dell’amore riversarti in questo titolo.
Se avete una Switch dovete avere Astral Chain, perché è squisitamente giapponese, perché i combattimenti sono spettacolari e davvero appaganti, perché è estremamente colorato e perché non è che ci siano tutti questi titoli pazzeschi per Switch, quindi meglio approfittarne, no?

 

  • Ambientazioni splendide
  • Combattimento appagante
  • Stile da vendere

 

  • Qualche missione secondaria un po' noiosa

 

Estetica Dei Legion

Sistema di Combo

Grafica e colonna sonora

Cathoderay - Biografia

Pare che io sia l'entropia videoludica.

Commenta questo articolo!