Pubblicato il 25/03/16 da Neko Polpo

183 Days – L’intimità della chiaroveggenza

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Sam può vedere il futuro. Dylan può vedere molti futuri possibili.
Domani, escono per un appuntamento. La loro relazione durerà 183 giorni.

Questa è la premessa di 183 Days, gioco di ruolo freeform per due giocatori creato da James Stuart e Sara Williamson. Chi mi conosce sa che non potevo resistere a tale premessa e, attratto come un magnete dai giochi incentrati sulle relazioni e sulle loro sfumature, eccomi su queste pagine a recensirlo.

I due giocatori interpreteranno Sam e Dylan, due personaggi di cui potranno scegliere anche il genere essendo due nomi che, in inglese, possono essere sia femminili sia maschili. I due protagonisti di questa storia hanno due poteri simili, eppure radicalmente differenti: Sam può vedere il futuro, l’ha sempre visto ed è sempre accaduto esattamente come nelle sue aspettative. Dylan può vedere i molteplici futuri possibili, e spostarsi tra essi. Così è sempre stato, scegliendo l’opzione perfetta quando possibile, altre volte scegliendo il male minore. Entrambi sapevano che si sarebbero incontrati. Entrambi sanno che la loro relazione durerà 183 giorni.

183 Days
I mazzetti di Sam e Dylan sono le uniche cose che vi serviranno per giocare a 183 Days.

La componentistica è estremamente semplice, ma estremamente funzionale: tutto il gioco è infatti compreso in un mazzo di carte, istruzioni incluse. Tale mazzo è composto da due mazzetti dai dorsi blu e viola, uno per Sam e l’altro per Dylan. Oltre al colore, ogni mazzetto avrà sul dorso anche una carta di Start, una serie di carte numerate a decrescere e una di End, carta che sancirà la fine del gioco. Alcune carte andranno lette in silenzio, altre ad alta voce e, in generale, includeranno anche le istruzioni su cosa i giocatori potranno fare e quando dovranno girare una nuova carta. Questo processo è affiancato dall’interpretazione dei due giocatori, supportati e guidati dalla linea narrativa che le carte forniscono loro.

Non è per nulla facile parlare di questo gioco senza spoilerarne lo sviluppo (e noi di Pixel Flood lo ben sappiamo, quanto lo spoiler sia il male). L’esperienza è decisamente slow paced, sconsigliata a chi cerca giochi di ruolo basati sull’azione. La spinta verso l’emotività e l’apprezzamento del momento di intimità sono uno dei punti di forza del gioco, motivo per cui consiglio di giocarlo solo con persone con cui vi sentite a vostro agio e che sono disposte a condividere con voi un’esperienza lenta, intima e che, in alcuni momenti, si basa più sugli sguardi che sulle parole. Se volete andare sul sicuro, giocatelo con la persona che amate, e che vi ama. Potete acquistare 183 Days dallo store DriveThruCards per 14,95$.

183 Days Premi

  • Un'esperienza intima
  • Le premesse sono intriganti

 

  • Il ritmo lento potrebbe non piacere a tutti

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