L’uncanny valley per definizione e’ un ipotesi riguardante l’estetica, deriva dal giapponese bukimi no tani, e si riferisce ad un fenomeno riguardante un robot umanoide od un’immagine generata a computer la quale ha come caratteristica una forte somiglianza ad un essere umano e che di conseguenza genera disagio in chi osserva. Partendo da questo presupposto inoltriamoci in quello che è Uncanny Valley, gioco sviluppato e pubblicato da Cowardly Creations, un titolo si potrebbe definire un survival horror con elementi puzzle e action.

Welcome to Melior
Il giocatore viene catapultato nel mondo di Uncanny Valley nei panni di Tom, il quale ha appena accettato un lavoro come guardia di sicurezza in un posto dimenticato dal mondo per una società chiamata Melior. Finito il prologo ci troveremo appunto a lavorare durante il turno di notte durante il quale dovremmo compiere delle ronde nei vari piani come da copione. Il gioco è appunto strutturato a giorni e ogni notte ci recheremo al lavoro, se il giocatore lo vuole, mentre finita la giornata ci sarà presentato un nuovo incubo. A seconda delle scelte che faremo durante il nostro impiego il gioco cambierà, e di conseguenza il finale che ci aspetta. Questa formula dona maggiore rigiocabilità ad un titolo che altrimenti non ne avrebbe e rende i frammenti di storia raccolti nei vari playthrough tasselli importanti di un universo di gioco ben congegnato.

Scheletri nell armadio
Il gioco di Cowardly Creations non è solo rose e fiori, per quanto a livello di trama sia molto interessante e ricco di particolari, non manca di difetti. Generalmente i difetti riscontrati in Uncanny Valley sono di natura tecnica e legati al gameplay. Personalmente non ho avuto grossi problemi a livello di bug nella versione che ho giocato ma il buon Rugerfred che lo ha giocato poco dopo di me si è trovato davanti a seri problemi di codice, con crash molto frequenti e numerosi bug in-game. A livello di gameplay ho trovato che ci sono alcune magagne che creano principalmente noia, come il fatto che cambiato scenario dobbiamo riaccendere la torcia elettrica anche se accesa nello scenario precedente. Un altra problematica è presentata dal colore che contorna gli elementi con cui possiamo interagire che in alcuni casi rendono davvero difficile capire se ci sono oggetti da utilizzare a meno di un occhio davvero attento.

Conclusioni
Uncanny valley offre una storia ricca con personaggi interessanti e riesce comunque a mantenere un’atmosfera di tensione durante le partite se non fosse per crash e bug invasivi che rompono l’immersione. Graficamente si presenta molto bene, con elementi curati, e allo stesso modo il comparto sonoro non stanca e aiuta a mantenere l’atmosfera. A livello di gameplay il gioco non è male ma manca di alcune ottimizzazioni che possono infastidire. Tutto sommato un titolo interessante con una buona rigiocabilità e profondità. Se siete interessati ad Uncanny Valley potete trovarlo sullo store Steam a 9,99€.
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