È passato meno di un mese dall’annuncio di Hades II che ha fatto infervorare il cuore di tutti gli appassionati di Action-Roguelike. Purtroppo per il titolo di Supergiant ci sarà da aspettare, ma per chi è un amante di questo genere Lone Ruin è sicuramente un valido titolo da assaporare nel frattempo.
Sviluppato da Cuddle Monster Games e pubblicato da Super Rare Games, Lone Ruin è un Action-Roguelike twin-stick shooter uscito il 12 gennaio su Steam e Switch.
It’s Dangerous To Go ‘Lone
Lone Ruin è un gioco dalle poche spiegazioni: una breve cutscene iniziale mostra il protagonista arrivare in questo luogo misterioso, ormai in rovina, e da lì in poi ognuno per sé.
All’inizio di ogni run il giocatore dovrà scegliere una magia base da utilizzare come attacco principale per il resto della sua avventura fra un elenco di otto opzioni, ognuna diversa dalle altre. Alcune di queste, scelte casualmente e differenti per ogni run, avranno buff aggiuntivi per incentivare il giocatore a provare quante più magie possibili e variegare l’esperienza.
Una volta fatta la propria scelta, il protagonista potrà proseguire la propria avventura muovendosi di stanza in stanza, combattendo nemici e ottenendo nuove magie, artefatti e potenziamenti.
I nemici presenti all’interno del gioco non saranno numerosi, probabilmente anche a causa della durata del gioco, ma i loro pattern di movimento e di attacco saranno abbastanza vari da rendere l’esperienza interessante. In maniera diametralmente opposta le magie, gli artefatti e i potenziamenti delle magie stesse saranno addirittura quantitativamente troppo elevati: capiterà spesso, infatti, di scegliere ad esempio Fireball come magia principale e di trovare, in seguito, una magia di supporto come Black Hole per poi concludere la run avendo trovato solamente un potenziamento per Fireball e magari cinque o sei per Black Hole. Una quantità così elevata rischia di rendere poco bilanciata la progressione e le probabilità di ottenere potenziamenti per le abilità che davvero fanno la differenza. Comprensibile la scelta di lasciare tutto in mano alla casualità, ma forse sarebbe stato meglio guidare un po’ questa casualità in certi casi.

Nonostante il gameplay divertente, tuttavia, c’è una pecca di cui purtroppo non si può fare a meno di parlare: la durata del gioco. In base alla difficoltà scelta, all’abilità del giocatore e alla casualità delle magie/potenziamenti reperibili, il gioco potrebbe avere una durata decisamente più bassa della media dei giochi di questo tipo: personalmente ho impiegato all’incirca tre ore ad arrivare ai titoli di coda, con una run dalla durata di circa 30 minuti per raggiungere e sconfiggere il boss finale.
A onor del vero c’è però da dire che la rigiocabilità è comunque elevata, come è normale che sia per un Action-Roguelike, e la possibilità di modificare la difficoltà e affrontare i nemici in Survival Mode (in cui affrontare ondate sempre più forti nella speranza di sopravvivere a un timer prefissato) per raggiungere posizioni sempre più alte della leaderboard aiuta sicuramente a riprendere il pad in mano dopo i titoli di coda.
Qualità ma non perfezione
A livello tecnico Lone Ruin è un titolo piuttosto rifinito. Al netto di un unico crash riscontrato il gioco è fluido, veloce, rapido nei caricamenti e senza problemi di framerate anche con un quantitativo discreto di nemici a schermo, almeno sulla versione PC.
Il lato artistico è decisamente apprezzabile, con una pixel art di personaggi e nemici che si fonde meravigliosamente con un ambiente 3D, il tutto unito da una palette cromatica prevalentemente bicolore azzurro e viola molto accattivante.

Altrettanto accattivante, infine, è la soundtrack: per quanto non molto variegata, rimane comunque un perfetto sottofondo in grado di reggere il ritmo con gli avvenimenti a schermo.
Un gioco non per tutti
Lone Ruin è un gioco divertente, ben costruito e con una varietà di abilità e potenziamenti degni di nota. Lo stile artistico e la soundtrack fanno da contorno a quello che a tutti gli effetti è un Action-Roguelike ben costruito, ma purtroppo non per tutti a causa del suo prezzo forse un po’ troppo elevato per i contenuti disponibili al lancio.
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