Pubblicato il 02/07/24 da Ciro Muso Acanfora

Kingdom Hearts Steam Collection – Recensione

Meglio che niente, ma forse non abbastanza
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L’arrivo di Kingdom Hearts su Epic Games Store, qualche anno fa, è stato molto ben accolto da buona parte della community di appassionati. Alcuni di essi, tuttavia, non erano contenti della scelta di Square Enix di portare i titoli della tanto amata saga solo sulla piattaforma di Epic.
Ascoltando le richieste di tanti videogiocatori, la casa nipponica ha quindi deciso di accontentare i fan, e questo 13 Giugno la Kingdom Hearts Steam Collection ha finalmente raggiunto Steam! Questa contiene tutti i capitoli usciti in precedenza, ad esclusione di Kingdom Heart Melody of Memory, che rimane per ora esclusiva Epic Games Store lato PC.

Kingdom Hearts Steam Collection: Venti anni di storia videoludica

Dal 2002, Kingdom Hearts ha appassionato milioni di videogiocatori in tutto il mondo, con un totale di oltre 10 capitoli usciti su un quantitativo davvero notevole di console diverse. Per risolvere questa problematica, qualche anno addietro l’intera collezione di “esperienze” (alcuni dei giochi sono stati trasformati in semplici filmati scevri di gameplay, per comprendere la storia) è stata racchiusa in “The Story So Far” e portata su PlayStation 4, subito prima dell’uscita dell’attesissimo “terzo” capitolo della saga.

L’intera saga, compreso Kingdom Hearts 3 e relativi DLC, è ora presente su Steam, con alcune aggiunte rispetto alla versione presente su console Sony. I giocatori hanno infatti la possibilità di modificare impostazioni quali il framerate, la risoluzione, l’HDR e i vari comparti audio (è possibile, ad esempio, diminuire il volume della musica, aumentando invece quello dei dialoghi) oltre che una modalità dedicata al daltonismo.

Per l’ultimo capitolo della saga sarà anche possibile modificare le impostazioni di qualità grafica, per avere un’esperienza qualitativamente superiore rispetto all’originale.

I cambiamenti per la versione PC sono notevoli anche in termini di caricamenti, rispetto alla versione su console, che in alcuni casi vanno a cambiare nettamente i tempi richiesti per passare da un livello all’altro (o anche semplicemente il caricamento fra l’HUB di scelta gioco e il gioco stesso).

Necessità di svecchiare

Nonostante l’arrivo su Steam della saga sia comunque un evento da celebrare, purtroppo non si può fare a meno di notare che buona parte dei titoli presentati siano ormai datati, in quanto risalenti a una collection uscita per la prima volta su PlayStation 3. Se questa carenza si riscontra in quasi tutti i titoli, c’è da dire che alcuni di questi faticano più di altri.
Il primo capitolo della saga risulta ancora estremamente faticoso da giocare, sia per il level design e la grafica invecchiati decisamente male, sia per il gameplay molto legnoso (ruotare la camera in Kingdom Hearts 1 è l’equivalente di nuotare nella marmellata, decisamente meno divertente di quanto ci si aspetti).

Ritrovarmi di fronte a questa versione di Aerith e Yuffie solo poche settimane dopo aver concluso Final Fantasy VII Rebirth si è rivelato più traumatico di quanto mi aspettassi.

Sono presenti anche alcuni problemi propri della versione PC: in alcune situazioni, cutscenes in particolare, le impostazioni inerenti al framerate potrebbero andare a cozzare con la fruizione dei titoli. E a proposito di cutscene, è importante far notare che, per quanto i giochi offrano la possibilità di modificare il framerate, le cinematiche di quasi tutti i titoli presenti saranno bloccate a 30FPS.
Anche lato audio, di tanto in tanto è stato possibile notare dei bug che andavano a inficiare la soundtrack e gli effetti sonori che di tanto in tanto sparivano per qualche frazione di secondo.

In generale, questa Kingdom Hearts Steam Collection non è scevra di problematiche, e se possiamo fare affidamento a quanto successo su Epic è verosimile pensare che Square Enix non abbia intenzione di supportare il prodotto più di tanto. Alcuni utenti su Reddit infatti hanno fatto notare che le due versioni sono pressoché identiche, quindi se siete utenti che hanno avuto problemi con la precedente versione uscita su PC è plausibile che questi problemi si ripresentino anche su Steam.

Meglio che niente, ma si può fare di più

Per quanto possa essere un buon modo per accogliere nuovi utenti PC che desideravano da tempo recuperare una saga presente solo su console, è chiaro ormai che i titoli presentati nella Kingdom Hearts Steam Collection non siano più al passo con i tempi. Sognare un’operazione di remake non costa nulla, ma nel frattempo ci si può accontentare di questo.

Per completa onestà intellettuale, però, c’è da far notare che al momento della scrittura di questa recensione la versione fisica di “The Story So Far” e “Kingdom Hearts 3” (DLC escluso) ha un costo di circa 35€. La collection uscita su Steam solo qualche giorno fa in versione digitale ha un costo equivalente a 99€, scontato fino all’11 luglio a 69€.

L’acquisto, mi permetto di dire, è consigliato solamente a coloro che non possiedono una delle ultime console Sony, o ai fan hardcore che vogliono rivivere le esperienze al massimo della qualità grafica possibile su PC.

Muso - Biografia

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