Pubblicato il 07/09/15 da Neko Polpo

Guitar Hero Live Anteprima Gamescom 2015

C’era dell’imbarazzo a provare questo Guitar Hero Live, il nuovo episodio del franchise Activision in arrivo su tutte le console casalinghe presenti sul mercato nel prossimo Autunno. C’era dell’imbarazzo perché non sono mai stato un manico con i giochi in cui è presente una chitarra, o comunque con i Rhythm Game in generale. Mi piacciono da impazzire, mi divertono perché in fondo la musica piace a tutti, ma quando si tratta di tenere un ritmo o comunque di eseguire transizioni particolari sul controller mi incarto sempre un po’. Banalmente, nelle occasioni in cui mi sono ritrovato a giocare ai passati episodi in compagnia di qualche amico, mi sono sempre fatto compatire come fanalino di coda. Le uniche mie speranze, a pochi secondi dalla prova, per limitare la mia performance negativa da pessima a “sotto la media” erano riposte nella nuova chitarra, radicalmente cambiata rispetto a quella del passato. Seppur abbia visto diverse persone in leggera difficoltà con il nuovo controller questo non mi ha evitato lo sguardo impietosito dello standista alla fine della mia lunghissima prova.

chitarra guitar hero live
Sembra una chitarra vera: ha pure i tasti!

Scordatevi i cinque pulsantoni colorati stile quizzone, la nuova chitarra di Guitar Hero Live ha il primissimo pregio di voler restituire maggiormente il feeling di uno strumento vero, senza dover per forza sfociare nell’estremismo adottato da Rocksmith. Già esteticamente il nuovo controller si fa notare per un look dichiaratamente più sobrio e ricercato, con una fattura del manico e della paletta che può ricordare da vicino una Paul Reed Smith; invariate invece le dimensioni ed il peso, per condivisibili ragioni di praticità. I nuovi tasti, oltre ad attenersi al colore del manico, sono disposti su due file da tre ed hanno la particolarità di non essere in alcun modo convessi rispetto al piano di appartenenza. Questi due accorgimenti trasformano completamente l’esperienza, portando il giocatore a compiere gesti più facilmente comparabili con quelli di un chitarrista vero: innanzitutto bisogna imprimere maggiore forza sulla pulsantiera, quasi come quella necessaria per schiacciare le corde di una chitarra vera, inoltre le dita sul controller sono obbligate a disporsi come se si stesse eseguendo un legittimo accordo.
Lo sviluppatore mi diceva che questa scelta della nuova disposizione dei pulsanti, più che per un’aspirazione a raggiungere un’esperienza più verosimile, è stata adottata per ovviare alla difficoltà che alcuni utenti novizi riscontravano nell’abituare le quattro dita impiegate per “suonare” a gestire cinque pulsanti diversi. La percezione che ho avuto io, non da novellino ma quasi,
è stata davvero fantasica: nonostante la figuraccia, e l’umore conseguentemente a pezzi, ho rifatto delle partite durante l’attesa tra un appuntamento e l’altro, appagato da una curva d’apprendimento davvero gradevole. Il nuovo assetto della pulsantiera sembra insomma una maniera abbastanza intelligente per ovviare alla problematica sopra citata, anche se ho qualche sospetto che si siano giocati in parte l’accessibilità garantita dalla vecchia chitarra ai giocatori più piccoli: vuoi perché l’uso di colori rendeva l’interfaccia più leggibile, vuoi perché il premere questi nuovi pulsanti richiede l’uso di muscoli non convenzionali e non comunemente allenati soprattutto da un bambino.
Già che ci sono apro una piccola parentesi sull’interfaccia, visto che hanno introdotto una roba interessante: eliminati i pupazzi di due poligoni che pretendevano di assomigliare ad una band, la “cascata di note” è questa volta incorniciata da un filmato in prima persona di un chitarrista mentre si esibisce sul palco di un festival. A seconda del nostro livello di esecuzione l’umore degli altri musicisti e l’entusiasmo del pubblico cambierà in tempo reale, o meglio una rapida dissolvenza incrociata alternerà diversi full motion video. Seppur sia un po’ difficile guardare ciò che accade accanto a noi mentre si gioca, sarà impossibile ignorare le grida di disapprovazione ed i rimproveri dei colleghi in seguito ad una serie di stecche. 

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L’indiano non ha approvato il mio assolo.

L’ondata di novità investe anche la struttura di gioco, nello specifico tutta la gestione dell’online e la metodologia di pubblicazione delle nuove canzoni. Tutto ruota attorno a Guitar Hero TV, due canali che trasmettono videoclip musicali 24 ore su 24, dotati di un vero e proprio palinsesto per accontentare qualsiasi gusto musicale. Questa modalità, oltre per alcuni fini commerciali non ancora chiariti, permette a discrezione di godersi la musica con l’accompagnamento del videoclip originale oppure di “giocarci sopra”, competendo a livello mondiale con tutti i giocatori presenti in quel momento, mostrando i nostri progressi nella classifica nota dopo nota. Per chiarirci, un sistema che ricorda in tutto e per tutto quello utilizzato da Wordament, una variante del popolarissimo Ruzzle. Oltre a questi due canali canonici, sono previsti dei canali Premium, contenenti delle canzoni non presenti di base nel gioco. Per accedere ai contenuti Premium si potranno pagare i nuovi contenuti con moneta reale o, in alternativa, superare alcune challenge che, a detta dello sviluppatore, non sono pensate per essere troppo punitive. La quantità di brani, che a detta di FreeStyle Games sarà mostruosamente più vasta rispetto al passato, sarà in costante aggiornamento e vanterà alcune partnership in esclusiva che permetteranno l’approdo di videoclip in anteprima mondiale su Guitar Hero. Come detto non sono ancora ben chiari tutti i modi con cui Activision intenderà monetizzare su questo canale musicale interattivo (nello specifico, ho subito chiesto se saranno presenti stacchi pubblicitari ma non ho avuto risposte in tal senso).

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A colonia erano disponibili tre programmi tematici diversi: Pop, Rock e Metal.

Tutte queste inaspettate novità mi hanno creato un certo hype su questo gioco, che sicuramente rispetto alle premesse è stato il titolo provato alla Gamescom che più mi ha stupito. Non vedo l’ora di metterci mano su per una recensione. Il mio percorso di redenzione, per diventare un degno eroe della chitarra, è fissato al 20 Ottobre 2015.

(P.S. Freestyle Games ha scelto di abbandonare tutti gli altri strumenti musicali).

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